“SE QUALCUNO NON VUOLE LAVORARE, NEPPURE DEVE MANGIARE” 2 TESSALONICESI 3:10
Compassione senza presa di responsabilità è solo indulgenza. La Bibbia insegna che abbiamo la responsabilità di aiutare coloro che sono veramente affamati e non riescono a provvedere a sé stessi. Ma ammettiamolo, ci sono alcune persone che preferirebbero morire di fame piuttosto che andare al lavoro. Salomone scrive: “La pigrizia fa cadere nel torpore e la persona indolente patirà la fame” (Proverbi 19:15). Secoli dopo l’apostolo Paolo è stato ancora più esplicito: “Infatti, quando eravamo con voi, vi comandavamo questo: che se qualcuno non vuole lavorare, neppure deve mangiare” (II Tessalonicesi 3:19). “Il pigro non arrostisce la sua selvaggina” (Proverbi 12:27). “Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla alla bocca” (Proverbi 19:24). Questi versi danno un’idea ben chiara della pigrizia! Il pigro vuole il suo pane imburrato, ma vuole che qualcun altro lo imburri per lui. Se uccide un cervo mentre sta cacciando, non pulisce nemmeno la carne e la cuoce; vuole che qualcun altro la cucini per lui e gliela serva. Di che cosa sta parlando la Bibbia in questi passaggi? Di una persona che non inizia mai un lavoro, e se eventualmente gli viene affidato un lavoro, o non lo finirà o lo farà solo a metà. Infine, Salomone racchiude tutto in una battuta finale. “I desideri del pigro lo uccidono, perché le sue mani rifiutano di lavorare” (Proverbi 21:25). Se vuoi la benedizione di Dio sulla tua vita, non ci sono strade alternative, devi essere disposto a lavorare! | |