Non entrare mai in una cerchia esclusiva

“VOI TUTTI SIETE UNO IN CRISTO GESÙ.” GALATI 3:28

Creare una cricca significa escludere certe persone. Ed essere esclusi ferisce profondamente. Davide ne ha fatto l’esperienza. “L’amico… che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me” (Salmo 41:9). Le cerchie esclusive sono formate da persone deboli che hanno paura ad essere diverse. Credono che finché saranno insieme ad altri che pensano e agiscono come loro, non avranno mai sorprese né dovranno cambiare. Potrebbe far parte della natura umana il fatto di desiderare questo tipo di concordanza, ma è pericoloso. Al lavoro, queste cricche fanno nascere disaccordi, e un’atmosfera tossica. Le persone non sono più considerate come individui, ma solo se si trovano da questo o da quell’altro lato.

Questi gruppi esclusivi non sono altro che fucine di pettegolezzo, pugnalate alle spalle, tresche, e ogni altro possibile disordine che le persone riescono a creare. Satana ci tenta con la sicurezza “del gruppo” per impedirci di scoprire i nostri doni e obiettivi personali, e di fare la volontà di Dio. Se fai parte di un gruppo del genere, escine il prima possibile! Respingi la pressione di conformarti alla mentalità del gruppo. Questa mentalità potrebbe portarti a fare cose che mai avresti immaginato di poter fare, che sia abbassare lo standard dei tuoi principi o restare zitto mentre il gruppo critica qualcuno. Potresti persino temere di essere attaccato se prendi posizione per ciò che è giusto. Le cricche facilitano razzismo, sessismo e discriminazione per età, e il comportamento fazioso che accompagna tali pensieri. Guadagnano forza dall’escludere chi è diverso. Puoi chiamarlocome vuoi, rimane sempre pregiudizio! Tu sei figlio di Dio, così come i tuoi colleghi e gli altri membri di chiesa, e dovresti trattarli bene.

Compromessi costruttivi

“CERCHI LA PACE E LA PERSEGUA.” 1 PIETRO 3:11

Leggi questi brani della Scrittura: “Impegnatevi a cercare la pace con tutti” (Ebrei 12:14); “La saggezza che viene dall’alto anzitutto è pura; poi pacifica, mite conciliante… Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace” (Giacomo 3:17- 18); “Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal dire il falso; fugga il male e faccia il bene; cerchi la pace e la persegui” (1 Pietro 3:10-11). Fare dei compromessi costruttivi non significa rinunciare ai propri principi o a chi sei veramente. Non significa prendere delle scorciatoie o sminuire sé stessi; accettare la tua seconda opzione per impazienza o timore. No; un compromesso costruttivo significa cercare di trovare una posizione vantaggiosa per entrambe le parti. Richiede di provare a vedere la situazione con gli occhi della controparte, dell’altra persona coinvolta.

Un compromesso sano è una nota distintiva di una relazione sana. E‘ una tentazione demolire qualcosa come “sbagliato”, qualcuno come “egoista”, e rifiutare di prendere in considerazione un punto di vista diverso dal nostro. Ma è proprio qui che devi abbandonare il tuo orgoglio, uscire dal ruolo che stai tenendo in piedi e cercare di capire le ragioni di chi hai di fronte. Per preparare la carne da mangiare devi usare un coltello da macellaio, per guarire da una ferita devi usare uno strumento chirurgico sottile e preciso. Non hai vissuto dei momenti in cui hai avuto bisogno di pazienza, amore e comprensione? Allora sii pronto ad estendere la stessa benevolenza. A volte, un piccolo scambio di favori, io-ti-do-tu-mi-dai, è tutto ciò che serve per far funzionare una relazione e per far volgere al meglio la situazione per entrambi.

Potresti dormire troppo

“NON AMARE IL SONNO, PERCHÉ TU NON IMPOVERISCA” PROVERBI 20:13

Zig Ziegler ha detto: “Quando fai ciò che devi fare quando devi farlo, allora… potrai fare ciò che vuoi fare quando vuoi farlo. Ma non farai mai ciò che devi se non punti la sveglia, non esci dalle lenzuola e non vai al lavoro.” Salomone mette in guardia sul sonno che travalica la linea che separa il riposo e la pigrizia. 1. Dormire troppo favorisce l’indolenza. “Come la porta si volge sui cardini, così il pigro sul suo letto” (Proverbi 26:14). 2. Dormire troppo annulla le ambizioni. “La pigrizia fa cadere nel torpore, e la persona indolente patirà la fame” (Proverbi 19:15). 3. Dormire troppo causa povertà. “Non amare il sonno, perché tu non impoverisca” (Proverbi 20:13). 4. Dormire troppo non è gradito a Dio. “Fino a quando o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai da tuo sonno?” (Proverbi 6:9).

