“PER FEDE ABRAMO, QUANDO FU MESSO ALLA PROVA, OFFRì ISACCO” EBREI 11:17
In Genesi 12, Dio disse ad Abramo di lasciare il suo paese, la sua famiglia e la sua sicurezza. Quando Abramo rispose di sì a Dio, intraprese un percorso inesplorato verso un destino sconosciuto, basandosi sulla forza di una promessa. Senza nessuna esitazione il settantacinquenne patriarca “partì, come il Signore gli aveva detto” (Genesi 12:4). Ora andiamo avanti di venticinque anni, Isacco è nato; è il figlio del miracolo che avrebbe adempiuto la promessa di Dio secondo cui, attraverso i discendenti di Abramo, “tutte le nazioni della terra saranno benedette… perché Abramo ubbidì alla mia voce” (Genesi 26:4-5). Poi Dio gli fece una richiesta straziante: “Prendi ora tuo figlio, colui che ami, Isacco, va’ nel paese di Moria e offrilo là in olocausto” (Genesi 22:2).
E in obbedienza alla parola di Dio, “Abramo si alzò la mattina di buon ora e prese con sé suo figlio Isacco” (Genesi 22:3). La benedizione promessa da Dio dipendeva dalla disposizione di Abramo a lasciare andare ciò che egli amava di più. Tenersi stretto Isacco sarebbe stato naturale e comprensibile, ma avrebbe precluso la benedizione promessa. Quindi, che cosa stai tenendo stretto che ostacola la benedizione di Dio nella tua vita? Si tratta di figli, amicizie, reputazione, potere, possedimenti, comodità, abitudini? La disponibilità di Abramo di sacrificare Isacco fu un supremo atto di fede. “Per fede Abramo, quando fu messo alla prova, offrì Isacco,” Come riuscì a farlo? “Abramo era persuaso che Dio è potente da risuscitare anche i morti” (Ebrei 11:19). Abramo credette che con Dio lasciare andare non significa mai perdere qualcosa, ma ottenerne una migliore. Sarà lo stesso anche per te!