Vivi nel “qui e ora”

“QUESTO E’ IL GIORNO CHE IL SIGNORE CI HA PREPARATO; FESTEGGIAMO E RALLEGRIAMOCI IN ESSO” SALMI 118:24

Dio vuole che noi apprezziamo la stagione in cui ci troviamo; che viviamo nel presente. Alcune persone vivono solo per il futuro. “Sarò felice quando… ” Altre persone vivono nel passato. Salomone si rivolge a queste persone: “Non dire: “Come mai i giorni di prima erano migliori di questi”, poiché non è da saggi domandarsi questo” (Ecclesiaste 7:10). La rivista New Yorker una volta aveva una vignetta in cui due monaci in abiti e teste rasate erano seduti uno accanto all’altro, a gambe incrociate sul pavimento.

Il più giovane, con uno sguardo interrogativo sul viso, di fronte al più anziano, dice: “Non succede nulla dopo. Questo è tutto.” Questo è esattamente ciò che significa vivere per il “qui e ora.” Non viviamo aspettando che accada qualcos’altro, non siamo distratti da nulla attorno a noi, non stiamo cercando di fuggire mentalmente in un altro tempo. Siamo pienamente vivi perché stiamo vivendo nel presente! Dio potrebbe aver fatto grandi cose per te nel passato, e tu confidi che Lui farà grandi cose in futuro, ma la Sua presenza, la Sua potenza, la Sua bontà, il Suo favore, la Sua benedizione, e tutto ciò che Lui è, puoi sperimentarlo solo nel “qui e ora.”

Domanda: “Stai vivendo in un guscio per evitare di essere mangiato vivo dal dolore della vita? Ti proteggi ritirandoti più in profondità nel tuo guscio, essendo disponibile solo per ciò che è piacevole, prevedibile e sicuro?” “Questo è il giorno che il Signore ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso.” Vivi nel “qui e ora.”

Essere conformi significa essere creativi

“A ESSERE CONFORMI ALL’IMMAGINE DEL FIGLIO SUO” ROMANI 8:29

Da quando Dio è sia il nostra creatore che salvatore, noi siamo chiamati ad essere “conformi alla sua immagine” in entrambi i sensi. Quindi, per diventare più simili al creatore bisogna essere più creativi. Quando applichiamo la nostra immaginazione santificata per servire i suoi obiettivi, stiamo facendo quello che sa fare meglio e ama di più. E il nostro padre celeste ne è profondamente orgoglioso e si rallegra di questo. Proprio come noi festeggiamo la creatività nei nostri bambini, anche Dio celebra la creatività in noi.

Hai mai notato quanto spesso i salmi ci dicono di cantare un nuovo canto? Il comandamento creativo è ripetuto non meno di una dozzina di volte. Più scopri cose su Dio, più te ne innamori. E più te ne innamori, più hai bisogno di nuovi modi di esprimere il tuo amore. La maggior parte di noi non si classifica come un creativo, ma questo perchè abbiamo un concetto ristretto della creatività. Pensiamo che lo è chi fa un’opera d’arte, o una nuova invenzione, o una concezione imprenditoriale. Ma questa è solo una fetta magra.

La creatività non è puramente solo per artisti, inventori o imprenditori; è vitale per ogni aspetto della vita. Nel significato più pieno, la creatività è qualsiasi uso dell’immaginazione. Si, in passato potremmo aver usato la nostra immaginazione per lo scopo sbagliato. Ma nella nuova nascita, la tua immaginazione è redenta in modo tale che possa essere usata per glorificare Dio. Se Dio è infinitamente creativo e noi non siamo solo creati a sua immagine, ma chiamati a essere conformi alla sua immagine, allora la creatività non è un optional. È una dimensione di maturità spirituale.

Sii paziente, Dio è al lavoro

“SPERA NEL SIGNORE E SEGUI LA SUA VIA” SALMO 37:34

Quando le cose non succedono così velocemente come vorremmo, diventiamo ansiosi, frustrati, irritabili e negativi. E se sei quel tipo di persona, potresti correre avanti a Dio e metterti nei guai. “I passi dell’onesto sono guidati dal Signore; egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23). Pensaci: se stai seguendo il Signore, non puoi andare più veloce di Colui che ti sta guidando. Perciò, fai semplicemente il passo successivo confidando che Lui risolverà le cose per te. Dio conosce ciò che tu non conosci. Nel migliore dei casi, stai lavorando con conoscenze limitate.

