“Celebrate con me il Signore, esaltiamo il suo nome tutti insieme” Salmo 34:3
Nota due cose riguardo alla Preghiera del Signore, il Padre Nostro (cfr. Matteo 6:9-13). Inizia con le parole “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo Nome” e si conclude dicendo “Tuo il Regno, la Potenza e la Gloria, nei secoli dei secoli, Amen”. Dio vuole che inizi e finisci la tua preghiera pensando a Lui. Perché? Perché ti fa due volte più bene concentrarti su Dio che concentrarti su chiunque altro o su qualsiasi altra cosa! Quando celebri un oggetto, lo ingrandisci così da poterlo vedere e capire meglio. Quando celebriamo Dio, facciamo la stessa cosa. Allarghiamo la conoscenza che abbiamo di Lui, così da comprenderLo meglio.
E’ quello che succede quando Lo lodiamo: spostiamo la concentrazione da noi stessi a Dio. Poniamo enfasi su di Lui. In “The Message”, Eugene Peterson parafrasa le parole finali della Preghiera del Signore così: “Sei tu a comandare! Puoi fare tutto quello che vuoi! Risplendi di bellezza! Sì. Sì. Sì”. Potrebbe essere più chiaro di così? Dio è al comando! Parlando di Gesù Cristo, Peterson parafrasa le Parole di Paolo in questo modo: “Dio lo resuscitò dalla morte e lo mise sul trono nei cieli altissimi, a capo dell’andamento dell’universo, tutto, dalle galassie ai governi, nessun nome e nessuna potenza è esente dal suo dominio. E non solo nei tempi presenti, ma per sempre. Egli ha potere su tutto, su tutto ha l’ultima parola. Al centro di tutto questo, Cristo regna” (Efesini 1:20-23). Quindi, quando celebri il Signore, stai dicendo: “Non solo domini l’universo, ma regni anche nel mio cuore!”