Il tuo sogno è ancora vivo

“LO SPIRITO DI GIACOBBE LORO PADRE SI RAVVIVÒ” GENESI 45:27

 Se il sogno che tu credi che Dio ti ha dato sembra essere morto, leggi questo: “Gli riferirono ogni cosa, dicendo: “Giuseppe vive ancora ed è governatore di tutto il paese d’Egitto.” Ma il suo cuore rimase freddo, perché egli non credeva loro. Ma… quando vide i carri che Giuseppe aveva mandato per trasportarlo, lo spirito di Giacobbe loro padre si ravvivò” (vv. 26-27). Per anni Giacobbe credette che suo figlio, il sognatore, fosse morto. Ma era una bugia. 
 
Nella sua vecchiaia, carri carichi di ricchezze arrivarono per portarlo a vedere suo figlio che ora era diventato il principe d’Egitto. Nota, quando Giacobbe ascoltò tutto questo “egli non credeva loro” (v. 26). Quando hai vis- suto nella sconfitta e nello scoraggiamento per anni, è dura anticipare la vittoria. Nessun problema; Dio è paziente. Egli continuerà a lavorare con te. Dimostrerà la Sua grazia e bontà in modo che tornerai a fidarti di nuovo di Lui: “Quando vide i carri che Giuseppe aveva mandato per trasportarlo, lo spirito di Giacobbe loro padre si ravvivò” (v. 27). 
 
Non pensare che il tuo sogno sia morto e che non verrà mai adempiuto. E non credere a quelli che ti dicono che sei troppo vecchio per realizzare il sogno che Dio ti ha dato. Dio può operare di più nell’ultimo capitolo della tua vita rispetto a tutti quelli che l’hanno preceduto. “I vostri vecchi faranno dei sogni” (Gioele 2:28). Dio è colui che dona i sogni. E non solo li dona, li fa risuscitare e ti dà la forza per adempierli. Non è troppo tardi. Non sei troppo vecchio. Ciò che Dio fece per Giacobbe, lo può fare anche per te.
 
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Avete bisogno l’uno dell’altra (3)

“NON SI TROVO’ UN AIUTO CHE FOSSE ADATTO.” GENESI 2:20

Le benedizioni e i benefici di un buon matrimonio includono cose come compagnia, realizzazione sessuale, e la gioia di avere bambini. Però, il proposito primario è provvedere entrambe le parti con tutto ciò che è necessario per adempiere all’incarico di Dio di “avere dominio” (Genesi 1:28). Il matrimonio è un patto stabilito da Dio per rafforzare la capacità del singolo partner di avere successo nella sfera in cui Egli lo ha posto. Un “compagno adatto” semplicemente significa “un collaboratore essenziale.” 
 
E quando un marito o una moglie rifiuta l’incoraggiamento dell’altro, limita ciò che Dio può fare attraverso la coppia. Che perdita! A volte è difficile soprattutto per l’uomo ammettere di aver bisogno di aiuto, ma quando non cerchi aiuto, non ce la fai. Ovvero, non nel modo in cui altrimenti avresti potuto. Il punto di vista di una donna non è inferiore; anzi è essenziale. La sua presenza non è stata progettata per essere ornamentale; è vitale per adempiere al vostro potenziale. Quando un uomo prende decisioni senza consultare sua moglie, lo sta facendo senza la componente necessaria per delle decisioni sagge. 
 
Gli uomini tendono a pensare con la logica. Ma le donne hanno qualcosa in più, sono create per pensare con intuito. Danno alla relazione una prospettiva che altrimenti non si avrebbe; quindi, quando un marito fallisce nell’usare le capacità che Dio ha dato a sua moglie, sta togliendo a se stesso il meglio di Dio. Una volta afferrato questo principio e messo in pratica, la vostra relazione si arricchirà, e sperimenterete la gioia di camminare nella benedizione di Dio ogni giorno. Quindi la domanda è: perché accontentarsi di meno quando si può avere di più?
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Avete bisogno l’uno dell’altra (2)

“PERCIÒ L’UOMO LASCERÀ SUO PADRE E SUA MADRE E SI UNIRÀ A SUA MOGLIE.” GENESI 2:24

In questi tempi molti divorzi sono basati sull’incompatibilità. Per esempio, il marito dice: “Non abbiamo niente in comune.” O la moglie afferma: “Siamo troppo diversi.” Certo che lo siete! Se foste esattamente uguali, uno dei due non sarebbe necessario! La vera ragione per cui avete bisogno l’uno dell’altra è proprio perché siete diversi! A uno piace il caffè; all’altro il tè. Uno va a letto presto; l’altro è un gufo notturno. Uno è tranquillo; l’altro estroverso. Potrebbe causare attriti? Assolutamente sì! Ecco dove amore, gentilezza e pazienza entrano in scena. 
 
