Non essere invidioso

NON CONCUPIRE… COSA ALCUNA DEL TUO PROSSIMO” ESODO 20:17

L’invidia, in sostanza, accusa Dio di essere ingiusto, di non rispettare le persone e di non sapere cosa sia meglio per la nostra vita. Quindi, dovremmo impegnarci in una campagna totale contro l’invidia quando si presenta. Ecco sei modi per farlo: 1. Ammetti di cercare qualcosa di diverso dalla Gloria di Dio e chiedi perdono per questo. “Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità.” (Giacomo 3:14) 
 
2. Conta le tue benedizioni. L’invidia è radicata nell’insoddisfazione. Spesso siamo così turbati dalla fortuna degli altri che non riusciamo a vedere le nostre benedizioni e i nostri vantaggi. Una volta qualcuno disse: “L’invidia è contare le benedizioni altrui invece delle proprie.” 3. Prendi atto della tua invidia e prega: “Dio, concedimi la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di capire la differenza.” 
 
4. Se possibile, passa del tempo con la persona che invidi e scopri i segreti del suo successo. Potresti renderti conto che anche lui ha una moltitudine di problemi. 5. Quando si parla di qualcuno con ammirazione, invece di fare commenti negativi, prova ad apprezzarlo. 6. Rifiuta di considerare il successo di un’altra persona come un tuo fallimento. Invece di pensare che le sue benedizioni sono avvenute a tue spese, prova a credere che il Dio che lo ha benedetto vuole benedire anche te.

Tu puoi cambiare

“IO POSSO OGNI COSA IN COLUI CHE MI FORTIFICA.” FILIPPESI 4:13

I libri di auto-aiuto a volte affermano che è possibile cambiare la propria vita in cinque o dieci semplici passi. Ci vuole molto di più per apportare cambiamenti sostanziali e duraturi nella propria vita. In primo luogo, il cambiamento avviene attingendo a un potere più grande del proprio, la potenza di Dio. Paolo scrive: “So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad avere fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” (Filippesi 4: 12-13) 
 
In secondo luogo, il cambiamento deriva da un lavoro e da uno sforzo costante e determinato. “Non ci scoraggiamo di fare il bene; perchè, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.” (Galati 6:9). La chiave è capire che una giornata negativa non fa di te un fallimento; non dura, è solo una giornata negativa. Dopo averne avuta una, e tutti noi ne abbiamo avuta una, ricomincia a lavorare il giorno dopo. Non mollare. La vita è una sequenza di alti e bassi, di fermate e ripartenze. 
 
Domani è un nuovo giorno. Ciò che è necessario oggi è rinnovare la promessa di apportare cambiamenti nella tua vita e ricominciare dal punto in cui ti sei fermato. Se necessario, cerca il perdono di Dio, perdona te stesso, e riprendi a camminare. Concentrati sull’obiettivo, non sul fatto che sei caduto ancora. Non incolpare gli altri o te stesso. Lascia perdere e vai avanti. Renditi conto che la prossima volta in cui ti troverai davanti a una situazione difficile, e capiterà, con la forza di Dio riuscirai a gestirla meglio.

Il tuo pane quotidiano

“GESU’ DISSE LORO: IO SONO IL PANE DELLA VITA; CHI VIENE A ME NON AVRA’ MAI PIU’ FAME” GIOVANNI 6:35

Dopo la II Guerra Mondiale l’Europa era piena di bambini orfani, affamati e senza casa. Pur essendo stati ospitati in grandi campi dove veniva dato loro cibo e cura, non dormivano bene la notte; erano nervosi, impauriti e agitati. Gli assistenti erano perplessi, fino a quando uno psicologo suggerì loro di offrire la sera ad ogni bambino un pezzo di pane, non da mangiare, ma da tenere con sè a letto. Il risultato è stato sorprendente. 
 
I bambini hanno iniziato a dormire tutta la notte, certi che il giorno dopo non avrebbero sofferto la fame. Stringere il pane dava loro un senso di protezione (erano al sicuro), di importanza (qualcuno si preoccupava per loro) e di felicità (domani ci sarà altro pane). Queste tre cose erano ciò di cui quei bambini avevano bisogno, e sono ciò di cui anche tu hai bisogno. E tutte e tre possono essere trovate in una relazione con Gesù. Quando Lui disse: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame.” 
 
