“SAPPIATE QUESTO, FRATELLI MIEI CARISSIMI: CHE OGNI UOMO SIA PRONTO AD ASCOLTARE, LENTO A PARLARE.” GIACOMO 1:19
Per avere una buona relazione con qualcuno, è necessaria una buona comunicazione. E una buona comunicazione si basa su due cose: parlare e ascoltare. Fermati a considerare l’ultimo conflitto e prova a identificare il comportamento e l’atteggiamento che possono avere contribuito alla lite. Paura. Insicurezza. Gelosia. Cocciutaggine. Arroganza. Avidità. Peccato. Ribellione. Aspettative inattese o deluse. Aspettative irreali. Ruoli e responsabilità indefiniti. Differenza di vedute, convinzioni e criteri. Desideri competitivi. Sistemi e procedure inefficaci. Lotta di potere. Obiettivi e scopi conflittuali. Barriere tra confini (espliciti e non). Penuria o inadeguatezza di risorse (tempo, denaro, spa- zio). Barriere linguistiche. Mancanza di informazioni. Mancanza di comprensione dei bisogni dell’altro. Scarsa abilità di rapportarsi agli altri. Giacomo scrisse: “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare” (Giacomo 1:19).
Questo verso della Bibbia è fondamentale per una buona comunicazione. Ascoltando, creiamo un’atmosfera in cui l’interlocutore si sente compreso e nella quale si dà credito ai suoi sentimenti e alle sue vedute. A questo punto si è già a metà della battaglia per ricomporre la lite. E l’ascolto non è passivo! Esso anzi richiede un notevole sforzo per discernere ciò che è espresso e ciò che non lo è. Ma c’è una buona notizia! Se ti metti d’impegno, Dio ti aiuterà a diventare un ascoltatore migliore! Isaia scrisse: “Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco. Egli risveglia, ogni mattina, il mio orecchio, perché io ascolti, come ascoltano i discepoli” (Isaia 50:4). Nota le parole “lingua” e “orecchio”; chiedi a Dio che ti aiuti con entrambi.