Il vero problema non sono le vostre differenze, è rendere queste differenze donate da Dio utili per voi invece di essere motivo di scontro. Il triste fatto è che abbiamo perso il nostro intendimento su come rendere le nostre differenze complementari uno per l’altro. Il giorno in cui inizierai a cercare ciò che Dio sta provando ad insegnarti attraverso il tuo partner, smetterai di lamentarti e inizierai a crescere. Forse nel profondo del tuo cuore stai pensando: “Non credo che Dio mi abbia dato il mio partner.” Forse no, ma se lasci fare a Lui, Egli ti insegnerà come amare e imparare da lui o lei. 
 
Come coppia, non ci sono problemi derivanti dalle vostre differenze che non possono essere risolti applicando una sana dose della grazia di Dio e seguendo le linee guida che Egli ha stabilito per costruire una relazione felice. Ma siete voi che dovete costruirla. E questo richiede lavoro. Due persone imperfette non producono un matrimonio perfetto. Ma due persone imperfette che si impegnano ad amarsi e a seguire le linee guida di Dio, possono avvicinarsi alla beatitudine dell’Eden.
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Avete bisogno l’uno dell’altra (1)

“DIO… FORMÒ UNA DONNA E LA CONDUSSE ALL’UOMO” GENESI 2:22

Prima che Dio desse una moglie ad Adamo, gli diede una chiamata. Poi gli spiegò che avrebbe avuto bisogno di aiuto per adempiere quella chiamata; non avrebbe mai raggiunto il suo massimo potenziale da solo perché era incompleto. Adamo non lo comprese finché Dio non glielo rivelò. E in che modo? Dopo aver iniziato a nominare gli animali del giardino, era nella posizione di comprendere che ognuno di loro aveva un partner. Ogni creatura aveva un’altra creatura esattamente come lui o lei, mentre Adamo no. 
 
Nota: Dio non diede una moglie ad Adamo fino a che lui stesso non realizzò di averne bisogno. Noi valorizziamo qualcosa o qualcuno quando comprendiamo quanto sia vitale. Una delle lamentele più comuni che i consulenti matrimoniali sentono è che uno dei due partner si sente non necessario. Ma quando Dio vi unisce e capisci quanto ognuno di voi contribuisce alla relazione, vi sentirete necessari. La prima cosa nella Scrittura che Dio definisce “non buona” (v.18) è che Adamo fosse solo. Nota la parola “formò” (v.22). Significa disegnata in modo intricato, con ricchezza di dettagli e costruita con cura. 
 
Dio diede ad Adamo una partner disegnata specificatamente per svolgere le istruzioni che Egli aveva dato, ovvero per “governare” (Genesi 1:28). Egli diede Eva a Adamo in modo che potesse avere qualcuno con cui collaborare e raggiungere l’obiettivo per cui erano stati creati. Eva non fu presa dalla testa di Adamo per essere al di sopra di lui, o dai suoi piedi per essere al di sotto. Fu creata dalla costola, un posto protetto vicino al cuore. In questo modo avrebbero potuto lavorare fianco a fianco per adempiere al loro proposito. Per concludere: avete bisogno l’uno dell’altra.
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Chicchirichì!

MENTRE PARLAVA ANCORA, IL GALLO CANTÒ.” LUCA 22:60

La Bibbia dice: “Mentre parlava ancora, il gallo cantò. Il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: “Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.” E, andato fuori, pianse amaramente” (vv. 60-62). Prima che Dio ti assegni un grande incarico, permette a satana di provarti. Perché? Per rivelare le tue debolezze e i tuoi punti di forza. 
 
Dio permetterà che tu fallisca in piccole sfere per non rischiare che tu faccia pasticci in aree più grandi, facendo del male non solo a te stesso ma anche agli altri. Una delle meraviglie della vita cristiana è che Gesù può prendere le macerie e costruirci qualcosa di stupendo. Pietro promise che non avrebbe mai rinnegato Gesù, ma quando il gallo cantò, lo aveva già rinnegato tre volte. Fallimento ripetuto! Ti ci ritrovi? Avevi detto che non avresti perso il controllo, ma lo hai fatto. Chicchirichì! Avevi detto che non saresti ricaduto nella tentazione, ma lo hai fatto. Chicchirichì! 
 