Lui stava dicendo: “Io sono per la tua anima ciò che il cibo è per il tuo corpo.” Il pane è una cosa che accomuna la maggior parte di noi. Non appartiene solo a una particolare regione o nazione. È disponibile in tutte le forme e dimensioni. Nel Regno Unito, può essere uno oscone, in Sud America una tortilla; a New York un bagel; e in Ethiopia l’injera. Con una semplice frase Gesù ci ricorda che Lui è il nostro nutrimento, sempre e ovunque. Così assicurati di leggere la Bibbia ogni giorno; è il tuo pane quotidiano.

Ricostruisci il tuo matrimonio (4)

“CHI HA TROVATO MOGLIE (O MARITO) HA TROVATO UN BENE E HA OTTENUTO UN FAVORE DAL SIGNORE” PROVERBI 18:22

 
Forse avrai sentito la barzelletta della signora che disse alla sua amica: “Non sapevo cosa fosse la vera felicità finché non ho sposato mio marito, e ora è troppo tardi.” Seriamente, questa non deve essere la tua storia. Grazie alla saggezza, all’amore e alla grazia di Dio, puoi ricostruire il tuo matrimonio. Per farlo, dovrai imparare l’arte della franchezza e permettere a te stesso di essere vulnerabile, trasparente e pronto a fidarti di nuovo. 
 
L’unico modo per entrare veramente in sintonia con qualcuno è permettere a quella persona di conoscerti appieno: le tue preoccupazioni, le tue lotte, la tua mancanza di fiducia, le tue speranze e i tuoi sogni. È normale, soprattutto dopo aver sperimentato una ferita o un rifiuto, voler proteggere se stessi e il proprio cuore da altro dolore. Questo ha perfettamente senso in altre parti della vita, ma nel matrimonio, chiudere l’anima al tuo coniuge porterà sicuramente a un ulteriore dolore. Come una proprietà che aumenta di valore nel tempo, il tuo matrimonio costruisce un patrimonio netto nel corso degli anni. Come un investimento metodico in un conto di risparmio, i depositi modesti si accumulano. 
 
Le esperienze condivise, come il giorno in cui vostro figlio è partito per l’università, l’azienda che avete avviato assieme con il vostro sacrificio e i vostri risparmi, la morte di un genitore dopo una lunga battaglia contro il cancro, la nascita dei vostri figli o un viaggio a sorpresa di una settimana per festeggiare il vostro compleanno, tutto conta. Queste esperienze si uniscono assieme in una bella tela di intimità che ritrae la vostra vita insieme. Inoltre, portano la benedizione di Dio. “Chi trova una moglie (o un marito) trova una cosa buona e ottiene il favore del Signore.”

Ricostruisci il tuo matrimonio (3)

“RIMETTICI I NOSTRI DEBITI COME ANCHE NOI LI ABBIAMO RIMESSI AI NOSTRI DEBITORI” MATTEO 6:12

Altre traduzioni dicono di perdonare le trasgressioni degli altri. Trasgredire significa andare dove non si dovrebbe e fare ciò che non si dovrebbe. L’infedeltà, la disonestà e altre cose sbagliate sono tra le trasgressioni che possiamo sperimentare. Senza la capacità di praticare il perdono, anche per le piccole cose, è difficile offrire o ricevere la grazia del perdono. Perdonare significa ammettere a noi stessi che il nostro partner non è perfetto, e nemmeno noi lo siamo. 
 
Non perdonare è come bere del veleno e aspettarsi che sia l’altra persona a morire. Il perdono non solo libera il coniuge dalla rabbia e dal dolore, ma libera anche te dalla loro presa. È impossibile rimanere sposati senza imparare a perdonare. Ne abbiamo bisogno non solo l’uno per l’altro, ma anche per avere un rapporto con Dio, perché Dio è in noi e nella nostra unione. Se la barriera tra te e il tuo coniuge sembra grande quanto una montagna, prega, con la certezza di servire un Dio che muove le montagne. 
 
Gesù disse: “In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare, se non dubita in cuor suo ma crede che quello che dice avverrà, gli sarà fatto. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.” (Marco 11:23-26)

Ricostruisci il tuo matrimonio (2)

“ANCHE VOI, MARITI, VIVETE INSIEME ALLE VOSTRI MOGLI CON IL RIGUARDO DOVUTO ALLA DONNA, ONORATELE.” 1 PIETRO 3:7

Il fatto che qualcosa venga detto, non significa necessariamente che venga ascoltato. Almeno, non nel modo in cui si pensa. L’apostolo Pietro usa le parole “riguardo” e “onore” (rispetto). Entrambe sono essenziali per l’arte dell’ascolto, che è essenziale per un buon matrimonio. Se non siete disposti a prendere in considerazione ciò che il vostro coniuge sta dicendo e a rispettare i suoi pensieri e sentimenti, andrete incontro a dei problemi. 
 
