Come sviluppare la pazienza (2)

“CHI È LENTO ALL’IRA HA MOLTO BUON SENSO” PROVERBI 14:29

La pazienza ha inizio cambiando il modo in cui si vedono le cose. Quando si è impazienti, si ha una prospettiva a corto raggio. Tutto ciò che vediamo è noi stessi: i nostri bisogni, scopi, obiettivi, desideri e il modo in cui la gente ci manda tutto a rotoli. Fondamentalmente la radice dell’impazienza è l’egoismo. Proviamo a guardare le cose dal punto di vista dell’altro! Se vuoi buoni risultati nel matrimonio, impara a vedere la vita dal punto di vista del tuo coniuge o della tua coniuge. 
 
Se vuoi avere buoni risultati come genitore, impara a vedere la vita dal punto di vista dei tuoi figli. Se vuoi avere buoni risultati negli affari, impara a vedere le cose dal punto di vista del tuo cliente. Se vuoi avere buoni risultati come impiegato, impara a vedere le cose dal punto di vista del tuo datore di lavoro. Cerca di capire il perché le persone la pensano in quel modo. Se non hai mai affrontato irritazioni e interruzioni, non svilupperai mai la pazienza. Bisogna accettare il fatto che Dio sta dirigendo i tuoi passi e quella fiducia non richiede spiegazioni. La Bibbia dice: “I passi dell’uomo li dirige il SIGNORE; come può quindi l’uomo capire la propria via?” (Proverbi 20:24). 
 
La pazienza è un segno di maturità. Quando i bambini non ottengono immediatamente quello che desiderano, fanno i capricci. La maturità include la capacità di saper aspettare, di vivere con gratificazioni che potrebbero giungere più tardi di quello che desidereremmo. “Chi è lento all’ira ha molto buon senso, ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia.” (Proverbi 14:29). Una persona comprensiva e di buon senso che impara a vedere la vita dal punto di vista degli altri individui, è in grado di essere paziente. Perciò prega e chiedi a Dio di darti una nuova prospettiva delle cose.
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Come sviluppare la pazienza (1)

“CHI È LENTO ALL’IRA VALE PIÙ DEL PRODE GUERRIERO; CHI HA AUTOCONTROLLO VALE PIÙ DI CHI ESPUGNA CITTÀ” PROVERBI 16:32

La Bibbia dice che quando preghiamo Dio risponde all’istante. Tuttavia, in nessun punto della Bibbia ci viene promessa “pazienza all’istante.” La pazienza è un tratto distintivo del carattere che si costruisce durante il cammino di una vita con Dio, nella gioia e nel dolore. Un insegnante biblico dice: “La pazienza è solo fede che si prende il suo tempo.” Ecco come Dio sviluppa in noi la pazienza: 1. Interruzioni. Ti siedi per la cena e il telefono squilla. Sei in bagno e qualcuno suona alla porta. Stai lavorando velocemente ad una consegna imminente e viene qualcuno a trovarti. 
 
Si dice che quando Brahms stava scrivendo la sua famosa “Ninna Nanna” fu interrotto numerose volte. Gli occorsero sette anni per comporre il pezzo. Qualcuno ha ironizzato dicendo: “Se stai scrivendo una ninna nanna, servono molte interruzioni per non addormentarti sulla tastiera.” 2. Ritardi. Detestiamo aspettare. Abbiamo una mente calibrata come un microonde: vogliamo quello che vogliamo e lo vogliamo subito. Abbiamo il fast food, il riso che cuoce in un minuto e caffè istantaneo. Siamo come quell’individuo che pregava: “Signore, dammi pazienza e dammela subito!” 
 
