Esclama: “Dio è il mio rifugio”

“SIGNORE, TU SEI STATO PER NOI UN RIFUGIO D’ETÀ IN ETÀ” SALMO 90:1

Benché gli Israeliti fossero il popolo di Dio, “vagarono nel deserto in un modo desolato; essi non trovarono una città in cui stabilirsi. Fame e sete, la loro anima veniva meno in esse” (Salmo 107:4-5). Se ti senti in questo modo oggi, forse la tua anima ha bisogno di una dimora, di un “rifugio”. Una casa dove si è in pace, al sicuro, nutriti; un luogo dove puoi lasciare le tue preoccupazioni, fatiche e frustrazioni. Davide disse: “L’anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del Signore; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente” (Salmo 84:2). Buona notizia! Gesù vuole essere la tua casa! Egli disse: “Vivi in me. Costruisci la tua casa in me” (Giovanni 15:4). Puoi considerarlo come un riparo di emergenza a cui accorri in tempi di prova, o puoi vivere in Lui. Dirai, “Come posso fare di Gesù la mia dimora?”

Pensa questo: se qualcuno ti offrisse il dono di una bellissima casa, che cosa faresti per entrare? Controlleresti per assicurarti che il donatore sia serio, ispezioneresti i documenti, poi faresti le valigie, ti trasferiresti e te la godresti, giusto? Gesù è serio quando ti invita a vivere in Lui. Quindi con un atto di fede, fai le valigie e trasloca oggi. Dio disse: “Il mio popolo abiterà in un territorio di pace, in abitazioni sicure, in quieti luoghi di riposo” (Isaia 32:18). Il poeta inglese Hartley Coleridge scrisse queste profonde parole riguardo alla fede: “È un’affermazione e un atto che dichiara la verità eterna essere un fatto attuale” (enfasi aggiunta). La Parola di Dio dichiarata è potente! Quindi quando ti svegli ogni mattina, rendi tua questa affermazione: “Oggi, Dio è la mia dimora; Egli è il mio rifugio!”

Non “perdere le staffe”

“CHI È PRONTO ALL’IRA COMMETTE FOLLIE, E L’UOMO PIENO DI MALIZIA DIVENTA ODIOSO” PROVERBI 14:17

Quando un uomo o una donna perdono il controllo, una delle espressioni più comuni usate per descrivere tale reazione è, “ha perso le staffe; gli è sfuggito di mano”. In particolare, l’espressione idiomatica inglese per questa reazione, “Fly off the handle”, si riferisce proprio alla testa di un martello che sfugge, staccandosi dal manico quando si tenta di usarlo. E molte cose non buone accadono di conseguenza. 1. Il martello diventa inutilizzabile. Il tuo messaggio potrebbe essere fondamentale, ma il modo in cui lo consegni determina se ottieni o meno i risultati che desideri. Detto semplicemente, quando la gente non ti prende sul serio, non ottieni il risultato sperato. 2. La testa del martello fa danni. Sfuggendo dal controllo, è probabile che danneggi qualsiasi cosa incontri sul suo percorso. Le parole dette con rabbia causano ferite e a volte queste ferite possono durare una vita intera.

Giacomo scrive: “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira; perché l’ira dell’uomo non compie la giustizia di Dio” (Giacomo 1:19-20). 3. Riparare sia il martello che il danno potrebbe richiedere molto tempo. In alcuni casi, semplicemente, non può essere fatto. Qui vi sono alcune scritture da tenere a mente prima che tu sfoghi il tuo malumore. Di nuovo: “Chi è pronto all’ira commette follie”; “Cessa dall’ira e lascia lo sdegno; non adirarti; ciò spingerebbe anche te a fare il male” (Salmi 37:8); “Il senno rende l’uomo lento all’ira, ed egli considera un suo onore passare sopra le offese” (Proverbi 19:11); “Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l’irritazione riposa in seno agli stolti” (Ecclesiaste 7:9). Quindi la parola per te oggi è, “Non perdere le staffe; non lasciare che ti sfugga di mano”.

La storia di Cipriano

“VI DARÒ UN CUORE NUOVO E METTERÒ DENTRO DI VOI UNO SPIRITO NUOVO” EZECHIELE 36:26

Cipriano, un nobile facoltoso vissuto nel terzo secolo, si divertiva a galoppare nei dintorni di Cartagine sulla sua biga d’oro decorata di gioielli. Indossava abiti eleganti adornati di diamanti e pietre preziose e viveva una vita immorale. In una lettera ad uno dei teologici Cristiani del suo tempo, scrisse di non poter assolutamente concepire l’idea di cambiare la sua vita, la vita che aveva vissuto così a lungo. Le abitudini, i gusti e i desideri radicati che aveva sviluppato, i peccati che si stringeva al petto, come avrebbe potuto rinunciare a queste cose? Come poteva mai diventare come i Cristiani che vedeva? Disse che ciò gli sembrava una cosa completamente impossibile. Eppure, nella misteriosa provvidenza e grazia di Dio, ciò che sembrava completamente impossibile si realizzò e Cipriano fu trasformato.

