Stai da solo con Dio (1)

“GESÙ… SE NE ANDÒ…E PREGAVA” MARCO 1:35
Per crescere spiritualmente, devi stare da solo con Dio. Quando entri alla Sua presenza, dovresti avere queste attitudini: 1. Aspettativa. Aspettati di dare e ricevere dal vostro tempo insieme. Rendilo un tempo di intimità. È impossibile avere una relazione amorosa in un posto pubblico; l’intimità è fatta per stare da soli con la persona che si ama. La Bibbia parla di Cristo come lo sposo e noi come la Sua sposa (cfr. 2 Corinzi 11:2). Pensa a ciò che si può condividere in momenti del genere. 
 
2. Riverenza. Non precipitarti alla presenza di Dio. Prepara il tuo cuore a rimanere saldo davanti a Lui e lascia che la calma ti ripulisca dai pensieri del mondo. Ricorda a te stesso chi stai incontrando: Dio! Colui che è “degno… di ricevere la gloria, l’onore” (Apocalisse 4:11). 3. Freschezza. Vai a letto presto in modo che tu possa essere in buona forma per incontrare Dio al mattino. Egli merita la tua massima attenzione. DonaGli la parte migliore della tua giornata, quando sei più fresco. 
 
Segui l’esempio di Cristo: “la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava.” Hudson Taylor ha astutamente osservato che non si accordano gli strumenti dopo la fine del concerto, ma prima di iniziare. 4. Volontà. È cruciale, nel tuo momento di quiete, non presentarsi già avendo deciso cosa vuoi o non vuoi fare, ma con lo scopo di fare qualsiasi cosa Dio voglia che tu faccia. Giovanni disse: “Qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito” (1 Giovanni 3:22). Quando stai da solo con Dio, prendi la decisione di fare tutto ciò che Egli dice.

Non perdere il tuo zelo per Dio

“E I SUOI DISCEPOLI SI RICORDARONO CHE STA SCRITTO: “LO ZELO PER LA TUA CASA MI CONSUMA.” GIOVANNI 2:17
Prova ad immaginare il fuoco negli occhi di Gesù e la tensione del Suoi muscoli mentre capovolge i tavoli dei cambiavalute del tempio. E lo fa brandendo una frusta fatta da lui stesso. “I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto “Lo zelo per la tua casa mi consuma.” Gesù fu la persona più saggia e gentile che sia mai vissuta, per di più fu la più appassionata. Coloro che lo seguono dovrebbero essere le persone più appassionate della terra.
 
 La parola entusiasmo deriva da due parole greche: en e theos che significano “in Dio.” Più entri in Dio più sviluppi passione per le Sue cose. “Trova la tua gioia nel Signore, ed Egli appagherà i desideri del tuo cuore” (cfr. Salmo 37:4). Si, dovresti crocifiggere i tuoi desideri carnali ogni giorno, ma Dio non elimina la tua capacità di desiderare, la santifica e la indirizza. Quando anche tu “trovi la tua gioia nel Signore”, ottieni un “trapianto di desiderio.” 
 
C.S. Lewis disse: “Siamo creature tiepide, che scherzano con l’alcool, il sesso e l’ambizione quando ci viene offerta una gioia infinita.” Un pastore aggiunge: “Il peccato è uno spreco di energia… ed è un doppio spreco. Dopo aver sprecato la tua energia con cose come la lussuria, l’orgoglio e la rabbia, devi sprecarne ancora di più in cose come il senso di colpa, la vergogna e il rimorso. Niente è più stancante del peccato, ma allo stesso tempo niente è più rigenerante dell’obbedienza. È energia pura.”

Liberi dalla gelosia

“MA SE AVETE NEL VOSTRO CUORE AMARA GELOSIA […], NON VI VANTATE E NON MENTITE CONTRO LA VERITÀ” GIACOMO 3:14
La Bibbia dice: “Uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto” (cfr. 2 Pietro 2:19). Questo è particolarmente vero quando parliamo di gelosia. Chuck Swindoll scrive: “Gelosia e invidia sono spesso usate in modo intercambiabile, ma c’è una differenza. L’invidia comincia a mani vuote e piange ciò che non ha, la gelosia comincia a mani piene ed è minacciata dal dolore di perdere ciò che ha in favore di qualcun altro, nonostante gli sforzi per trattenerlo. 
 
Questo è stato il peccato di Caino, era geloso di Abele. Si risentì per l’accettazione del fratello da parte di Dio, e solo quando il sangue di Abele fu versato sulle sue mani crudeli, la gelosia si placò. Salomone avrebbe potuto scrivere l’epitaffio per la lapide di Abele, “La gelosia è dura come il soggiorno dei morti. I suoi ardori sono ardori di fuoco, fiamma potente” (cfr. Cantico dei Cantici 8:6). 
 