Credi che i tuoi passi siano “diretti dal Signore?” Credi che Egli abbia un piano per la tua vita? Credi che Egli ha cura di te e ha a cuore i tuoi interessi? Se la risposta è sì, rimani saldo su questa Scrittura: “Non siate impazienti che il Signore agisca! Continuate a percorrere con costanza il suo cammino e a tempo debito vi onorerà con ogni benedizione” (Salmo 37:34). Dio sa quello che sta facendo. Egli agisce in accordo al suo piano, non il nostro. Quando Dio ti “onorerà con ogni benedizione?” Risposta: “nella dovuta stagione.”

L’impazienza è segno di due cose: 1. Immaturità. I bambini piangono finché non li prendi in braccio, e i bambini non vogliono aspettare. Ma un genitore saggio sa che spesso il bambino non è pronto per affrontare ciò che richiede. 2. Dubbio e incredulità. “Avete bisogno di costanza, affin- ché fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso” (Ebrei 10:36).

Vivere la Parola viva

“HO PIÙ SAGGEZZA… PERCHÉ HO OSSERVATO I TUOI PRECETTI” SALMO 119:100

L’espositore biblico, Eugene Peterson, autore di The Message, afferma: “Le parole stampate sulle pagine della mia Bibbia danno testimonianza della rivelazione attiva e vivente del Dio della creazione e della salvezza, il Dio di amore che diventa la Parola fatta carne in Gesù, ed è meglio non dimenticarlo. Se nella mia lettura biblica perdo il contatto con questa vivacità, se fallissi nell’ascoltare Gesù vivente, nel sottomettermi alla Sua sovranità e nel rispondere al Suo amore, diventerei arrogante nel mio sapere e impersonale nel mio comportamento. Un’enorme quantità di danni viene fatta in nome della vita cristiana da una cattiva lettura della Bibbia.

Caveat lector, “che il lettore stia attento.”” Non è abbastanza leggere quotidianamente la Parola di Dio, devi mettere in pratica i suoi principi. Il salmista scrive: “Oh, quanto amo la tua legge! È la mia meditazione di tutto il giorno. I tuoi comandamenti mi rendono più saggio dei miei nemici… ho più conoscenza di tutti i miei maestri, perché le tue testimonianze sono la mia meditazione. Ho più saggezza dei vecchi, perché ho osservato i tuoi precetti. Ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola.

Non mi sono allontanato dai tuoi giudizi, perché tu mi hai istruito. Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato! Sono più dolci del miele alla mia bocca. Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; perciò, detesto ogni doppiezza. La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119: 97-105). La Bibbia diventa parola vivente, quando tu decidi di vivere in accordo ai suoi principi e precetti ogni giorno.

Prenditi del tempo per contemplare e adorare

“DIO VIDE TUTTO QUELLO CHE AVEVA FATTO, ED ECCO, ERA MOLTO BUONO” GENESI 1:31

La prima reazione registrata nella Scrittura è la reazione di Dio alla Sua stessa creazione. Alla fine di ogni giorno faceva un passo indietro per guardare ciò che aveva fatto e diceva: “è buono.” Poi al sesto giorno, quando la creazione era completa, disse: “è molto buono.” Ecco perché ci sentiamo così spirituali quando contempliamo un tramonto sull’oceano o la cima di una montagna. Thomas Carlyle disse: “L’adorazione è contemplazione trascendente. La meraviglia davanti a ciò che non ha limiti o misura; questa è adorazione.”

È rimanere stupiti del Creatore e della Sua Creazione. È tradurre la bellezza della creazione in adorazione al Creatore. È ringraziare Dio per le splendide albe e le stelle luminose e unici fiocchi di neve. È dare credito al Creatore. Il salmista lo spiega così: “I cieli raccontano la gloria di Dio” (Salmo 19:1). Gli U2, gruppo musicale, colsero la stessa cosa nella loro canzone “Beautiful Day.” Questa meraviglia è un atto di adorazione.

Un pastore scrive: “L’alba è così coerente che la diamo per scontato, ma certe cose sono così miracolose come la danza celestiale che si svolge ogni giorno. La Terra ruota sul suo asse a una velocità di 1.000 miglia orarie. E mentre ruota di 360 gradi sul suo asse ogni ventiquattro ore, sfreccia nello spazio all’inimmaginabile velocità di 67.000 miglia orarie. Forse non avete grandi progetti per oggi, ma percorrerete 1,6 milioni di chilometri nel vostro giro annuale intorno al Sole. Un bel traguardo!” Perciò, prenditi del tempo per contemplare e adorare Dio.

