“Anzi, ritengo che ogni cosa sia un danno, di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù” Filippesi 3:8
Il segreto per sopravvivere in tempi difficili non risiede in ciò che tu conosci ma in chi tu conosci. “In questo momento ho più problemi di Giobbe”. Quando il mondo di Giobbe crollò, lui disse: “Ma la via che io batto egli la conosce; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro. Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare; non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca” (Giobbe 23:10-12). Nemmeno la vita di Paolo fu una passeggiata: “In pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali…degli stranieri, in pericolo nelle città…nei deserti… sul mare e in pericolo tra falsi fratelli.
In fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete e spesse volte nei digiuni; nel freddo e nella nudità. Oltre a tutto questo sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese” (2 Corinti 11:26-28). Leggere quella lista ci fa fare la domanda, “Come ha fatto?” Paolo conosceva il segreto per sopravvivere in tempi difficili. Qual era? Ha permesso ai suoi problemi di avvicinarlo al Signore: “Perciò, molto volentieri, mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amore di Cristo. Perché quando sono debole, allora sono forte” (2 Corinti 12:9-10). Vuoi ciò che Giobbe e Paolo avevano? Allora avvicinati al Signore: questo è il segreto!