“Avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli” Efesini 6:5
Nella Bibbia Dio ci ordina di amarci l’un l’altro. E’ interessante però notare che non ordina di piacerci l’un con l’altro. E’ molto positivo questo, perché possiamo amare qualcuno anche se non ci piace tutto di quella persona. Paolo scrive: “Siamo opera sua” (Efesini 2:10). Questa espressione viene dal greco poièma, da cui deriva anche la parola poesia. La poesia è un’attività diversificata e creativa, assume molte espressioni diverse. Ecco perché nella Bibbia vediamo come Dio lavora in modi diversi attraverso persone diverse (cfr. 1 Corinzi 12:6). Egli usa ogni tipo di persona, compresi coloro che non ci piacciono o con i quali non vorremmo collaborare. “A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune” (1 Corinzi 12:7). Sta a noi scoprirlo e farlo crescere.
Dio ha dato questi doni “per il perfezionamento dei santi, in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del Corpo di Cristo” (Efesini 4:12). Il termine “perfezionare” qui usato ha, nella sua radice greca, una connotazione medica: descrive il processo di riduzione di una frattura ossea in vista della guarigione. Fermati un istante e guardati intorno. Hai mai visto tanti cuori spezzati, famiglie separate, sogni infranti e vite distrutte? E se noi, che ci dichiariamo figli di Dio, facciamo bene la nostra parte, essi troveranno aiuto e guarigione. Dio ci usa per venire incontro gli uni agli altri, per amarci a vicenda, onorarci e portare i pesi gli uni degli altri. Se ci pensi, la chiesa è il centro di cura per ogni cosa che ci addolora. Con questo bene a mente, ti sarà più semplice amare e andare d’accordo con persone che non necessariamente ti piacciono.