Chiunque abbia sperimentato la liberazione da questo infernale gigante, sa fin troppo bene come la gelosia possa decimare un’amicizia, sciogliere una storia d’amore, distruggere un matrimonio, diffondere la tensione tra professionisti, annullare l’unità di una squadra, rovinare una chiesa, separare predicatori, favorire competizione in un coro, portare amarezza e accuse tra strumentisti di talento e cantanti capaci. La gelosia mette in dubbio le motivazioni e deplora il successo altrui.” 

Abbi una prospettiva biblica

“TUTTO QUELLO CHE FU SCRITTO IN PASSATO FU SCRITTO PER NOSTRA ISTRUZIONE… AFFINCHÉ, RITENIAMO LA SPERANZA” ROMANI 15:4
C’è una storia carina di una ragazza che lascia casa per andare al college. Dopo il primo semestre, manda un’e-mail a sua madre, scrivendole: “Penso sia ora di aggiornarti su cosa stia accadendo nella mia vita. Poco dopo essere arrivata al college, la vita in dormitorio mi annoiava e così ho rubato cinquanta dollari dalla borsa del mio compagno di stanza. Con i soldi ho noleggiato una moto, e mi sono schiantata contro un palo della luce a pochi isolati dal dormitorio. 
 
Nell’incidente mi sono rotta la gamba e questo non mi permette di frequentare le lezioni; perciò, torno a casa a vivere con te e papà. Dopo aver premuto “invia”, immediatamente spedisce una seconda e-mail: “Mamma, stavo scherzando. Non ho rubato soldi, né noleggiato una moto, né colpito un palo della luce, né tantomeno mi sono rotta una gamba, e non torno a casa a vivere con te e papà. Tuttavia, ho preso una D in matematica e una F in letteratura, e volevo che prendessi in considerazione i miei voti nella giusta prospettiva.” 
 
Seriamente, avere una prospettiva biblica nelle sfide della vita, può tirarti fuori dallo scoraggiamento e dalla disperazione. Paolo disse: “Tutto quello che fu scritto in passato fu scritto per nostra istruzione, mediante la pazienza e la consolazione delle Scritture, riteniamo la speranza.” Per ogni problema che affronterai nella vita, la Parola di Dio ha un principio da mettere in pratica o una promessa da rivendicare. Quindi, il modo per superare lo scoraggiamento è entrare nella Parola di Dio e farla entrare in te.

La fede non è fede, se non viene messa in pratica

“LA FEDE SENZA LE OPERE È MORTA” GIACOMO 2:26
Potrebbe essere che la percezione negativa che le persone hanno della chiesa, derivi dall’energia negativa che emaniamo? E potrebbe essere che la nostra energia negativa derivi dalla nostra visione negativa della rettitudine? Consideriamo infatti la rettitudine come il non fare nulla di sbagliato: “Non fare questo. Non farlo. E ti senti tranquillo.” Il problema di questo approccio è che, potrai non fare nulla di sbagliato, ma nemmeno la cosa giusta, magari la cosa per cui Dio ti sta chiamando. 
 
Rettitudine ha un significato più ampio di non fare nulla di sbagliato. Pensi davvero che il desiderio di Dio sia non fare nulla di male? È bello quando i tuoi figli prendono la decisione difficile di non fare qualcosa di sbagliato, ma la cosa che dà ancora più gioia è vederli sviluppare i loro doni e massimizzare il loro potenziale. Questo è proprio ciò che Dio vuole per ciascuno di noi. La Bibbia insegna due tipi di peccato: il peccato di commissione, ovvero fare qualcosa che non avresti dovuto fare, e il peccato di omissione, che comprende tutte quelle cose che avremmo potuto e dovuto fare per far avanzare il regno di Dio, ma che non abbiamo fatto. 
 
Un pastore scrive: “Nell’economia di Dio, il pareggio è una totale perdita. Non è questa la lezione della parabola dei talenti? Il servo con un talento pareggiò… [e] Gesù lo chiamò “servo malvagio e pigro” (cfr. Matteo 25:26). Il rischio più grande è non assumersi rischi… La rettitudine è usare tutti i doni che Dio ti ha dato al massimo del loro potenziale. L’amore non gioca al sicuro, corre dei rischi. L’amore non trova scuse, si assume responsabilità, l’amore non vede problemi, ma coglie le opportunità per farsi avanti e intervenire.”

