“FIGLIO MIO, STA’ ATTENTO ALLA MIA SAGGEZZA, INCLINA L’ORECCHIO ALLA MIA INTELLIGENZA.” PROVERBI 5:1
Salomone disse a suo figlio: “Figlio mio, sta’ attento alla mia saggezza, inclina l’orecchio alla mia intelligenza. Poiché le labbra dell’adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida dell’olio; ma la fine a cui conduce è amara come l’assenzio, è affilata come una spada a doppio taglio. Tieni lontana da lei la tua via e non ti avvicinare alla porta della sua casa, per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni all’uomo crudele; perché degli stranieri non siano saziati dei tuoi beni e le tue fatiche non vadano in casa di estranei. E tu non dica: “Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione? Poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo all’assemblea e alla comunità” (vv. 1, 3-4, 8-10, 12, 14). È sempre facile distribuire buoni consigli piuttosto che seguirli. La vita di Salomone ne è la prova. Ci dice ripetutamente e con grande convinzione che solo gli stolti cadono in adulterio. Eppure non è riuscito ad ascoltare il suo stesso consiglio e l’avvertimento esplicito di Dio di non prendere “molte mogli, affinché non perverta il suo cuore” (Deuteronomio 17:17). Salomone ha sposato settecento donne. E quale fu il risultato? “Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al Signore suo Dio, come il cuore di Davide suo padre” (1 Re 11:4). Ecco una domanda interessante: Salomone aveva così tanto da dire su questo particolare argomento perché rappresentava un’area di lotta e vulnerabilità nella sua vita? A volte i leader lo fanno; parlano contro le aree di debolezza che vedono nelle loro stesse vite. Una cosa è certa; se Salomone avesse seguito il consiglio che diede al figlio, la storia della sua vita sarebbe stata molto diversa. Perciò, la parola per te oggi è, ascolta i tuoi stessi consigli. |