“SERVITE IL SIGNORE CON LETIZIA, PRESENTATEVI GIOIOSI A LUI.” SALMO 100:2
Il salmista scrisse: “Presentatevi gioiosi a Lui… Entrate nelle sue porte con ringraziamento, nei suoi cortili con lode; celebratelo, benedite il Suo nome” (vv. 2,4). Quando ti avvicini a un re, è richiesto un certo protocollo. E Davide ci dà le indicazioni per entrare alla presenza del Re dei re. “Entrate nelle sue porte con ringraziamento, nei suoi cortili con lode.” Ti faccio una domanda: è questo che sperimenti quando vai in chiesa? O ti alzi come uno spettatore mentre i musicisti, il gruppo della lode o il coro eseguono il canto e tu semplicemente ascolti? Siamo tutti chiamati a partecipare alla lode! L’adorazione non è qualcosa che semplicemente senti con le tue orecchie; ma la devi esprimere con le tue labbra e il tuo cuore. Quando non lo fai, c’è una connessione con Dio che ti perdi. Tu, personalmente, devi adorare Dio! E a prescindere da quanto talentuosi e dotati i musicisti possano essere, nessun altro può farlo al posto tuo. Potresti ribattere: “Ma ci sono alcuni momenti in cui non ho voglia di lodare Dio.” La Bibbia dice: “Per mezzo di Lui, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome” (Ebrei 13:15). Dio vuole una lode sacrificale. E quindi? Loda quando non ne hai voglia, loda quando stai attraversando delle stagioni di avversità. Loda quando umanamente parlando, non hai neanche un motivo per lodare. Con Dio, la lode che costa è la lode che conta. “Io benedirò il Signore in ogni tempo; la sua lode sarà sempre nella mia bocca” (Salmo 34:1). |