I PENSIERI DI GEORGE MÜLLER SULLA MEDITAZIONE

“TROVERÒ GIOIA NEI TUOI COMANDAMENTI.” SALMO 119:47

George Müller fu un uomo di grande fede. Salvò migliaia di bambini senzatetto in Inghilterra. A volte, quando si riunivano a tavola per la cena, non c’era niente da mangiare; quindi, pregava e ringraziava Dio affinché Lui provvedesse del cibo in modo soprannaturale. Non appena diceva “Amen” si presentava alla porta un fornaio con il pane, o un fruttivendolo con le verdure, o un contadino con il latte. Di seguito è riportata una nota dal suo diario, datata 9 maggio 1841: “Ho visto più chiaramente che mai che il compito principale da sbrigare ogni giorno era… non quanto avrei potuto servire il Signore… ma… come il mio uomo interiore potesse essere nutrito.

Perché potrei cercare di portare il messaggio della verità ai non convertiti, potrei cercare di far del bene ai credenti… e tuttavia, non essendo felice nel Signore, e non essendo nutrito e rafforzato nel mio uomo interiore giorno dopo giorno, tutto questo potrebbe non essere fatto con lo spirito giusto. Prima di questa abitudine la mia pratica era stata… di dedicarmi alla preghiera solo dopo essermi vestito la mattina. Ora, mi rendevo conto che la cosa più importante che dovevo fare era dedicarmi alla lettura della Parola di Dio e alla meditazione di essa, affinché il mio cuore fosse consolato, incoraggiato, ammonito, ripreso, istruito; e che, per mezzo della Parola di Dio, mentre la meditavo, il mio cuore potesse essere portato a sperimentare la comunione con il Signore.” Per oltre quarant’anni, Müller camminò nella potenza di Dio e vide miracoli. Quale fu il suo segreto? Prendersi del tempo ogni giorno per meditare la Parola di Dio.

Vincere le cattive abitudini

“QUANDO IL SIGNORE… LI AVRÀ DATI IN TUO POTERE E TU LI AVRAI SCONFITTI, LI VOTERAI ALLO STERMINIO.” DEUTERONOMIO 7:2

L’autore americano Henry Van Dyke dice: “Finché l’abitudine e la routine dettano il modello di vita, non emergeranno nuove dimensioni dell’anima.” Le abitudini sono come macchine; sfornano costantemente lo stesso prodotto. Non possono fare nient’altro; sono progettate per produrre quel risultato specifico. Il cambiamento richiede nuovi comportamenti, pensieri, relazioni e la volontà di combattere i vecchi modi di pensare. E questo richiede una forte relazione con Dio! Entrando nella Terra Promessa, Dio disse al Suo popolo di “votare allo sterminio” i loro nemici; altrimenti, i loro nemici sarebbero vissuti fino a distruggerli. Quindi, quando Dio ti dice che è tempo di dichiarare guerra alle tue cattive abitudini, non dire: “Lo fanno tutti” o “Non è un grosso problema.”

Tutto ciò che ti tiene schiavo e ti impedisce di godere della libertà che Gesù ha acquistato per te al Calvario è un grosso problema. Invece di resistere e cercare scuse, prega: “Signore, mostrami la radice di questo problema e come affrontarlo. Sono pronto per un cambiamento positivo nella mia vita oggi.” Hai mai notato che ogni volta che hai avuto un’esperienza in cima a una montagna con Dio, il nemico era lì ad aspettarti ai piedi della montagna? Dopo la loro esperienza sul Monte della Trasfigurazione, i discepoli di Gesù furono avvicinati da un uomo il cui figlio era intrappolato in un ciclo di autodistruzione in cui “spesso [cadeva] nel fuoco e… nell’acqua” (Matteo 17:15). Ogni volta che continui a cadere nelle stesse trappole, a commettere gli stessi errori, a entrare nelle stesse relazioni, a rimanere attaccato alle stesse abitudini, è tempo di portare il tuo problema a Gesù e chiedergli di aiutarti. E Egli lo farà!

Nutri la tua fede ogni giorno

“SECONDO LA MISURA DI FEDE CHE DIO HA ASSEGNATA A CIASCUNO.” ROMANI 12:3

È facile cedere ai pensieri negativi e alle paure su come andranno le cose in base alle tue esperienze passate. Come Gesù sottolineò, viviamo in una generazione “incredula” (Matteo 17:17). Ciò significa che devi combattere costantemente l’atteggiamento disfattista rappresentato dalla cultura, dai media, dal sistema educativo, dal posto di lavoro e talvolta dai tuoi stessi amici. Se non lo riconosci, può logorarti diluendo la tua fede. Ecco perché devi nutrire quotidianamente la tua fede con la Parola di Dio. Gesù disse: “Se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa… e passerà” (Matteo 17:20). Nota, Gesù non si riferisce a una montagna che hai incontrato anni fa. Disse: “Potrete dire a questo monte.” Egli vuole che eserciti la tua fede oggi!

