“IO RICONOSCO CHE TU PUOI TUTTO” GIOBBE 42:2
Giobbe perse la ricchezza, la salute e i figli. Il libro che ha scritto è una conversazione tra lui e Dio. All’inizio, Giobbe dice: “State at- tenti alle repliche delle mie labbra” (Giobbe 13:6). Giobbe si sta chiedendo: “Perché mi è successo tutto questo”? In questo momento è totalmente concentrato su sé stesso. Ma a metà del libro, si nota un approccio diverso che nasce dalla maturità spirituale acquisita da Giobbe. Invece di ragionare, decide di appoggiarsi sulla Parola di Dio: “Ma la via che io percorro egli la conosce; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro. Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla via senza deviare; non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca” (Giob- be 23:10-12). Con l’ultimo capitolo, Giobbe ha deciso di fidarsi completamente di Dio: “Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno… Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora l’occhio mio ti ha visto” (Giobbe 42:2,5). Giobbe è finalmente arrivato al punto in cui può dire: “Mi fido di Dio; Non c’è bisogno di preoccuparsi!” Dopo nove mesi di preoccupazioni, domande e ragionamenti, decide che non ha bisogno di risposte a tutte le sue domande, ha solo bisogno di sapere che Dio si prende cura di lui. E la sua storia si conclude con queste parole: “Il Signore lo ristabilì nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto” (v. 10). Ecco, questi sono i passaggi per vincere le tue preoccupazioni! | |