“E TU, QUANDO SARAI CONVERTITO, FORTIFICA I TUOI FRATELLI” LUCA 22:32 |
Troppo spesso le persone vengono svalutate o respinte a causa di ciò che hanno passato nella vita. A volte è per quello che hanno fatto ad altri, a volte per quello che gli altri hanno fatto a loro. Se sei stato in un negozio di articoli in conto vendita, sai che ci sono articoli di valore a prezzi molto scontati; devi solo sapere che cosa stai cercando. Gesù lo sa. Ai suoi occhi potresti forse essere “atterrato”, ma non “escluso”. Il dolore di Pietro per aver rinnegato Gesù era così profondo che decise di tornare al suo vecchio lavoro di pescatore. Riesci ad immaginare le voci che circolavano nel porto? “È quello che ha voltato le spalle a Gesù.” Se Pietro fosse stato un pastore, avremmo chiesto le sue dimissioni. Come minimo, non avrebbe nulla da dire che saremmo interessati ad ascoltare. Eppure, Pietro fu la prima persona che Gesù andò a cercare dopo la risurrezione. E quando lo incontrò, non menzionò mai, nemmeno una volta, la sua caduta. Ma per tre volte gli chiese: “Mi ami?” Quando Pietro rispose tre volte di sì, Gesù gli disse: “Pasci le mie pecore”, riferendosi al suo futuro di pastore e capo della chiesa (cfr. Giovanni 21:15-17). Gesù guardò oltre il passato fallimentare di Pietro e vide il suo futuro. Il fallimento di Pietro non fu una sorpresa. Gesù gli aveva detto, “E tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli.” La debolezza che aveva superato e la grazia ristoratrice che aveva sperimentato divennero alcuni dei suoi più efficaci strumenti di insegnamento per aiutare gli altri. Se Dio ti rimprovera, è per risanarti e usarti per i suoi scopi. |