Disse: “Se avete fede quanto un granello di senape… niente vi sarà impossibile” (v. 20). Un granello di senape è così piccolo che può rimanere incastrato tra i denti. Ma Gesù disse che anche se è “il più piccolo di tutti i semi”, cresce fino a diventare un albero abbastanza grande da permettere agli uccelli di nidificare (cfr. Matteo 13:32). Tu dici: “Non ho fede.” Sì, che ce l’hai! Paolo dice: “La misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno.” E quando questa viene attivata, accadono miracoli. Anche se ti rimane solo un grammo di fede, hai ciò di cui hai bisogno per vincere. Ma la fede funziona solo quando diventa il linguaggio che parli e l’atteggiamento che mantieni. Il nemico non vuole che tu lo sappia, perché quando lo saprai, non penserai più solo a che cosa sta succedendo, inizierai a pensare a che cosa è possibile!

Prova a dare la decima!

“METTETEMI ALLA PROVA IN QUESTO.” MALACHIA 3:10

Fai attenzione a non sviluppare un senso di presunzione quando pensi che i tuoi soldi siano qualcosa che hai guadagnato da solo. Ogni volta che ti sforzi per dare a Dio ciò che è Suo di diritto secondo la Scrittura, è perché sei diventato più attaccato al dono che al donatore. Se non hai mai provato a dare la decima, leggi questo: “Portate tutte le decime alla casa del tesoro… poi mettetemi alla prova… vedrete se io non vi aprirò le cataratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla” (v. 10). Un ministro di culto ha ricevuto questa lettera da una coppia nella sua chiesa: “Siamo rimasti indietro con il pagamento dell’affitto e dell’auto. Avevamo quarantamila dollari di debiti, non avevamo cibo in frigo e avevamo appena avviato un’impresa edile. Quindi, quando ci hai sfidato a pagare la decima come parte del nostro impegno cristiano, abbiamo pensato: “Come possiamo dare ciò che non abbiamo?”

Tuttavia, abbiamo deciso di andare avanti e onorare Dio dandogli la prima decima delle nostre entrate. La settimana seguente abbiamo incontrato un appaltatore che ci ha chiesto di costruire una casa, con altre a seguire. Non ci siamo più chiesti come avremmo adempiuto il nostro impegno verso Dio; infatti, abbiamo aumentato le nostre offerte! E se la storia finisse lì, sarebbe comunque un’ottima cosa. Ma la generosità di Dio è oltre ogni aspettativa. Attraverso una serie di eventi divinamente orchestrati, siamo passati dall’essere affittuari ad essere proprietari di case. Oggi stiamo godendo di una grande benedizione finanziaria. E anche se questa storia è tutta incentrata sulla fiducia in Dio, riflettendoci stiamo ancora cercando di rispondere a una domanda: “Che cosa abbiamo sacrificato esattamente?”

Vivere bene e con saggezza

NEI VECCHI SI TROVA LA SAGGEZZA, E LUNGHEZZA DI GIORNI DÀ INTELLIGENZA.” GIOBBE 12:12

Un’anziana signora confida: “Un vantaggio di vivere così a lungo è condividere ciò che ho imparato. Quindi fammi contenta permettendomi di condividere tre segreti che possono migliorare la tua vita.” Poi ci offre un grande consiglio: 1. Il tempo è prezioso; non sprecarlo. Dopo la morte di mio marito, stavo con degli amici. Una sera iniziarono a litigare e alla fine smisero di parlarsi. Ora, so che le discussioni accadono; io e mio marito abbiamo avuto diversi scontri. Ma in quel momento ho capito, come mai prima, che il tempo che abbiamo insieme è prezioso. Non sprecarlo in litigi per cose che non conteranno nulla una volta che la persona amata se ne sarà andata. Fai tutto il possibile per vivere in armonia e mostrare il tuo amore. Come mai? Perché non importa quanto tempo state insieme, non è mai abbastanza.