Conoscere la stagione in cui ti trovi

“PER TUTTO C’È IL SUO TEMPO, C’È IL SUO MOMENTO PER OGNI COSA SOTTO IL CIELO” ECCLESIASTE 3:1
Lo scopo della tua vita è collegato a un momento e una stagione specifici. In altre parole, avrà un inizio e una fine. Alcuni propositi di Dio possono essere realizzati in breve tempo, mentre per altri occorre una vita intera. Non sarai sempre in grado di fare ciò che stai facendo oggi, o comunque nella misura in cui lo stai facendo. La Bibbia ci insegna: “La tua forza duri quanto i tuoi giorni” (Cfr Deuteronomio 33:25). Questo è il motivo per cui molti dei migliori giocatori sportivi del mondo diventano allenatori.
 
 Tre osservazioni importanti: 1. Devi comprendere e massimizzare la stagione in cui ti trovi in questo momento. 2. Quando una stagione finisce, devi passare con calma a quella successiva. 3. Devi imparare a goderti la stagione in cui ti trovi. Ecco un fenomeno interessante: Elia passò il suo manto di potere a Eliseo, ma da nessuna parte leggiamo che Eliseo lo abbia passato a qualcun altro. Ma quando Paolo passò il suo mandato a Timoteo, la cosa non finì qui. Paolo gli disse: “Le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri” (Cfr. 2 Timoteo 2:2).
 
 Invece di lamentarsi di non avere più tempo a disposizione, Paolo si rallegrò sapendo che Dio lo aveva aiutato a portare a termine il suo incarico. “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede; ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.” La verità è che Dio ti dà la grazia solo per la stagione in cui ti trovi, e quando questa finisce, e arriva il momento della transizione, la grazia aumenta. Quindi, presta attenzione e sappi quando passare oltre

Fai il possibile

“SE UNO TI COSTRINGE A FARE UN MIGLIO, FANNE CON LUI DUE” MATTEO 5:41
Prova ad immagine: sei in un ristorante con qualcuno il cui pasto costa €15. Gli sono rimasti solo €2 e sa che il 10% è considerato il minimo da lasciare per la mancia. Perde cinque minuti per ottenere il resto del secondo euro, in modo da poter lasciare una mancia di €1,50 invece di lasciare un piccolo extra, ma cosa sarebbe successo se avesse lasciato tutti i €2,00? Avrebbe potuto svoltare la giornata del cameriere o della cameriera. 
 
Cinquanta centesimi potrebbero non sembrare molti, ma il messaggio che li accompagna può fare la differenza per qualcuno, soprattutto se sta attraversando una giornata difficile. Potrebbe voler significare “grazie, hai fatto un buon lavoro, ti apprezzo, sei prezioso.” Forse il messaggio non arriva (il cassiere si limita a raccogliere la mancia senza contare), ma Dio ti benedice comunque per averlo fatto. “Chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente” (cfr. 2 Corinzi 9:6). 
 
Pensaci: puoi aumentare la felicità degli altri e benedire te stesso anche con semplici spiccioli, ma questo è solo un esempio di tanti modi in cui le piccole cose che possiamo fare hanno delle ripercussioni sorprendentemente grandi. Piccoli atti di gentilezza determinano il livello della tua giornata. Fare uno sforzo in più, che si tratti di una mancia leggermente più grande o di un complimento per un regalo inaspettato, costa veramente poco, ma ti fa guadagnare molto. Ecco un pensiero importante: possiamo avere una fede che sposta le montagne, capire e spiegare tutte le profonde dottrine della Bibbia e avere il massimo dei voti per la santità personale; tuttavia, la Parola di Dio ci dice che senza amore non siamo nulla (cfr. 1 Corinzi 13:2).

Non essere sprezzante

“…SENZA CERCARE IL PROPRIO INTERESSE, MA ANCHE QUELLO DEGLI ALTRI” FILIPPESI 2:4
Se ricopri una posizione di leadership, cerca di essere consapevole di come rispondere ai sentimenti, ai pensieri e alle opinioni di chi ti circonda. Ciò che dici come leader avrà un impatto più profondo nelle persone rispetto a ciò che dicono gli altri, perciò devi essere una persona sensibile. Anche quando qualcuno ti propone un’idea, che ritieni non abbia valore, resisti alla tentazione di respingerla immediatamente, meglio un semplice “grazie per il tuo contributo” anziché un “no, non funzionerà.”
 
 Quando disprezzi qualcuno, mandi il messaggio “sto ignorando te e la tua idea, i tuoi sentimenti e le tue opinioni non contano, la tua preoccupazione non è importante.” Dette o non dette, queste affermazioni feriscono il valore di una persona e il suo bisogno di rispetto. In particolare, per quelle persone che pensano di avere un riguardo speciale per te. È vero quel detto che dice “alle persone non interessa quanto sai finché non sanno quanto ti importa.” 
 