3. Irritazione. Le lunghe code, le chiavi perse, gli aerei in ritardo, le telefonate, il cibo freddo, le gomme a terra, i bagni occupati, il traffico in strada… la lista è infinita. Lo sapete che il 90% degli individui soggetti ad attacchi cardiaci hanno una personalità “affrettata” di tipo A? La Bibbia dice: “Chi cammina in fretta sbaglia strada.” (Proverbi 19:2). Parliamo della pazienza di Giobbe, che disse: “Aspetterei fiducioso tutti i giorni della mia sofferenza, finché cambiasse la mia condizione” (Giobbe 14:14 ). Pregaci sopra, esercita la pazienza e confida in Dio!
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Ogni bambino ha bisogno di un eroe

A CHI VUOL DARE INSEGNAMENTI?… A DEI BAMBINI” ISAIA 28:9

Un padre preoccupato scrisse questa lettera all’allenatore di suo figlio. “Caro allenatore, ho appena letto la tua lettera per nostro figlio dove ci comunichi le aspettative per i tuoi atleti. Io e la mamma di Johnny non potremmo essere più d’accordo. Riconosciamo il valore che deriva dagli allenamenti scolastici. A giudicare dalla tua esperienza devi essere un insegnante molto bravo. Ma c’è un’altra fase dell’allenamento che è molto più importante. Mi spiego. Ti stiamo affidando il nostro bene più prezioso. 
 
Nei prossimi quattro anni nostro figlio ti renderà uno dei nostri argomenti di conversazione quotidiana. Ci racconterà di come avresti potuto far parte della squadra dei Green Bay Packers se solo non ti fossi fatto male al ginocchio nell’85. Ci racconterà del tuo discorso commovente nell’intervallo quando hai rimontato e battuto una squadra rivale. Ci racconterà di come riesci ancora a passare o a calciare la palla. E mentre ascolteremo tutto questo, gli occhi di nostro figlio brilleranno. Sarai il suo idolo. Noi non abbiamo più eroi. Molti professionisti venderebbero la loro anima per un dollaro. Quest’anno molti studenti hanno fatto parlare di sé in modo negativo. 
 
Sappiamo che gli atleti non rubano e non si drogano, ma questo è quello che sentiamo in giro. Perciò, tu sei l’eroe di nostro figlio, e noi ci affidiamo a te. I suoi muscoli sono quasi sviluppati, ma la sua mente è ancora fragile e impressionabile. Hai una grande responsabilità. Impressionalo. Esagera!” Il mondo è pieno di bande, droghe e violenza di modo che un ragazzo scelga l’eroe sbagliato. Tu puoi aiutare a cambiare tutto questo, anche solo per tuo figlio. Pensateci!
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Come viene espresso l’amore

“PER MEZZO DELL’AMORE SERVITE GLI UNI AGLI ALTRI” GALATI 5:13

Molto spesso l’amore è qualcosa che si fa piuttosto che qualcosa che si sente. Paolo scrive: “Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri” (v.13). Perciò, come credi di espri- mere il tuo amore? Un autore lo esprime come segue: “Un figlio che guida cinque ore per essere con sua madre il giorno del suo compleanno. 
 
Un amico menziona un libro a cui è interessato, il suo amico se lo ricorda e trova una copia da regalargli senza una ragione specifica. Una coppia di mezza età che al ristorante paga segretamente il conto ad una giovane coppia sposata e visibilmente in difficoltà. Un padre che lava la macchina alla figlia per farle una sorpresa. Un uomo saggio una volta disse che, come le tre leggi del mercato immobiliare, sono ‘posizione, posizione, posizione,’ le tre leggi di una relazione sono ‘osservazione, osservazione, osservazione.’ 
 
Le persone che danno la vita per noi sono persone che ci notano. Sanno che cosa amiamo e di che cosa abbiamo paura. Quando lavoriamo veramente per notare gli altri, l’amore per loro cresce. Quando noi lavoriamo per osservare realmente un’altra persona, la nostra anima fiorisce.” Madre Teresa era solita dire: “Se non puoi fare grandi cose, fai piccole cose con un grande amore. E se non puoi farle con un grande amore, falle con poco. Se nemmeno con poco riesci, falle comunque.” L’amore cresce quando servi le persone.
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Cambia la tua concezione di Dio

EGLI SI RALLEGRERÀ CON GRAN GIOIA PER CAUSA TUA” SOFONIA 3:17

Che concezione hai di Dio? Quando preghi “Padre nostro”, che cosa vedi? Vedi un genitore che ti ha abbandonato, abusato o rinunciato alla sua responsabilità nei tuoi confronti? Pensi ad un padre arrabbiato che ti ha sempre accusato; in altre parole, un Dio pronto a fulminarti ogni volta che sbagli? Se è così, hai bisogno di cambiare la tua concezione di Dio. La Bibbia afferma: “Il Signore, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva. Egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà per causa tua con grida di gioia” (v.17). 
 