Quando canta il gallo? La mattina. Buone notizie! Ciò significa che il canto annuncia l’inizio di un nuovo giorno. Dopo la sua peggiore notte di fallimento, il sole sorse per Pietro. E succederà anche a te. Mediante la Grazia di Dio, puoi ricominciare la tua vita ogni giorno in cui decidi di farlo. Oggi puoi pentirti del tuo peccato e andare avanti facendo grandi cose per il Signore. Pietro finì portando moltitudini a Cristo e guidando la Chiesa. Perciò, non importa quanto grande sia il tuo fallimento, Dio ti perdonerà, ti ristorerà e ridirezionerà i tuoi passi.
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Dio ti sta chiamando oggi (3)

“IO HO PREGATO PER TE, AFFINCHÉ LA TUA FEDE NON VENGA MENO.” LUCA 22:32

Dio vuole che tu faccia la Sua volontà, ma non raggiungerai mai un luogo della maturità spirituale dove non ci sia Satana. Puoi superarlo, ma non eliminarlo. Guarda Pietro. Aveva una sola marcia: il moltiplicatore di velocità. Si trovava sempre in mezzo a tutto quello che accadeva, ma non sempre era al top. L’uomo che finì a guidare la chiesa, all’inizio rifiutava di diventare discepolo di Gesù. Scioccante eh? Ma niente sorprende Dio. 
 
Egli non ti chiama dicendo: “Spero che tu sia la persona giusta.” No! Gesù disse a Pietro: “Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno” (vv. 31-32). Non ti sembra una rivelazione stupenda? Anche quando non sai come pregare per te stesso, Gesù sta pregando per te. “Vive sempre per intercedere per loro” (Ebrei 7:25). Gesù disse a Pietro: “Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:32). Dal di- sastro in cui ti trovi oggi può uscire un ministero. 
 
Non solo Dio può rigirare la tua vita, Egli può usare te per cambiare le vite di altri intorno a te. E un’altra cosa: Dio non è incline a pensare che valga la pena “vagliare” se prima di tutto non stai facendo ciò che è giusto. Vagliare è un metodo di purificazione, filtra i detriti e raffina ciò che rimane. Ciò significa che deve esserci qualcosa che valga la pena salvare. Oggi Dio ti sta chiamando. Non sprecare un altro momento, arrendi la tua vita a Lui.
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Dio ti sta chiamando oggi (2)

“IO TI HO CONSACRATO E TI HO COSTITUITO” GEREMIA 1:5

 La parola “consacrato” significa “messo da parte per un uso esclusivo.” La parola “costituito” significa “scelto secondo un piano.” Ecco due cose che hai bisogno di sapere: Dio non spreca ciò che ha creato e nemmeno ciò che Egli può usare. Prima che tu fosti salvato, Dio ha permesso alcune esperienze, belle e brutte, che ti hanno formato per ciò che Egli aveva in mente. 
 
Ciò include i tuoi genitori, da dove vengono, dove sei stato educato, il numero di anni che hai speso a scuola, i lavori che hai svolto e la formazione che hai ricevuto. Include anche ciò che Dio ha messo dentro di te alla tua nascita, anche se alcune di queste cose sembra che fossero contro di te durante il tuo percorso di crescita. Ti aggrappi alle idee come un pitbull? Dio può usare questo lato di te. Ti piace approfondire libri e ricerche? Dio può usare questo lato di te. Sei pronto al confronto, entusiasta di correre verso il nemico? Dio può usare questo lato di te. 
 
Forse oggi ti senti come se fossi nel posto sbagliato, a fare le cose sbagliate con le persone sbagliate. Ti starai chiedendo come farai a tirarti fuori dal buco o a dare una svolta alla tua vita. E sinceramente, la risposta potrebbe essere: non puoi. Ma Dio può! Egli fa uscire miracoli dagli errori. Perciò, dai a Lui le cose che nella tua vita non sono tanto buone, le cose di cui non sei fiero, e afferma, “Signore, eccole qua. Vorrei che la mia vita fosse diversa, ma non lo è. Vorrei poterla cambiare, ma non posso.” E lascia che sia Dio a farlo.
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Dio ti sta chiamando oggi (1)

“PAOLO…CHIAMATO AD ESSERE APOSTOLO.” ROMANI 1:1

 Dio ha reso utile una parte del passato di Paolo formata prima che diventasse un cristiano, valorizzando alcune capacità molto interessanti. E non solo cose spirituali. Ma anche accademiche e culturali. Nonostante Paolo sembrava non essere qualificato a causa del suo storico odio nei confronti dei cristiani, in realtà il suo vissuto lo ha qualificato in un modo unico. Come ex fariseo, egli comprendeva le Scritture e la mentalità di coloro che si opponevano a lui. E la sua vecchia cecità spirituale gli diede compassione verso i perduti. 
 