5. Dormire troppo fa sprecare opportunità d’oro. “Chi raccoglie durante l’estate è un figlio prudente, ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna” (Proverbi 10:5). Durante un colloquio di lavoro, il potenziale datore di lavoro ha chiesto al candidato: “Ti spaventa il lavoro duro?” Il ragazzo ha risposto, “No, non mi preoccupa minimamente; mi sdraio accanto ad esso e dormo”. La Bibbia chiama “pigra” una persona del genere. Il letto è il suo altare, il proprio corpo è l’offerta. Seriamente, a meno che tu non sia disposto a lavorare sodo, le tue preghiere per aver successo non andranno oltre il tetto di casa tua.

Il tuo livello e il tuo stato

“FIGLIOLI, VI SCRIVO” 1 GIOVANNI 2:12

Scrive Giovanni: “Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono stati perdonati in virtù del suo nome” (v.12). Quando nasci di nuovo, l’unica cosa che sai è che i tuoi peccati sono perdonati e che sei considerato giusto davanti a Dio. Ma c’è ancora molto da imparare. Il termine greco per “Figlioli” si riferisce alla prima infanzia. E i bambini piccoli inciampano e si rialzano in continuazione. Finché non impareranno a camminare sicuri, hanno bisogno di qualcuno che li rialzi e li rassicuri che cadere non significa non poter più camminare né essere esclusi dalla famiglia. Nell’infanzia spirituale è importante avere ben chiara la differenza tra il tuo livello di crescita e il tuo stato davanti a Dio. Non confonderli! La fede nell’opera compiuta di Cristo ti pone nel giusto stato agli occhi di Dio, come figlio pienamente accettato e redento.

Se lo dimentichi, ogni volta che sbagli il diavolo ti farà dubitare della tua salvezza. Quando commetti peccato, non significa che il tuo stato davanti a Dio venga alterato; significa solo che il tuo livello di crescita spirituale deve migliorare. Il perdono che ricevi con la nuova nascita è un atto giuridico che ti rende membro della famiglia di Dio a tutti gli effetti. Invece, il perdono che ricevi quotidianamente, è un atto relazionale. Facciamo un esempio. Se inserisci delle cifre errate nel sistema di calcolo, che cosa accade? Utilizzi il tasto “Canc”, che ti permette di cancellare l’errore e ricominciare da capo. È questo che fa il sangue di Gesù. Il pentimento ti permette di annullare il peccato innescando il perdono di Dio, così che il flusso della Sua grazia possa continuare. E quando scorre la grazia, la crescita segue di conseguenza.

Comunica col tuo coniuge

“IL VOSTRO AMORE ABBONDI IN CONOSCENZA… E IN OGNI DISCERNIMENTO” FILIPPESI 1:9

Hai notato che quando si è fidanzati, si potrebbe parlare per ore senza sforzo; e che invece, una volta sposati, le conversazioni possono diventare superficiali e persino sfociare in discussioni? La Bibbia dice: “Ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare” (Giacomo 1:19). Comunicare è un’arte. 1. Cercate occasioni per elogiarvi. Probabilmente pensi che il tuo coniuge sia meraviglioso, ma lui o lei ha comunque bisogno di sentirselo dire spesso. Servono dodici complimenti per neutralizzare gli effetti negativi di una sola critica, così, quando la vita infierisce sul tuo partner, tu cerca di risollevarlo. 2. Non provare acambiarlo brontolando costantemente, “Perché non puoi?” o “Perché sei sempre…?” sono più da genitore che da partner. Digli, dille ciò che ti infastidisce, una sola volta, non continuare a ripeterlo. E prima di parlare, chiediti: “Direi le stesse cose ad un amico a cui tengo molto?” Se la risposta è no, allora non parlare.

3. Un matrimonio può sopportare solo una certa quantità di “intime confessioni” dei propri sentimenti più profondi “Tesoro, possiamo parlare un attimo?”, suona sicuramente meno intimidatorio di, “Dobbiamo parlare”. In genere le persone accettano solo un livello moderato di “analisi dei sentimenti”, ed essere pressanti ottiene solo risultati sbagliati. Se il tuo coniuge non risponde riguardo una certa questione, parlane con un amico fidato o con un professionista. Poi torna da lui/lei con una versione sintetica e meno emotiva. 4. Lascia che sia il tuo partner a condurre. Ogni volta che il tuo partner parla di argomenti ai quali non sei particolarmente interessato, ricorda la Scrittura: “Sottomettendovi gli uni agli altri” (Efesini 5:21). A volte questo significa chiedere: “Di cosa vorresti parlare?” Se vuoi un buon matrimonio, metti in pratica ogni giorno questi principi.