Scomponiamo questa scrittura: 1. “Il Signore, il tuo Dio, è in mezzo a te.” Non è un Dio distante, ma un Padre vicino e personale che ama i suoi figli redenti. 2. “Come un potente che salva.” Quando consideri la parola “potente,” pensa ad Hercules un milione di volte più forte, e nemmeno così riuscirai ad avvicinarti alla potenza di Dio. Oggi potresti sentirti debole, ma Egli è forte. I tuoi peccati potrebbero essere grandi, ma la Sua grazia salvifica è più grande (cfr. Romani 5:20). 3. “Egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua.” 
 
Ogni volta che Dio ti guarda, Egli sorride e si rallegra. Rendi fiero il Suo cuore. Lo sapevi? 4. “Si acqueterà nel suo amore.” Hai mai visto una mamma stringere il suo bambino in lacrime e dire: “Ssh, ssh, è tutto okay, sono qui, ti voglio bene.” Il bambino è confortato, si sente al sicuro e si addormenta. È quello che Dio fa con noi. 5. “Esulterà per causa tua con grida di gioia.” Dio esulta! Per cosa? Per te! È tempo di cambiare la tua concezione di Dio
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Intimità vs attività

“UNA COSA SOLA È NECESSARIA… MARIA HA SCELTO LA PARTE BUONA” LUCA 10:41-42

Quando Gesù visitò la casa di Maria e Marta, i loro atteggiamenti verso di Lui furono differenti. Il focus di Marta era sul pasto. Il suo scopo era piacere a Gesù. Ma fece un errore comune; il suo servizio divenne più importante del suo Signore. Ciò che iniziò come un servizio divenne un auto-servizio. Si dimenticò che il pasto era per onorare Gesù, non sé stessa. Disse: “Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti” (v. 40). 
 
E cosa disse Gesù? “Marta, Marta… tu sei agitata per molte cose, ma una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte buona” (vv. 41-42). E cosa scelse Maria? L’intimità con Gesù! Il pericolo delle attività religiose è che a volte vengono progettate per far sentire bene noi stessi e farci fare bella figura davanti agli altri. Scegliere l’attività piuttosto che l’intimità capita anche alle persone che amano il Signore ma non sono necessariamente impegnate nei servizi in chiesa. È incredibile come persone brillanti e di successo sfiorano il burnout perché hanno trascurato la loro relazione con Dio. 
 
Senza volerlo; semplicemente hanno contato sulle proprie forze invece di affidarsi a Lui. Hanno acquistato una “compartimentazione religiosa” come se Dio fosse un altro appuntamento settimanale la domenica mattina. Il fatto che Gesù abbia scelto l’intimità piuttosto che l’attività ci insegna una lezione importante: fino a quando non metterai la tua relazione con Dio al centro della tua vita, farai fatica a trovare il tuo scopo, gioire del frutto del tuo lavoro e sperimentare la pace e la gioia di Dio.
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Tu sei ambasciatore di Cristo (3)

LA NOSTRA CITTADINANZA È NEI CIELI” FILIPPESI 3:20

Ricapitolando. Come ambasciatore, devi avere le seguenti qualifiche e caratteristiche: 1. Essere cittadino del paese che rappresenti. “La nostra cittadinanza è nei cieli.” 2. Il tuo carattere e la tua condotta devono riflettere i valori del tuo paese. “Affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione” (2 Tessalonicesi 1:11). 3. Devi essere equipaggiato per il lavoro. “Vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito” (1 Corinzi 12:4). 4. Devi rimanere fedele al tuo paese. Ora, guardiamo altre due qualifiche: 
 
5. Un ambasciatore deve essere un comunicatore efficace. I migliori ambasciatori sono bilingue; parlano e capiscono il linguaggio di coloro che li circondano. Tu ci riesci? Per avere la giusta risposta, devi comprendere la domanda, colui che te la pone e da dove viene. La Bibbia dice: “Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto” (1 Pietro 3:15-16). Nota le parole, “siate sempre pronti.” 6. Un ambasciatore deve essere un buon diplomatico. Gli ambasciatori sono più efficaci se risultano accattivanti nel loro lavoro. 
 