Il motivo per cui molte coppie arrivano a contemplare il divorzio è che, invece di conversare, le loro interazioni si disintegrano in sermoni e monologhi. La consulenza può aiutarvi a capire come si esprime l’altra persona. Quando ci si concentra sull’avere ragione e sull’essere “migliori”, non c’è spazio per le soluzioni. La chiave è cercare di ascoltare con il cuore aperto piuttosto che con la mente chiusa; imparare ad essere vulnerabili e teneri per giungere alla comprensione, dove può avvenire la negoziazione. Alcune coppie scrivono lettere per esprimere i loro sentimenti mentre navigano verso una comunicazione migliore e più profonda. 
 
Proprio come un artista aspetta la luce perfetta per catturare un soggetto sulla tela, le coppie devono imparare l’arte dell’attesa per aiutare a riportare la loro relazione sulla giusta rotta. Ciò richiede pazienza e dedizione, non sono sempre facili da ottenere, ma molto necessarie. I tempi di Dio ci offrono una guarigione più profonda di quella che possiamo costruire da soli. Se state pensando di divorziare, assicuratevi di aver prima esaurito ogni altra opzione. Non importa quanto male possa andare tra voi, con l’aiuto di Dio potete ricostruire il vostro matrimonio.

Ricostruisci il tuo matrimonio (1)

“ANCHE VOI, MARITI, VIVETE INSIEME ALLE VOSTRI MOGLI CON IL RIGUARDO DOVUTO ALLA DONNA.” 1 PIETRO 3:7

Un pastore consiglia: “Per ritrovare la vera intimità, fisica ed emotiva, per ripristinare la vicinanza che condividevate un tempo, dovete essere disposti a permettere al vostro cuore e alla vostra anima di riaprirsi.” Se siete stati feriti, non è facile. Ma dovete essere disposti a rischiare di esporvi all’ignoto per riconnettervi l’uno con l’altro. Prosegue: “Far risalire un matrimonio dall’orlo del divorzio non è facile; in ogni unione, ci sono considerazioni uniche che devono essere elaborate… 
 
Sia che i problemi nel vostro matrimonio derivino da circostanze esterne, come la perdita del lavoro o il pignoramento della casa, o da problemi di coppia, come una relazione extraconiugale o problemi di dipendenza, potete ricostruire il vostro rapporto solo rivitalizzando ciò che avevate una volta e riconnettendovi l’uno con l’altro. Il primo passo per ricongiungersi con il proprio coniuge è praticare l’arte di conoscere l’altra persona.” La Bibbia dice: “Tratta tua moglie [o tuo marito] con comprensione mentre vivete insieme.” E “comprendere” i bisogni del partner richiede tempo, attenzione e impegno. Il pastore aggiunge questo:
 
“Ciò che succede di solito quando cerchiamo di capire qualcuno è che lo mettiamo in una scatola in base a chi e cosa pensiamo egli sia. Poi applichiamo un’etichetta sulla scatola che speriamo sia valida per il resto della sua vita. Conoscere veramente una persona non significa decidere chi dovrebbe essere e poi volere che rimanga così per sempre. Il mistero della conoscenza dell’altro richiede un impegno di apprendimento continuo.” Se volete davvero ricostruire il vostro matrimonio, fate della “comprensione” reciproca la vostra massima priorità. 

Preparati ad essere genitore!

“I PADRI SONO LA GLORIA DEI LORO FIGLI.” PROVERBI 17:6

Molti degli elettrodomestici presenti in casa sono corredati da un manuale di istruzioni. Prendersi il tempo per leggerle e comprenderle può risparmiarti molti problemi. E Dio ci ha dato il manuale di istruzioni per eccellenza per l’educazione dei figli: la Bibbia. Essa dice: “I genitori sono l’orgoglio dei loro figli.” Nessuna vocazione è così alta come quella di diventare genitore. 
 
E’ la decisione più significativa che tu possa prendere e che ti cambierà la vita per sempre. Quindi prendila riflettendo seriamente, pregando e con un po’ di senso dell’umorismo. In questo modo sarà una delle gioie più grandi della tua vita. I figli hanno bisogno di limiti e che li proteggano dal male, e tu sei la loro bussola spirituale e morale. Oggi i bambini sono inondati da programmi televisivi, pubblicità, musica, videogiochi, internet e riviste piene di immagini di materialismo, crudeltà, sesso e abuso di droga e alcol. 
 