Essere discepolo di Gesù

“AD ANTIOCHIA, PER LA PRIMA VOLTA, I DISCEPOLI FURONO CHIAMATI CRISTIANI” ATTI 11:26

Lo sapevi che la parola “discepolo” è presente per 269 volte nel Nuovo Testamento, invece la parola “cristiano” solo tre volte? La parola “cristiano” fu introdotta per la prima volta per descrivere chi erano, discepoli di Gesù Cristo! Dallas Willard usa l’immagine dell’automobile: “Il discepolo di Gesù non è il modello deluxe o heavy-duty del cristiano, particolarmente imbottito, strutturato, snellito e potenziato per la corsia di sorpasso sulla retta via. Si trova sulle pagine del Nuovo Testamento come trasporto di base nel Regno di Dio.”

Diventare un cristiano è il lavoro di un mo- mento; accade quando riponi la tua fiducia in Cristo. Ma diventare discepolo è il lavoro di una vita; ti chiama a negare te tesso e dire di sì alla volontà di Dio ogni giorno della tua vita. Cosa significa essere un discepolo di Gesù? Tre cose: 1. Ascoltarlo e imparare. Ti chiama a leggere, studiare, memorizzare, verbalizzare e applicare le verità imparate dalla Scrittura nella tua vita ogni giorno.

2. Seguirlo ovunque ti guidi. Potrebbe richiedere di cambiare i tuoi piani, rinunciare ad alcune relazioni, e dargli accesso a cose che vorresti tenere per te. 3. Essergli devoto. Un giorno Gesù disse a Pietro: “Mi ami più di questi?” (Giovanni 21:15). Nota la parola “più.” Essere discepolo significa amare Gesù più di chiunque altro e di qualsiasi altra cosa. E questa è la vita più piena e gratificante che tu possa vivere.

Essere di impatto

“CORRIAMO CON PERSEVERANZA LA GARA CHE CI È PROPOSTA, FISSANDO LO SGUARDO SU GESU'” EBREI 12:1-2

Uomini e donne che hanno avuto il più grande impatto sul mondo sono coloro totalmente focalizzati sulla loro visione. John Wesley, il fondatore della chiesa metodista, una volta disse: “Se avessi trecento uomini che non temono altro che Dio, non odiano altro che il peccato e siano decisi a conoscere nessun altro uomo se non Gesù Cri- sto e la croce, metterei il mondo in fiamme”. Ecco il motto di Jonathan Edwards, il cui ministero accese il grande risveglio in America: “Decisione numero uno: vivere per Dio.

Decisione numero due: se nessun altro lo fa, lo farò io”. C.T Studd, uno dei più grandi atleti d’Inghilterra, sconvolse il mondo quando decise di mollare la fama e la fortuna e diventare missionario in Cina. “Se Gesù Cristo essendo Dio, morì per me, nessun sacrificio potrebbe essere troppo grande per me da fare per Lui” spiegò. Il missionario Jim Elliot, che morì martire in Sud America, disse: “Non è uno sciocco chi dà ciò che non può tenere per ottenere ciò che non può perdere”.

Il giorno in cui sei nato, Dio aveva già una pista dove farti correre. Ma per vincere, devi sbarazzarti di 1. qualsiasi cosa che ti porta giù e 2. tutto ciò che ti fa inciampare. “Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù” (vv.1-2)

Sei stanco di vivere nella sconfitta?

“VOI SIETE GIÀ PURI A CAUSA DELLA PAROLA CHE VI HO ANNUNCIATA” GIOVANNI 15:3

La Parola di Dio è come una prescrizione medica. Non devi capire come la medicina funziona, devi solo prenderla con fiducia. Qualcosa di meraviglioso succede quando ti cibi regolarmente della Parola di Dio. La tentazione comincia a perdere potere e la forza per superarla inizia a rimpiazzarla. Ogni volta che la Scrittura si apre e diventa reale per te, il tuo desiderio per la Parola di Dio aumenta. Ma ciò significa leggere la tua Bibbia anche quando non te la senti, o pensi di non avere tempo, o senti che non possa darti niente di più.

La Bibbia afferma: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola… essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata” (Isaia 50:10-11). Non devi avere determinate sensazioni per sapere che la Parola di Dio sta operando in te.

Infatti, leggere la Bibbia ti preserverà dal pecca- re, e il peccato ti allontana dalla lettura del- la Bibbia. Dopo la vicenda con Bathsheba, Davide scrisse: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te” (Salmo 119:11). Gesù disse: “Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata”. Sei stanco di vivere nella sconfitta? Immergi ogni giorno la tua mente nella Parola di Dio. Lasciala fluire in te fino a che ogni retaggio di peccato e carnalità viene lavato via.

