“AVENDO AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMÒ SINO ALLA FINE.” GIOVANNI 13:1
Noi gestiamo i problemi delle nostre relazioni in uno di questi tre modi: fuggire, combattere o perdonare. Qualcuno sceglie di fuggire. Lasciano la relazione e ricominciano altrove, an- che se sono frequentemente sorpresi dal fatto che la stessa condizione riemerge dall’altro lato della staccionata. Altri combattono. Come risultato, le loro relazioni diventano delle zone di guerra, e lo stress diventa uno stile di vita. Se sei saggio, sceglierai la via di Cristo: “Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.” Gesù conosceva la sensazione di sentirsi bloccato con qualcuno. Per oltre tre anni, camminò con lo stesso gruppo. Egli vide le stesse dodici facce intorno al tavolo. Come ha fatto a rimanere tanto dedito ai suoi discepoli? Fu difficile per Gesù amare Pietro, sapendo che un giorno lo avrebbe rinnegato? O fidarsi di Tommaso, sapendo che avrebbe dubitato della sua risurrezione? Come fece Gesù a resistere all’impulso di reclutare un nuovo gruppo di discepoli? Giovanni voleva pestare un nemico, e Pietro tagliò l’orecchio di un altro. Solo pochi giorni prima della morte di Gesù, i suoi discepoli discutevano anima- tamente su chi di loro fosse il migliore! Come ha potuto Gesù amare persone così difficili da amare? Ecco la risposta: Gesù non li misurava dal loro aspetto, quoziente intellettivo, talento, proprietà o personalità; no, egli li misurava dal loro potenziale. E in conclusione, essi cambia- rono e vissero all’altezza delle sue aspettati- ve. Non in ogni cosa e sempre; ma quando lo fecero, Egli li perdonò e insegnò loro che l’amore è un impegno che prendiamo prima verso noi stessi e poi verso gli altri. | |