Dio lo raggiunse, gli tolse dal petto il cuore di pietra e lo sostituì con un cuore di carne, un cuore accordato per amare Dio e cantare le Sue lodi. Cipriano, che in seguito divenne uno delle più importanti guide cristiane della chiesa primitiva, disse che le cose che prima erano apparse completamente impossibili, misteriose e difficili da comprendere, erano poi diventate del tutto chiare. Tutti i suoi problemi erano scomparsi. Dirai, “Ma io non comprendo la nuova nascita”. La buona notizia è che non è necessario comprenderla. Devi solo fidarti di Cristo e nascere di nuovo. Tutti i tipi di persone, quelle importanti e potenti, quelle più rozze o spregevoli, i nobili e gli indegni, i primitivi e i sofisticati, tutti hanno sperimentato il potere rigenerante di Dio e hanno goduto di una nuova vita in Cristo. Puoi farlo anche tu.

Sii gentile (4)

CHI DÀ RETTA ALLA RIPRENSIONE È ONORATO” PROVERBI 13:18

Quando qualcuno ti corregge, accetta l’insegnamento. “Ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira” (Giacomo 1:19). Se metti in pratica le prime due, la terza viene da sé. Se sei pronto ad ascoltare e lento a rispondere, sicuramente sarai lento all’ira. “Chi dà retta alla riprensione è onorato”. Perciò usa le tue orecchie più della tua bocca e sii disposto ad accettare la correzione. Le persone più sagge sanno accogliere un insegnamento e sono disposte ad imparare dagli altri. Puoi imparare da chiunque, se poni le domande giuste. È importante non smettere mai di fare domande, perché nel momento in cui smetti di imparare nella vita, sei finito! Punto! Accetta l’insegnamento.

Marito, puoi imparare da tua moglie, o questa cosa ti spaventa? Quando ti dà un suggerimento, ti metti sulla difensiva? Prendi ogni commento come una minaccia alla tua virilità? Moglie, puoi imparare da tuo marito? Genitori, potete imparare dai vostri figli? Se vuoi finire la tua vita in solitudine, non ammettere mai i tuoi errori, non imparare da nessuno, e non permettere a nessuno di insegnarti qualcosa. Quanto tempo è passato da quando non dici: “Tesoro, ho sbagliato, è colpa mia”? Alcune persone non pronunciano queste parole da anni. La Bibbia dice: “Ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi” (Giacomo 1:21). La parola “dolcezza” qui significa “gentilezza”. Quando ti accosti alla Parola di Dio, dovresti farlo con gentilezza, o dolcezza, dicendo: “Signore, sono disposto a imparare”.

Sii gentile (3)

“LA RISPOSTA DOLCE CALMA IL FURORE, MA LA PAROLA DURA ECCITA L’IRA” PROVERBI 15:1

Quando qualcuno è in disaccordo con te, sii delicato senza arrenderti. Non sarai mai in grado di accontentare tutti. Incontrerai sempre persone a cui piace discutere e litigare. Alcune persone potranno contraddire tutto quello che dici. Come dovresti rispondere? Uno dei test di maturità spirituale è come affronti coloro che non sono d’accordo con te. Alcune persone sentono il bisogno di demolire chiunque non sia d’accordo con loro. Se li sfidi o offri loro un confronto, un reclamo o una critica, rispondono con un attacco personale in piena regola. Perciò, cosa fare? Hai tre alternative: 1. Rifugiarti nella paura. Molte persone scelgono questa strada perché non hanno sviluppato l’abilità di reagire con gentilezza.

Perciò, se sei una persona da “pace ad ogni costo”, essa può nascondere il prezzo nelle relazioni più importanti della tua vita. 2. Reagire con rabbia. La rabbia spesso è un segno evidente della tua insicurezza. È una spia luminosa che ti avverte quando stai per perdere qualcosa, spesso la stima di te stesso. Quando ci innervosiamo, spesso diventiamo sarcastici e attacchiamo l’autostima altrui. 3. Rispondere con gentilezza. “La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l’ira”. Questo è il tipo di risposta che richiede un buon equilibrio tra la propria opinione e il rispetto dell’opinione altrui. Richiede l’essere sensibile senza perdere le proprie convinzioni. A volte devi rimanere fermo nelle tue convinzioni. Ma altre volte dovrai rispondere a questa domanda: “La nostra relazione è più importante di ciò che sto cercando di dire?”