Un aiuto per il tuo matrimonio

“SE IL SIGNORE NON COSTRUISCE LA CASA, INVANO SI AFFATICANO I COSTRUTTORI” SALMO 127:1

Nessuno conosce meglio di Dio la realtà del matrimonio. Non solo è stata una sua idea, ma ha anche formato la prima coppia. La Sua Parola insegna: “Se il Signore non costruisce la casa, invano sia affaticano i costruttori.” Rivolgiamoci dunque alla Parola per vedere quali aiuti Dio offre al tuo matrimonio. 1. Accetta i consigli. Salomone scrive: “Dall’orgoglio non viene che contesa, ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli” (Proverbi 13:10). Quindi, prima che il conflitto giunga ad un punto morto, e lo stallo diventi una crisi conclamata, accetta il consiglio di un amico fidato o di uno specialista. Serve umiltà per farlo, ma ripaga abbondantemente. 2. Non smettere di parlare. Anche se qualcosa ai tuoi occhi è ovvia, non presumere che il tuo coniuge ti legga nel pensiero. E non ricorrere alla “terapia del silenzio.”

Parla con tua moglie o marito di ciò che ti infastidisce, anche se questo implica concentrarsi sul vostro disaccordo ed esaminarlo. È proprio quando non ti importa abbastanza da esprimere disaccordo che ogni cosa cade a pezzi. 3. Mantieni vivo il tuo amore. Costruire un matrimonio solido significa innamorarsi sempre di nuovo, della stessa persona. Paolo scrive: “Il vostro amore abbondi… in conoscenza e in ogni discernimento” (Filippesi 1:9). È impossibile evitare del tutto lo stress coniugale, ma è possibile controllarlo prendendo delle pause dal tran-tran quotidiano. Fate una passeggiata insieme, guardate un film che piace ad entrambi, uscite per un caffè, fate qualsiasi cosa possa riconnettervi. Dite ai vostri figli che state dedicando del tempo per stare insieme. Non solo impareranno ad apprezzarlo, ma li aiuterà in seguito a costruire un matrimonio solido a loro volta.

Costruire buone relazioni

“CERCANDO CIASCUNO NON IL PROPRIO INTERESSE, MA ANCHE QUELLO DEGLI ALTRI.” FILIPPESI 2:4

Paolo scrive: “Cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.” Ciò significa fare queste cinque cose: 1. Essere sinceramente interessato agli altri. “Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono” (Romani 12:15). E puoi farlo solo quando ti prendi il tempo per scoprire che cosa sta succedendo nel mondo di qualcun altro. 2. Essere ottimista. “Il cuore allegro rende gioioso il volto… quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto” (Proverbi 15:13). Non scaricare i tuoi problemi sugli altri, ne hanno abbastanza dei loro. Portali al Signore in preghiera. 3. Fare attenzione a quello che dici e dire sempre meno di quanto pensi. “Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il saggio trattiene la propria” (Proverbi 29:11). E poiché il modo in cui parli è importante quanto quello che dici, sii sempre gentile e cortese.

4. Essere affidabile. La Bibbia dice: “Negli ultimi giorni… gli uomini saranno… sleali” (2 Timoteo 3:1-3), ma tu non devi adempiere quella profezia. Quando dici che farai qualcosa, fallo. Il carattere si misura con le azioni, non con le parole. Quindi sforzati di essere una persona la cui parola ha un significato. 5. Essere una persona che incoraggia il prossimo. Barnaba era conosciuto come un motivatore perché “incoraggiava i credenti” (Atti 11:23). Hai mai notato che cosa succede quando spingi un bambino su un’altalena? Alla fine, inizia a spingersi da solo; aveva solo bisogno di un piccolo aiuto per andare avanti. Anche un sorriso può fare miracoli. Giobbe disse: “Io sorridevo loro quando erano sfiduciati; non potevano oscurare la luce del mio volto” (Giobbe 29:24). A volte è così semplice!

Esperienze notturne (2)

“PRIMA CHE IO TI AVESSI FORMATO NEL GREMBO DI TUA MADRE, IO TI HO CONOSCIUTO.” GEREMIA 1:5

Quando Dio ti benedice, preparati alle rimostranze di chi pensa che avrebbe dovuto benedire loro invece di te, o almeno benedirli tanto quanto te. Quando sorse una disputa su quale delle dodici tribù dovesse guidare Israele, Dio disse a Mosè di far scrivere a ogni capo tribù il suo nome sul suo bastone e di metterlo durante la notte nel tabernacolo. Allora Dio disse: “L’uomo che io avrò scelto sarà quello la cui verga fiorirà. Così farò cessare… i mormorii” (Numeri 17:5). Immagina un vecchio bastone senza radici o linfa che sboccia nel buio! La verità è che la fede non può crescere senza difficoltà; deve incubare nel buio delle avversità. C’è una fase in cui tu non immagini nemmeno di essere stato scelto da Dio; solo Lui lo sa.

