“Vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” Luca 2:10
Per molti il Natale è fonte di timori invece che di gioia. L’autore John Walker scrive: “Sono seduto al tavolo di un fast food e osservo una ragazzina celebrare un Natale anticipato con la mamma. I regali sono sparpagliati sul tavolo e lei dice soltanto, “Mi manchi mamma”. “Anche tu mi manchi, piccola mia”, risponde la madre. Da oltre lo schienale della panca, una donna le osserva con discrezione, ma attenta. Il mio istinto da giornalista ricostruisce l’immagine all’istante. La donna che osserva è un’assistente sociale che supervisiona la visita programmata tra una madre e sua figlia, che fanno del loro meglio per celebrare il Natale.
Pochi minuti più tardi, le raggiungono i genitori affidatari per riportare la bimba a casa. La madre esce dal locale in solitudine. C’è un lato oscuro del Natale che raramente riconosciamo. Abbiamo creato questa fantasia che di rado coincide con la realtà, persino nelle famiglie migliori…
molte memorie natalizie sono ricordi di tensione, non di lucine e decorazioni… queste festività sono solo un’altra scusa per mamma di ubriacarsi, o per il babbo di stare in compagnia con la nuova famiglia che si è formato… oppure, un ulteriore ricordo che chi amiamo è lontano o forse non tornerà mai… il tasso di suicidi è particolarmente alto in dicembre… la depressione diffusa come le note di “Joy To The World”… più persone di quanto possiamo immaginare a Natale soffrono. Per coloro che non sanno più che farsene della superficiale speranza…
Natalizia, c’è una buona notizia: Dio è con noi. Gesù venne nel mondo per portare “la buona notizia… che tutto il popolo avrà”. La Sua presenza è il regalo migliore che tu possa mai ricevere, perché: 1. È il regalo più costoso che riceverai mai, in quanto è costato a Gesù la sua stessa vita; 2. È l’unico regalo che dura per sempre; 3. È un dono che puoi apprezzare e gustare per il resto della tua vita”.