“NON CI SARÀ PIÙ LA MORTE, NÉ GRIDO, NÉ DOLORE” APOCALISSE 21:4
A volte descriviamo la morte come “passare il Giordano.” Questo perché il fiume Giordano scorre nel Mar Morto. La storia narra di un’anziana signora cristiana che stava morendo. Per la maggior parte della sua vita, la malattia l’aveva confinata a letto o su una sedia a rotelle. La famiglia si era riunita per dirle addio. Tenendole la mano, uno dei nipoti chiese, “Hai paura di morire?” Con lacrime di gioia lei rispose, “No, non ho paura di morire perché mio padre possiede la terra di entrambi i lati del fiume.” Che risposta! In cielo non ci sarà malattia, o depressione, o dolore, o solitudine, o paura, o afflizione, o ogni altra cosa che rende la vita sulla terra difficile. La parola di Dio dice, “Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali” (Malachia 4:2). Isaia scrive: “I riscattati dal Signore torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; una gioia eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia; il dolore e il gemito scompariranno” (Isaia 35:10). Quando perdiamo un nostro caro, la domanda emerge, “Lo vedrò in cielo; lo riconoscerò?” Si! In cielo saprai di più di quello che conosci sulla terra. Paolo risponde, “Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto” (1 Corinzi 13:12). Il cielo sarà la più grande riunione di famiglia di tutti i tempi. Ed ecco la parte più bella di tutte: noi non saremo mai più separati. | |