E molta della negatività a cui sono esposti è accettata come comportamento normale a tal punto che, pur avendo un forte senso morale, potrebbero iniziare a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in loro se non la seguono. Come genitore, il tuo compito è quello di rafforzare i tuoi principi più e più volte, facendo sì che abbiano gli strumenti necessari per affrontare le pressioni della vita. È un impegno che dura per sempre. In un certo senso, sarai reperibile ogni giorno, tutto il giorno, per il resto della tua vita. E poiché Dio è “nostro Padre”, Egli comprende ciò che stai affrontando e ti aiuterà quando ti rivolgerai a Lui in preghiera. 

Continua a pregare

“NON AVETE, PERCHÉ NON DOMANDATE” GIACOMO 4:2

 Molti dei nostri fallimenti derivano dalla nostra incapacità di pregare. Quando esaminiamo i nostri errori, scopriamo un altare di preghiera abbandonato e una Bibbia non aperta. Giacomo lo sottolinea: “Non avete, perchè non chiedete a Dio.” Un leader cristiano scrive: “Come giovane cristiano esaurito e frustrato, un giorno ho capito che vivere con le mie forze era inutile. Dovevo portare i miei problemi a Dio. In altre parole avevo bisogno di pregare di più!” 
 
In Matteo 7:7 Gesù ci dice: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.” A volte è solo quando siamo allo stremo delle forze che ci rivolgiamo a Dio in preghiera. E anche allora, quando le nostre preghiere non vengono esaudite immediatamente, ci arrendiamo. Nella Parola di Dio ci viene detto più volte di “aspettare Dio.” Perché? Perché mentre aspettiamo, Dio sta lavorando. A volte sta lavorando su ciò che gli abbiamo chiesto, altre volte sta lavorando su di noi. 
 
In questi momenti può correggere i nostri desideri e atteggiamenti o indirizzarci verso la sua volontà. Non limitarti a pregare, ma prega con costanza. Non essere ansioso, non cercare di far accadere le cose con le tue forze. Dai tutto a Dio mentre preghi. Ricorda, Egli ha promesso che quando lo cercherai con tutto il cuore, lo troverai (cfr. Geremia 29:13). Quindi, metti il cuore nella tua preghiera, aspetta in silenzio alla presenza di Dio e lascia che sia Lui a parlarti. Sarai piacevolmente sorpreso di come Egli risponde alle tue preghiere.

Prendi il controllo dei tuoi pensieri

“FACENDO PRIGIONIERO OGNI PENSIERO FINO A RENDERLO UBBIDIENTE A CRISTO” 2 CORINZI 10:5

La tua mente è il campo di battaglia dove si decide la vittoria o la sconfitta. Per questo Paolo scrive: “Facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo.” Hai una scelta: o guidi i tuoi pensieri, o i tuoi pensieri ti guideranno. O rendi i tuoi pensieri prigionieri, o saranno loro ad imprigionarti. Da dove vengono i pensieri? 
 
Da ogni parte. Se ogni giorno trascorri del tempo di qualità con Dio in preghiera e con la Sua Parola, i tuoi pensieri saranno guidati da Lui. In caso contrario saranno guidati dal mondo che ti circonda. Ogni tuo pensiero andrebbe valutato secondo gli standard delle Scritture, che richiedono obbedienza a Cristo. Ecco un esempio pratico: se qualcuno ti ferisce, prendi la decisione di non conservare a lungo sentimenti negativi nei suoi confronti. Il risentimento dà a Satana l’opportunità di piantare dei semi di amarezza (cfr. 2 Corinzi 2:11). 
 
Invece, puoi respingere i pensieri negativi e non permettere che ti tolgano pace e gioia. Lo stesso vale quando sei tentato. Il modo migliore per vincere un pensiero sbagliato è sostituirlo con uno giusto. Man mano che rinnovi la tua mente ogni giorno con la Parola di Dio, il tuo modo di pensare cambierà e comincerà ad allinearsi con essa. Poi, giorno dopo giorno, i confini divini intorno ai tuoi pensieri saranno stabiliti e rinforzati. Questi confini non solo ti terranno lontano dall’inganno e dalla sconfitta, ma ti aiuteranno a vivere una vita più felice e devota.