“SE IL SIGNORE NON COSTRUISCE LA CASA, INVANO SI AFFATICANO I COSTRUTTORI” SALMO 127:1
Devi essere disposto a perdonare l’altra persona. Amare ti rende vulnerabile. Quando dai a qualcuno il tuo cuore, questi può spezzarlo. Uno sconosciuto o un conoscente occasionale potrebbe dirti qualcosa che scivola via come acqua sulle piume di un’anatra. Se però il tuo coniuge ti dice la stessa cosa, può suscitare sentimenti di rabbia e risentimento. Nessuno resta sposato con un altro senza che il perdono sia coinvolto. Pensaci: il tuo rapporto con Dio implica il bisogno di perdono, il chiedere e il ricevere il Suo perdono. Nel “Padre Nostro”, Gesù ci ha insegnato a dire: “Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori”. Poi spie- gò: “Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi” (Matteo 6:12, 14). La parola “colpe” significa semplicemente “andare dove non hai il diritto di andare.” E lo facciamo a vicenda nel matrimonio La familiarità genera disprezzo. Quando ti senti continuamente dato per scontato dal tuo coniuge, ciò può accumularsi ed esplodere in un litigio. La colpa include l’infedeltà, tra le altre cose. Se non pratichi il perdono nelle piccole cose, diventa molto più difficile offrire e ricevere la grazia durante i momenti di crisi. L’arte del perdono richiede di lasciar perdere perfezione e prestazioni, per afferrare saldamente grazia e gratitudine. Quando la Bibbia afferma che un uomo deve lasciare suo padre e sua madre (inclusa la sua cultura, la sua formazione e la lingua familiare) ed essere unito a sua moglie (sviluppando una nuova cultura, background e linguaggio familiare), iniziano a legarsi e a diventare uno (cfr. Matteo 19:5). Ma questo legame richiede molto tempo e lavoro. Richiede anche concentrarsi su ciò che c’è di buono nel tuo coniuge e perdonare il resto. | |