“PORTATE I PESI GLI UNI DEGLI ALTRI” GALATI 6:2
Dio ha creato i nostri corpi fisici con sistemi interni che si supportano a vicenda. Ed è lo stesso nelle nostre relazioni. Tutti hanno bisogno di un sistema di supporto. A volte quando qualcuno ci delude, diciamo: “D’ora in poi ci siamo solo io e Dio!”. Questo è un grande errore! È la pecora che si allontana dal gregge che viene mangiata dal lupo. Satana ti allontana per distruggerti. “Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto” (Ecclesiaste 4:12). Studi mostrano che le persone che hanno più supporto sociale vivono più a lungo, si ristabiliscono prima da una malattia e trovano la vita più significativa. Il supporto ci dà un senso di connessione e accettazione, che sono il centro dei bisogni umani.
Ti procura un’arena dove puoi essere vulnerabile; un posto in cui puoi permetterti di affermare: “Non lo so”, “Aiutami”, “Abbracciami”. Questo è il supporto che intende Dio. E se non lo trovi nella tua famiglia, cercalo nella famiglia di Dio. Un’altra cosa: non dimenticarti di esprimere il tuo apprezzamento a coloro che ti supportano, anche con segni di gratitudine che dicano, “Sono grato per il tuo aiuto.” Il supporto non è una strada a senso unico: “Portate i pesi gli uni degli altri.” Non essere così assorbito dai tuoi problemi da dimenticare che anche gli altri ne hanno. Trova il tempo di chiedere agli altri che cosa li preoccupa. A nessuno piacciono le persone che prendono e basta. È nel dare-e-ricevere del mutuo supporto che cresciamo e onoriamo le potenzialità che Dio ci ha dato.