Non vorresti mai che chi rappresenta il tuo paese sia arrogante nei confronti degli altri. Gesù disse: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). Il nostro messaggio è il vangelo e la nostra strategia è l’amore! Qual è il nostro messaggio? “Noi, dunque, facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio” (2 Corinzi 5:20).
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Tu sei ambasciatore di Cristo (2)

“FORTIFICATEVI NEL SIGNORE E NELLA FORZA DELLA SUA POTENZA” EFESINI 6:10

Una decina di anni fa, la nostra idea di essere un ambasciatore fu radicalmente alterata quando l’ambasciatore statunitense della Libia fu assassinato da dei terroristi. Essere ambasciatore in una zona di guerra richiede una persona speciale. Ed è proprio la tua situazione! Paolo scrive: “Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 
 
Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento, infatti, non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre… perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver compiuto tutto
il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. 
 
Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate” (vv. 10-18). Come ambasciatore di Cristo, la tua fedeltà deve andare prima di tutto a Lui; essere sleali è un tradimento. Dirai: “Gli standard sono alti!” Si, è una “vocazione celeste” (cfr. Filippesi 3:14). È anche la vita più gratificante che tu possa vivere.
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Tu sei ambasciatore di Cristo (1)

“NOI [SIAMO] AMBASCIATORI DI CRISTO.” 2 CORINZI 5:20

Il tuo lavoro nel regno di Dio è quello di “ambasciatore.” Che privilegio! E che responsabilità! Nei prossimi giorni, daremo uno sguardo ad alcune delle qualità di un ambasciatore: Devi essere un cittadino del paese che rappresenti. E “la nostra cittadinanza è nei cieli” (Filippesi 3:20). In esilio, Giovanni disse: “Io… ero nell’isola chiamata Patmos… rapito dallo Spirito nel giorno del Signore” (Apocalisse 1:9-10). 
 
Giovanni sapeva che non era il luogo ma con chi era che contava di più perché lui rappresentava il suo Signore. La tua vita è l’unica Bibbia che molte persone leggeranno mai. Dalle tue labbra riceveranno l’unico vangelo che loro sentiranno mai. E il tuo atteggiamento può fare di più di tante discussioni. Prima di essere crocifisso, Gesù fece questa preghiera per i suoi discepoli: “Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 
 
Santificali nella verità: la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo” (Giovanni 17:15-18). Prima che un ambasciatore venga nominato, deve superare un esame scrupoloso. Integrità morale, interazioni finanziarie, la vita familiare, i lavori precedenti, ogni parola e azione passa sotto il microscopio. Non dovrebbe essere così per gli ambasciatori del Re dei Re? Non dimenticarti da che parte stai. Non dimenticarti a quale regno appartieni. Non dimenticarti chi stai rappresentando. Tu sei ambasciatore di Cristo.
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Non andare finché non vieni rivestito di potenza

“RIMANETE… FINCHÉ SIATE RIVESTITI DI POTENZA DALL’ALTO” LUCA 24:49

Potresti essere istruito, pieno di esperienza, di talento, ma non adempirai ai propositi di Dio per la tua vita finché non sarai “rivestito di potenza dall’alto.” Leggi que- sti due passi della scrittura: 1. “Io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso, ma voi, rimanete in città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto” (v.49). 2. “Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti… tutti furono riempiti di Spirito Santo” (Atti 2:1-2,4). 
 
La trasformazione fu meravigliosa! Pietro, che aveva da poco rinnegato Gesù, si alzò davanti alla folla e predicò il vangelo. Ottenne risultati? Sì. “In quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone” (v. 41). E la potenza che ricevettero fu la loro fonte di forza quando dovettero affrontare difficoltà e persecuzione. “Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò, e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza” (Atti 4:31). 
 
Non fu un’esperienza singola; essi furono continuamente riempiti di Spirito Santo. Dirai: “Non sono abbastanza bravo per essere riempito di Spirito Santo.” Gesù disse: “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Luca 11:13). Oggi chiedi a Dio di riempirti di Spirito Santo, ed Egli lo farà. 
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