Dio conosce ciò che è meglio per te

“CI SONO MOLTI DISEGNI NEL CUORE DELL’UOMO, MA IL PIANO DEL SIGNORE E’ QUELLO CHE SUSSISTE” PROVERBI 19:21

Dicono: “Il diavolo è nei dettagli”. Ma per un figlio redento di Dio, Egli è nei dettagli! Quando metti il tuo cuore in qualcosa e non succede niente, è umano sperimentare disappunto. In quei momenti, ecco cosa hai bisogno di ricordare: 1. Nel migliore dei casi, lavori sempre con informazioni limitate. Potresti conoscere il risultato finale che desideri, ma Dio conosce ciò che è meglio per te, ed Egli pianifica di conseguenza. “Io sono Dio… io annuncio la fine sin dal principio… io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà” (Isaia 46:9-10).

2. Tentare di operare fuori dalla volontà di Dio è come provare a scavare una strada in un muro con una forchetta. Invece di scavare per uscire da una prigione, scavi per entrarci quando pretendi di ottenere ciò che Uomini e donne che hanno avuto il più grande impatto sul mondo sono coloro totalmente focalizzati sulla loro visione. John Wesley, il fondatore della chiesa metodista, una volta disse: “Se avessi trecento uomini che non temono altro che Dio, non odiano altro che il peccato e siano decisi a conoscere nessun altro uomo se non Gesù Cristo e la croce, metterei il mondo in fiamme”.

Ecco il motto di Jonathan Edwards, il cui ministero accese il grande risveglio in America: “Decisione numero uno: vivere per Dio. Decisione numero due: se nessun altro lo fa, lo farò io”. C.T Studd, uno dei più grandi atleti d’Inghilterra, sconvolse il mondo quando decise di mollare la fama e vuoi. Davvero vuoi portare avanti un piano che Dio non ti ha ordinato? Vuoi dipendere da Lui e sapere ciò che è meglio per te? “Il SIGNORE degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo? La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?” (Isaia 14:27).

È meglio sentirsi temporaneamente delusi che ritrovarsi con qualcosa che non riesci a gestire. La storia di Israele è questa: “Li riscattò dalla mano del nemico… allora credettero alle sue parole, e cantarono la sua lode. Ben presto però dimenticarono le sue opere; non aspettarono fiduciosi l’adempimento del suo piano… nel deserto… tentarono Dio. Ed egli diede loro quanto chiedevano, ma provocò in loro un morbo consumante” (Salmo 106:10, 12-15). Confida in Dio, ed Egli ti darà ciò che è meglio per te.

Scegliere una guida

“LASCIATELI; SONO CIECHI, GUIDE DI CIECHI” MATTEO 15:14

Ci sono tanti buoni leader in giro, non aver paura di seguirli. Ma che dire delle “guide cieche” di cui parla Gesù? Ecco alcuni segnali che ti aiuteranno a identificarle ed evitarle: 1. Inflessibilità. I veri leader possiedono uno spirito d’insegnamento e un cuore da servitori. Si rallegrano della tua crescita e non si sentono minacciate dal tuo sviluppo. Non provano a “tenerti nel nido” quando è evidente che sei pronto a volare. 2. Elitarismo. Esci dal concetto “da soli è meglio”. Quando qualcuno non condivide e non si riconosce con gli altri membri della famiglia redenta di Dio, qualcosa non va. La parola esclusivo spesso è un altro modo per dire paranoico.

3. Scroccare soldi. Ecco lo standard di Dio per la leadership: “Pascete il gregge di Dio… non per vile guadagno, ma di buon animo” (1 Pietro 5:2). La Bibbia afferma anche che delle buone guide sono “Degne di doppio onore” (1 Timoteo 5:17), cioè due volte tanto. Ma attenzione a chi ti insegna a seminare il tuo seme solo nel suo terreno e in quello di nessun altro. 4. Responsabilità. Fai attenzione agli intoccabili “io-sono-l’unto-di-Dio”.

Non importa quanto siamo dotati, tutti noi possediamo dei punti ciechi e abbiamo bisogno di confronto e consiglio ogni tanto. Salomone disse: “Guai a chi è solo e cade senz’avere un altro che lo rialzi!” (Ecclesiaste 4:10). Ecco cosa disse Gesù riguardo ai leader religiosi dei Suoi tempi: “Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata. Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso” (Matteo 15:13-14). Quando scegli una guida, non hai bisogno di una “prima donna”, hai bisogno di qualcuno con uno spirito da servitore.