Quando continui ad ignorare le opinioni degli altri, questi troveranno il modo di dimostrare la loro irritazione, e talvolta in un modo che può costarti caro quando stai cercando di realizzare la tua visione. Puoi evitarlo diventando più consapevole del modo che hai di rapportarti con gli altri. L’unica soluzione a questo problema è mettere da parte il tuo modo di vedere, ascoltare attentamente gli altri e sforzarti di comprendere e gestire rispettosamente le loro preoccupazioni. Se lo farai otterrai grandi vantaggi. “…senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri.”

Passa quando il semaforo è verde

“CHI MI SEGUE… AVRÀ LA LUCE DELLA VITA” GIOVANNI 8:12
Nel suo libro “Deep Thoughts”, Jack Handey scrive: “Mentre la luce passava dal rosso al verde, al giallo e poi di nuovo al rosso, stavo seduto lì a pensare alla vita. È tutto solo un mucchio di clacson e urla? A volte sembra così. Molti di noi aspettano un via libera che ci è già stato dato. Gesù disse: “Chi mi segue avrà… la luce della vita.” Quando arrivano l’intuizione, l’illuminazione e la direzione? Quando muovi i primi passi di fede. 
 
Non si vuole sostenere di dover agire in modo sconsiderato o senza aver pregato prima di prendere una decisione, bisogna però sapere che Dio ti sta chiamando e puoi avere così tanta paura di fare la cosa sbagliata, da non fare mai la cosa giusta. È saggio pensare e ripensare, ma non rischiare di pensare troppo. Un’analisi eccessiva può portare alla paralisi spirituale. Un pastore spiega “se cerchi di capire logicamente la volontà di Dio, non farai mai un passo di fede. Perché? Perché la volontà di Dio non è logica, è teologica.” La parola “theos” significa “Dio”, quindi “teologico” denota l’aggiunta di Dio all’equazione.
 
 Il pastore continua dicendo: “Ecco perché non sempre i conti tornano nei nostri calcoli umani. I suggerimenti dello Spirito Santo non avranno sempre senso per il lobo sinistro e logico del tuo cervello. Difatti, le idee che vengono da Dio spesso sembrano pessime idee, ma è in quel momento che devi permettere allo Spirito Santo di prevalere sul tuo intelletto.” I discepoli che Gesù chiamò fecero due cose: miracoli ed errori, ma se non fossero stati disposti a commettere un errore non avrebbero mai sperimentato la gioia di operare un miracolo. Quindi, quando il semaforo è verde, vai.

Provaci. Provaci intensamente. Provaci a lungo

“NON CI SCORAGGIAMO DI FARE IL BENE; PERCHÉ, SE NON CI STANCHIAMO, MIETEREMO A SUO TEMPO” GALATI 6:9
Uno dei maggiori indicatori di successo di qualsiasi impresa è la perseveranza. Non è solo quanto intensamente, ma è anche per quanto tempo ci provi. Tendiamo a sopravvalutare quanto si possa realizzare nel minor tempo possibile. Secondo uno scrittore e pastore americano, “sottovalutiamo quanto si possa ottenere a lungo termine.” Perché? Perché l’energia è esponenziale. Più lavori duro e a lungo, più ti ripagherà. 
 
È stato condotto uno studio che ha coinvolto degli alunni giapponesi e americani di prima elementare, a questi è stato dato un puzzle difficile da risolvere e i ricercatori hanno misurato in quanto tempo si sarebbero arresi. I bambini americani sono durati 9,47 minuti, mentre quelli giapponesi 13,93 minuti. Una differenza del 47%. Indovina chi nei test di matematica standard, ottiene il punteggio più alto? Il successo, in qualsiasi impresa, è il risultato di un intenso e prolungato impegno. Non ci sono sostituti. Non ci sono scorciatoie. Non importa se si tratta di atletica, università, corso di musica o di matematica (o di ministero).
 
 Molti studi hanno dimostrato che ci vogliono circa dieci anni o diecimila ore per diventare bravi in qualcosa. Devi lavorare duro e lavorare a lungo. Malcolm Gladwell afferma “Diecimila ore è il numero magico della grandezza.” Ci sono delle idee che Dio ti ha dato a cui hai rinunciato? Qualche passione che proviene da Dio per la quale hai smesso di combattere? Qualche sogno in accordo con Dio che raccoglie la polvere della disobbedienza? Non rinunciare.