Disse a Geremia: “Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto.” Prima che tu fossi un segnale acustico su un monitor, Dio aveva dei piani per te. Il motivo per cui non sei morto sul tavolo operatorio o in quell’incidente d’auto è perché Dio ha messo la sua mano su di te. Inoltre, non ti ha scelto perché sei così virtuoso e meraviglioso. No, “Ha scelto le cose ignobili del mondo… perché nessuno si vanti” (1 Corinzi 1:28-29). Quando Dio creò i cieli e la terra, la Bibbia dice: “Le tenebre coprivano la faccia dell’abisso” (Genesi 1:2). Allora Dio parlò e disse: “Vi siano delle luci… e così fu” (Genesi 1:14-15). Oggi Dio può far uscire la luce dalle tue tenebre e la speranza dalla tua disperazione. Non è intimidito dall’oscurità: è lì che svolge alcune delle Sue migliori opere!

Esperienze notturne (1)

“POICHÉ L’IRA SUA È SOLO PER UN MOMENTO, MA LA SUA BENEVOLENZA È PER TUTTA LA VITA.” SALMO 30:5

La terra ruota continuamente, il che significa che quando c’è luce in un emisfero, è buio in un altro. Mentre una persona vive la profondità delle ore notturne, un’altra si rallegra per lo spuntare dell’alba. Entrambe le persone vivono sullo stesso pianeta, ma si trovano in luoghi molto diversi. Quindi, quando vivi un’esperienza notturna, se riesci a resistere ancora un po’, le cose cambieranno. Dio lo garantisce. Allo stesso modo in cui hai ruotato nell’oscurità, ruoterai di nuovo fuori da essa. Dio fa il turno di notte e trasformerà la tua oscurità in luce se continui a confidare in Lui. Nota: alcuni eventi significativi nella Bibbia accaddero di notte. Ad esempio, mentre Adamo stava dormendo, Dio si avvicinò, eseguì un intervento chirurgico e creò Eva. 

A mezzanotte, mentre gli altri prigionieri dormivano, Paolo e Sila cantavano lodi a Dio e Lui li liberò. Quando Pietro fu rinchiuso nella prigione interna, a mezzanotte Dio mandò un angelo a liberarlo. Quando Gesù fu crocifisso, la terra fu immersa nelle tenebre, ma la mattina di Pasqua si accese la luce, per sempre. Devi aspettarti alcune esperienze notturne; fa parte del gioco. La “camera oscura” di Dio è il luogo in cui Egli ti sviluppa nell’immagine di Cristo. Resistere a questo dà le credenziali per uscire alla luce del giorno, avendo guadagnato il diritto di essere lì. Questo tipo di fede è tenace, radicale e inarrestabile. Quando viene messa all’angolo, resta salda e dichiara: “Ho perso il lavoro, il mio mutuo è scaduto, i miei sintomi non sembrano buoni, ma credo ancora in Dio.” Quel tipo di fede ottiene risultati ogni volta!

Usa il dono che Dio ti ha dato

“PER QUESTO MOTIVO TI RICORDO DI RAVVIVARE IL DONO DI DIO CHE È IN TE.” 2 TIMOTEO 1:6

Altre persone potrebbero pensare che tu non sia importante, ma Dio invece lo pensa. E la Sua opinione è quella che conta di più. Ricordi Davide? Prima di diventare re, dovette superare due ostacoli. Il primo ostacolo era l’incapacità della sua famiglia di vedere il suo potenziale. Quando il profeta Samuele venne in cerca di un re tra i figli di Isai, Davide non fu nemmeno preso in considerazione. Forse perché era il più giovane, o i suoi fratelli sembravano più qualificati, o suo padre voleva impressionare il profeta. Il secondo ostacolo era l’incapacità di Samuele di riconoscere la chiamata di Dio sulla sua vita. Quando il profeta Samuele vide il fratello maggiore, Eliab, un generale dell’esercito del re, disse: “Certo, l’unto del Signore è qui” (1 Samuele 16:6).

Ma Dio richiamò Samuele, e tutti noi, con queste parole: “L’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore, guarda al cuore” (1 Samuele 16:7). Il problema di Davide è comune. Molti di noi non credono in sé stessi, perché non siamo stati riconosciuti o incoraggiati dainostri genitori. Forse hai il potenziale per essere un grande musicista, ma poiché a nessuno importava abbastanza da farti prendere lezioni di musica quando eri giovane, ci hai rinunciato. Oppure potresti essere un imprenditore in erba che è stato criticato per le sue “idee folli” su come fare affari e hai rinunciato ai sogni della tua giovinezza. Se è così, è tempo di alzarti e rivendicare chi sei; iniziare a pregare affinché Dio apra i tuoi occhi e metta qualcuno nella tua vita che riconosca e “accenda il dono di Dio, che è in te.”