“SE NON VEDO… IO NON CREDERÒ” GIOVANNI 20:25
Scrive Giovanni: “Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli altri discepoli, dunque, gli dissero: “Abbiamo visto il Signore!” Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito e se non metto la mia mano sul suo costato, io non crederò.” Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse e si presentò in mezzo … Poi disse a Tommaso: “Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila sul mio costato; e non essere incredulo, ma credente.” Tommaso gli rispose: “Signore mio e Dio mio” (Giovanni 20:24-28). Gesù ha chiamato ad essere suo discepolo un uomo scettico. E quando Tommaso ha dubitato, Gesù non lo ha condannato né respinto. Al contrario, è apparso di nuovo proprio per risolvere i dubbi di Tommaso ed edificare la sua fede. Elisabeth Elliott (1926- 2015, Missionaria, autrice e relatrice belga, dedita all’annuncio della salvezza per grazia N.d.T.) ha scritto: “La vera fede entra in azione solo quando non ci sono più risposte.” Dio dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri” (Isaia 55:8). La verità è che Dio non pensa nel modo in cui pensiamo noi; Egli vede il quadro generale, e si muove verso un finale ben preciso. Gesù ha detto: “Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata” (Giovanni 16:12). Dunque, quando ti trovi a dubitare, prega: “Signore, non è semplice credere quando sono ferito e confuso, e Tu resti in silenzio. Come Tommaso, voglio delle prove che tu mi ami. Aiutami a guardare oltre il mio desiderio di pace e consolazione, oltre i miei dubbi e le domande senza risposta e ad aggrapparmi alla veri- tà del Tuo amore sicuro e alla Tua grazia. Amen.” |