“VOGLIO MISERICORDIA E NON SACRIFICIO; POICHÉ IO NON SONO VENUTO A CHIAMARE DEI GIUSTI, MA DEI PECCATORI” MATTEO 9:13
L’autrice Nicole Unice scrive che tra le diffidenze che le persone nutrono verso i cristiani vi sono: “Loro mi giudicano. Sono migliori di me. Non mi approverebbero. Io non sono adatto alla loro religione. Sono sempre seri e non si divertono.” Gesù frequentava abbastanza feste perché i farisei lo accusassero di essere un ubriacone. Faceva amicizia con donne di cattiva reputazione. Ha interagito con le persone in modo da poter far conoscere loro il Padre. Ha sfondato gli stereotipi e ha mostrato Dio per quello che è, un Dio che può avvicinarsi all’uomo, che è misericordioso e pieno di grazia. Le persone più sconvolte… furono quelle che preferivano … le regole della religione… Il concetto di una vita libera e gioiosa con Gesù può sembrare scontato te. Ma è quello che pensano i tuoi vicini? Ci si sente a proprio agio con le persone che credono e pensano come noi, come quando si indossano i pantaloni della tuta per uscire. La comunione tra i credenti è un dono meraviglioso. Ma se vogliamo veramente seguire l’esempio di Gesù, dobbiamo cercare opportunità per coinvolgere coloro che ci circondano. Gesù va ancora ol- tre dicendo: “Chi ha bisogno di un medico: il sano o il malato? “Voglio misericordia e non sacrificio”; ‘Sono qui per invitare gli estranei, non chi mi conosce già.” Come puoi condividere il vangelo se tutti i tuoi amici sono cristiani? Alcuni di noi sono diventati così separati e scollegati che non hanno alcuna interazione significativa con i non credenti. Più il tempo passa e più ci isoliamo e rimaniamo nella nostra zona di comfort, fino a perdere del tutto i contatti con le persone che Gesù è venuto a salvare. Paolo scrive: “Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvare ad ogni modo alcuni” (1 Corinzi 29:2). Questo si chiama “pensare fuori dagli schemi della religione.” |