2. Stai creando ricordi; fa in modo che siano meravigliosi. Guardando indietro, ringrazio Dio per tanti momenti indimenticabili. Il giorno in cui mio marito è morto, ci siamo baciati (come facevamo sempre quando dovevamo separarci) a mezzogiorno. Morì alle cinque e mezza di quella sera. Sono sempre stata contenta di quell’ultimo bacio. Quindi crea ricordi, non rimpianti! 3. Non è quello che succede, ma è come rispondi che conta. Ogni giorno porta nuove sfide che metteranno alla prova il tuo amore e la tua determinazione. Tu hai il potere attraverso Cristo di trasformare ogni prova in un’occasione di crescita. La vita è piena di eventi apparentemente spiacevoli. Cerca di gestirli in modo tale che quando sarai vecchio, sarai in grado di guardare indietro e dire: “Ti ringrazio, Dio, per quell’esperienza; mi ha aiutato a crescere.” Ed è così che si vive saggiamente e bene!

Camminando per fede

“POICHÉ CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE.” 2 CORINZI 5:7

Gesù disse: “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33). La vita continua a presentarci problemi che mettono alla prova la nostra fede. Come fai a sapere quanto peso può sopportare un ponte? Solo testandolo. Il successo di Daniele lo rese un bersaglio. Sapendo che pregava regolarmente, i suoi nemici persuasero il re Dario che tutte le preghiere dovessero essere rivolte a lui come re. Eppure, Daniele continuò lo stesso a pregare ogni giorno, davanti a una finestra aperta. Quando il re ne venne a conoscenza, gettò Daniele nella fossa dei leoni. Ma Dio ribaltò la situazione. La mattina dopo Daniele ne uscì indenne, i suoi nemici vi entrarono e il re annunciò: “Il Dio di Daniele… è il Dio vivente” (Daniele 6:26).

Allo stesso modo Sadrac, Mesac e Abed-Nego rifiutarono di adorare gli idoli del re. Anche quando furono avvertiti che si sarebbero dovuti inchinare o sarebbero stati bruciati, dissero: “Il nostro Dio… ha il potere di salvarci… se questo non accadesse… noi non serviremo i tuoi dèi” (Daniele 3:17-18). E poiché camminavano per fede, Dio li liberò e li elevò. Di fronte a Golia, Davide rifiutò di indossare l’armatura del re. Disse: “Non posso camminare con questa armatura, non ci sono abituato” (1 Samuele 17:39). Allora con che cosa è andato? Col “Nome del Signore” (1 Samuele 17:45), e il resto è storia. Ora, è probabile che non ti ritroverai mai nella fossa dei leoni, in una fornace ardente o di fronte a un gigante, anche se alcuni giorni ti sembrerà di farlo. Ma quando sei sotto attacco 1. prega e rivendica la potenza di Dio, 2. cammina per fede e 3. vai “nel nome del Signore.”

Problem solving (2)

“CON IL MIO DIO SALGO SULLE MURA.” SALMO 18: 29

L’autore John Maxwell scrive: “Quando sei faccia a faccia con un problema come reagisci? Lo ignori e speri che passi? Ti senti impotente a risolverlo? Hai avuto tante esperienze negative nel cercare di risolvere problemi nel passato che rinunci semplicemente? Oppure lo affronti con consapevolezza? L’abilità di risolvere i problemi in realtà deriva dall’esperienza nell’affrontare e superare ostacoli. Ogni volta che risolvi un altro problema migliori un po’ nel processo di apprendimento. Ma se non provi, fallisci e riprovi, non sarai mai bravo. L’autore George Matthew Adams affermò: “Quello che pensi, significa più di qualsiasi altra cosa nella tua vita: più di quanto guadagni, più di dove vivi, più della tua posizione sociale e più di qualsiasi cosa gli altri pensino di te.”

La maggior parte dei problemi del re Davide erano nemici fisici che volevano sconfiggerlo. Ma egli aveva fiducia in Dio: “Con te io assalgo tutta una schiera, con il mio Dio salgo sulle mura” (v. 29). Per migliorare la tua capacità di risolvere problemi, fai quanto segue: 1. Trova la giusta strategia. A volte ci è difficile risolvere un problema perché non sappiamo come affrontarlo. Prova ad usare l’acronimo T.E.A.C.H. Tempo: prenditi il tempo giusto per scoprire il vero problema. Esempio: cerca come altri hanno risolto problemi simili. Assistenza: non cercare di fare tutto da solo, lascia che altri ti aiutino. Creatività: pensa a diverse possibili soluzioni. Hit it (Colpisci): esegui la migliore soluzione. 2. Circondati di persone che risolvono i problemi. “Chi va con i saggi diventa saggio.” (Proverbi 13:20)

Problem solving (1)

“ATTERRATI, MA NON UCCISI” 2 CORINZI 4:9

Ogni problema che affronti nella vita, presenta te a te stesso. Ti mostra come pensi e di che pasta sei fatto. Sostanzialmente le persone rispondono ai problemi in tre modi: 1. Rifiutano di accettarli. 2. Li accettano e li sopportano. 3. Li accettano e cercano di migliorare le cose. A quale dei tre gruppi appartieni? Paolo era un risolutore di problemi. Sapeva che, con Dio dalla sua parte, ce l’avrebbe fatta. “Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; per- plessi ma non disperati; perseguitati ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi” (vv 7-9). Quando si tratta di affrontare dei problemi, che cosa dovresti fare?