Dio usò sia le buone che le cattive esperienze della vita di Paolo. Ed Egli può fare lo stesso per te! Pensaci: quando Dio era in cerca di un uomo che potesse essere una guida per la Sua chiesa, che scrivesse la teologia della Sua chiesa, che affrontasse leader religiosi contro la Sua chiesa, che portasse avanti la causa di Cristo in aree accademiche e sociali, che portasse il messaggio in ogni via, dalla persona più bassa in mezzo alla strada al trono di Cesare, Dio trovò un uomo che possedeva già le qualifiche necessarie, e quell’uomo era Paolo.
 
Ecco come lavora Dio: prima di tutto ti cerca, poi ti prepara, ti mette al posto giusto e infine ti dà la forza di fare ciò che Lui sa che tu puoi fare nel modo più efficace. E la chiamata di Dio è la sola cosa che ti renderà completamente felice, sebbene tu non lo possa sapere in anticipo. Quindi, Dio ti sta chiamando? Ti sta preparando? Ti sta mettendo in una posizione precisa? Ti sta fortificando? Il tuo livello massimo di gioia e pienezza nella vita arriverà quando ti arrendi a Lui e rispondi sì
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La tua posizione e la tua condizione

“ESSENDO ORA GIUSTIFICATI PER IL SUO SANGUE” ROMANI 5:9

La Bibbia dice: “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Tanto più, dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira… Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione” (vv. 8-9, 11). 
 
Dio ti ama e ti accetta così come sei. Meglio ancora. Egli ti vede senza peccato. Come? “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2 Corinzi 5:21). Nota le parole “in lui.” Immaginati mentre infili una lettera in una busta e la sigilli. Non puoi più vedere la lettera o leggerne il contenuto perché è “nella” busta. Ho reso l’idea? Ricordati sempre che c’è una differenza tra la tua posizione e la tua condizione. Quando metti la tua fiducia in Cristo, sei “giusto” davanti a Dio. Dirai: “E la mia condizione invece? Continuo a fallire.” 
 
Il compito dello Spirito Santo è portare la tua condizione al livello della tua posizione. “E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito” (2 Corinzi 3:18). Come fa lo Spirito Santo a fare questo? Ti riporta al luogo del pentimento e ti purifica. Nota, la tua posizione in Cristo non cambia, ma la tua condizione è in continuo mutamento mentre diventi più simile a Cristo.
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Tu e il commercio sessuale

“PER RIMETTERE IN LIBERTÀ GLI OPPRESSI” LUCA 4:18

 Ogni trenta secondi, una bambina o una ragazza viene rapita e coinvolta nel commercio mondiale del sesso; quasi un milione ogni anno! Molte sono costrette a subire trenta o quaranta “clienti” a notte. Riuscite a immaginare che cosa farebbero i governi del mondo se una città di un milione di persone fosse presa prigioniera, sfruttata e maltrattata ogni giorno? 
 
Se pensi che tutto questo sia terribile, ecco una statistica che dovrebbe spezzarti il cuore e farti cadere in ginocchio: solo l’1% delle ragazze che vengono rapite per la tratta vengono salvate! Ti chiederai, “e il restante 99 percento?” Quando per i loro magnaccia diventano troppo grandi o troppo malate per lavorare o rimangono incinte, vengono gettate via come spazzatura. Sono dei “feriti che camminano” e portano cicatrici emotive e mentali, lottando con le conseguenze per il resto della loro vita. Forse starai pensando, “è triste e sconvolgente, ma grazie a Dio non sono le mie figlie o le mie nipoti.” Grazie a Dio, infatti! 
 
Ma come figlio redento di Dio, hai la responsabilità di prenderti cura degli altri. Gesù disse che era venuto “per evangelizzare i poveri… per annunciare la liberazione ai prigionieri… per rimettere in libertà gli oppressi” (v.18). Questo significa che invece di evitare il problema, devi essere consapevole, attento e attivo. Solo quando un numero sufficiente di persone si esprime, i politici iniziano ad agire. Quindi, dì la tua! Inizia a pregare. Supporta i ministeri che si occupano di questa situazione. In questo modo, sarai in grado di presentarti davanti a Dio un giorno e dire: “Signore, ho fatto tutto ciò che potevo!”
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