Sii gentile (2)

“ACCOGLIETE COLUI CHE È DEBOLE NELLA FEDE, MA NON PER SENTENZIARE SUI SUOI SCRUPOLI” ROMANI 14:1

Quando qualcuno ti turba o ti delude, Dio si aspetta che tu sia gentile con loro e non critico. La Bibbia dice, “Se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato” (Galati 6:1). Dirai: “Tentato come?” Tentato dal giudicare o dal dire “sono più santo di te”. “Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.” Invece di criticare le sue colpe, sei chiamato ad aiutarlo a rafforzare la sua fede. Ti predisponi all’attacco di satana quando inizi a giudicare gli altri. Qual è la tua reazione nei confronti delle persone che vivono nel caos?

Dici: “Te l’avevo detto” o “Potevo prevederlo” oppure “Ti sta bene” o “Come hai potuto essere così stupido?” Gesù non fa così! La Sua reazione nei confronti della donna colta in adulterio fu piena di compassione e sensibilità. La difese in pubblico e la ristabilì in privato. Fu gentile, non critico. Perché dovresti lavorare sul non essere critico? Perché è quello che Cristo ha fatto con te. “Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio” (Romani 15:7). Dio ne ha sopportate tante con te, vero? E se lo ha fatto con le tue debolezze, puoi sopportare anche tu i difetti degli altri. Quando sei tentato nel giudicare una persona, fai una pausa e ricorda quante volte Dio ti ha perdonato. Più riconosci la grazia di Dio per te, più gentile sarai tu con gli altri.

Sii gentile (1)

“LA VOSTRA MANSUETUDINE SIA NOTA A TUTTI GLI UOMINI” FILIPPESI 4:5

La parola greca usata per gentilezza significa “forza sotto controllo”. Come l’immagine di un selvaggio stallone che è stato domato. Questo non significa essere deboli e rammolliti. Le uniche due persone che nella Bibbia vengono definite gentili, Mosè e Gesù, erano entrambe forti. Gentilezza è trattenere le tue reazioni. È scegliere la risposta da dare alle persone piuttosto che semplicemente reagire. Nei i prossimi giorni, fai attenzione a cosa significa essere gentili. Quando qualcuno ti serve, sii premuroso e non esigente. Paolo scrive: “Cercando ciascuno non il proprio interesse, ma {anche} quello degli altri” (Filippesi 2:4). Come tratti i camerieri, i commessi, gli assistenti amministrativi, gli impiegati, i banchieri, i poliziotti, e gli altri che sono al servizio?

Sei rude? Sei distante, come se fossero solo “macchine”? Ci pensi che potrebbero aver avuto anche loro una giornata difficile, o pensi solo a te stesso? Il primo modo di sviluppare la gentilezza è provare a capire le persone come loro. E il primo posto dove dovresti essere gentile è a casa. La Bibbia dice che le mogli devono adornarsi di uno “spirito dolce e pacifico” (1 Pietro 3:4). Pietro sta semplicemente dicendo che la gentilezza può essere più attraente di qualsiasi vestito o gioiello che decidi di indossare. Ai mariti, la Bibbia dice: “Vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna” (v. 7). Se è nella tua indole essere insensibile e prepotente, dovrai lavorare sodo. La Scrittura dice che devi essere comprensivo, non esigente, verso le persone che ti servono e quelle con cui vivi.

Sii saggio, non dire niente!

“CHI FRENA LE SUE LABBRA È PRUDENTE” PROVERBI 10:19

Un nonno benestante andò dal suo medico per l’applicazione di un apparecchio acustico. Non solo l’apparecchio gli permetteva di sentire perfettamente, ma era anche nascosto così che nessuno lo potesse vedere. Quando ritornò per una visita di controllo, il medico disse: “La tua famiglia deve essere stata contenta di sapere che ora senti”. Il nonno disse: “In realtà non ho detto a nessuno di loro del mio apparecchio acustico. Semplicemente mi siedo e ascolto le loro conversazioni, e ho già cambiato il mio testamento tre volte!” La Bibbia dice: “Chi frena le sue labbra è prudente”. E non è solo una legge della parola, ma una legge della scienza. Le probabilità di mettere del cibo nella tua bocca crescono in base alle volte in cui la apri.