1. Anticipali. Siccome i problemi non sono evitabili, preparati spiritualmente, mentalmente ed emotivamente ad affrontarli. Quando preghi per ottenere le cose migliori da Dio e anticipare il peggio di Satana, ti troverai in una buona posizione per risolvere i problemi che sopraggiungeranno. 2. Abbi una visione d’insieme. Non puoi permetterti di essere sopraffatto dalle emozioni. Né puoi permetterti di impantanarti nelle minuzie e perdere di vista ciò che è importante. 3. Maneggia una cosa alla volta. Richard Sloma ha detto: “Non cercare mai di risolvere tutti i problemi in una sola volta, fa’ che siano ordinati uno per uno.” E se stai affrontando molti problemi, assicurati di risolvere quello su cui stai lavorando prima di passa- re a quello successivo.

Prima di tutto, bisogna preoccuparsi per gli altri

“L’AMORE NON CERCA IL PROPRIO INTERESSE” 1 CORINZI 13:5

Quando ti concentri su ciò che hai da offrire invece che sui bisogni degli altri, loro lo percepiscono e perdono rapidamente interesse. Anche in uno sforzo nobile come quello di condividere la tua fede, puoi essere così assorbito dalla tua presentazione e dal voler “ottenere risultati” da lasciare l’altra persona fredda. Nel suo libro “Presenting to Win”, Jerry Weissman sottolinea che quando le persone comunicano, si concentrano troppo sulle caratteristiche del loro prodotto o servizio invece di rispondere alla domanda: “Puoi aiutarmi?” La chiave, dice Weissman, è concentrarsi sui benefici, non sulle caratteristiche. Egli scrive: “Una caratteristica è un fatto o una qualità tua o della tua azienda, dei prodotti che vendi o dell’idea che stai sostenendo.

Al contrario, un vantaggio è come questo fatto o qualità aiuterà il pubblico. Quando cerchi di convincere, non basta presentare le caratteristiche di ciò che stai vendendo; ogni caratteristica deve essere tradotta in un vantaggio. Mentre una caratteristica può essere irrilevante per le esigenze o gli interessi del pubblico, un vantaggio, per definizione, è sempre rilevante.” Prendersi cura dell’altra persona deve sempre essere il tuo movente e il tuo punto di partenza. Paolo scrive: “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo ad essere arso e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente” (v. 1,3). In conclusione: prima di tutto, bisogna preoccuparsi per gli altri.

Segni dei tempi

“E COLUI CHE SIEDE SUL TRONO DISSE: “ECCO, IO FACCIO NUOVE TUTTE LE COSE.” APOCALISSE 21:5

È stato detto che il Titanic affondò per rivetti scadenti e scarsa pianificazione. Di fronte a una carenza di bulloni di qualità, i costruttori navali utilizzarono quelli scadenti che scoppiarono quando la nave colpì l’iceberg. Allora, quanto sono robusti i bulloni della tua fede? Rafforzali ogni giorno con la Parola di Dio, periodi di profonda preghiera e di comunione fortificante. Descrivendo i segni degli ultimi tempi Gesù disse:” Ma tutto questo non sarà che principio di dolori” (Matteo 24:8). I dolori del travaglio segnalano l’inizio della spinta finale. L’ostetrica dice: “Farà male per un po’, ma andrà meglio” e Gesù ci offre la stessa rassicurazione riguardo agli eventi degli ultimi tempi. Siamo nelle ultime ore, a poche spinte dalla nascita.

Giovanni dice: “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra… il primo cielo e la prima terra erano scomparsi… e (vidi) la nuova Gerusalemme scendere dal cielo pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono che diceva: “Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né il cordoglio, né il dolore, perché le cose di prima sono passate.” Colui che siede sul trono disse: “Ecco io faccio nuove tutte le cose.” (Apocalisse 21:1-5). Le persone in tutto il mondo sono alla ricerca di risposte. Quindi non isolarti, impegnati! Il tuo obiettivo non è uscire da questo mondo sano e salvo, ma è quello di portare quante più persone possibile in cielo con te.