In altre parole, la possibilità di dire la cosa sbagliata cresce in base al numero di parole che dici. Lo scrittore dei Proverbi dice: “Hai mai visto un uomo precipitoso nel parlare? C’è più da sperare da uno stolto che da lui” (Proverbi 29:20). Un giorno un uomo entrò in un negozio di animali, dove vi era un pappagallo colorato seduto su un trespolo. L’uomo guardò l’uccello, e in tono presuntuoso chiese: “Ehi stupido, sai parlare?” e con suo grande stupore il pappagallo rispose: “Si, stupido, sai volare?”. Perché Dio parla così tanto a proposito delle offese verbali? Perché quando pecchi con la tua bocca, offendi Lui, colpisci gli altri, e fai male a te stesso.

Ricomincia e fai le cose per bene

“DIREMO ALLA GENERAZIONE FUTURA LE LODI DEL SIGNORE” SALMO 78:4

Un’eredità, buona o cattiva, è qualcosa che viene tramandata da una persona all’altra. Spero, col tempo, che Dio abbia guarito le tue ferite e tu sia riuscito ad andare avanti, ma cosa stai lasciando alle spalle? Le parole dure che hai detto probabilmente erano basate su ciò che è successo nella tua vita, ma ora puoi vedere tutto in modo chiaro. È meraviglioso quando dal risentimento verso qualcuno, passi ad un sentimento di perdono, ma hai tralasciato delle ferite non risanate? Giacomo scrive: “Ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira; perché l’ira dell’uomo non compie la giustizia di Dio” (Giacomo 1:19-20). Le tue parole possono recare un danno permanente, e questo dovrebbe preoccuparti. Paolo scrive: “Vigilando… che nessuno resti privo della grazia di Dio, che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati” (Ebrei 12:15).

Hai piantato dei semi di radici velenose nel cuore di qualcuno? Se possibile, devi fare ammenda chiedendo perdono e cercando di mettere le cose in chiaro con coloro che hai lasciato in una situazione per la quale ora ti senti diversamente. È umiliante, ma devi farlo perché non riuscirai a sentirti giusto davanti a Dio fino a che non sarai giusto davanti a coloro che Egli ama. Gesù disse: “Se dunque stai per offrire la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te… va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta” (Matteo 5: 23-24). Il Dottor Dale Turner scrive: “Ammettere i nostri sbagli e fare ammenda è la più alta forma di rispetto verso noi stessi… Uno sbaglio è
solamente un errore nel giudizio, ma aderirvi quando viene scoperto mostra debolezza di carattere”.

Il caso di Dio (4)

“SI SONO DATI A VANI RAGIONAMENTI E IL LORO CUORE PRIVO D’INTELLIGENZA SI È OTTENEBRATO” ROMANI 1:21

Contemplando il meraviglioso disegno del nostro universo, il fisico e premio Nobel, Arno Penzias, prova a spiegare così: “L’astronomia ci conduce ad un unico evento, l’universo… creato dal nulla, con un equilibrio molto delicato necessario per fornire le condizioni richieste per consentire la vita. In assenza di un incidente assurdamente improbabile, le osservazioni della scienza moderna sembrano suggerire un piano sottostante, si potrebbe dire, soprannaturale”. Il biologo dell’università di Harvard, Stephen Jay Gould, descrive gli umani come “un incidente glorioso” dell’evoluzione che necessitava di sessanta trilioni di eventi casuali. I cosmologi stimano che la terra abbia 4.55 miliardi di anni. Quindi, per compiere questi sessanta trilioni di eventi ci sarebbero voluti più di trentasei eventi al giorno per 4.55 miliardi di anni, solo per arrivare all’Homo sapiens.

Praticamente, ognuno di questi trentasei nuovi eventi avrebbero dovuto verificarsi nel posto giusto, al momento giusto, nella giusta sequenza. E questo non tiene conto del numero astronomico di “incidenti” necessari per formare le decine, forse centinaia di migliaia di singoli ecosistemi. Una persona l’ha messa in questo modo: “Ci sarebbero più probabilità di essere colpiti da un fulmine nel momento in cui vinci la lotteria durante lo schianto di un aereo colpito da una meteora”. Il Dottor Francis Collins, direttore del Progetto Genoma Umano, credente, descrive la natura come “un modo per dare un’occhiata nella mente di Dio” e osserva: “Tutta la verità è la verità di Dio, e quindi Dio difficilmente può essere minacciato dalle scoperte scientifiche”. Dio è reale, e quando cerchi il Suo aiuto, lo riceverai.