Dipendi da Dio (3)

NON GIÀ CHE SIAMO DA NOI STESSI CAPACI…MA LA NOSTRA CAPACITÀ VIENE DA DIO” 2 CORINZI 3:5

Nella Bibbia, quando Dio chiama qualcuno a fare qualcosa, noterai che nessuno balza in piedi e dice: “Nessun problema, sono pronto.” Anzi, storia dopo storia, esprimono a Dio il perché non possono farlo. Considera la seguente lista di persone. Mosè: “Io non sono un oratore… io sono lento di parola e di lingua” (Esodo 4:10). Gedeone: “Con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre” (Giudici 6:15). Abramo: “Nascerà un figlio a un uomo di cent’anni? “(Genesi 17:17).
 
Geremia: “Ahimè,Signore, Dio… non sono che un ragazzo” (Geremia 1:6). Isaia: “Guai a me!… Perché io sono un uomo dalle labbra impure “(Isaia 6:5). Ester: “Tutti… sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge che è uguale per tutti, deve essere messo a morte” (Ester 4:11). Il giovane ricco: “Se ne andò rattristato, perché aveva molti beni” (Matteo 19:22). 
 
Saul: “Il Signore rispose: Guardate, si è nascosto fra i bagagli” (1 Samuele 10:22) [questo accadde quando Samuele stava proclamando Saul come re e il popolo non riusciva a trovarlo e chiese al Signore dove fosse, NdR]. Che lista di nonostante tutto Dio ha usato ciascuno di loro per realizzare i Suoi propositi. E Paolo ci dice il perché: “Non che siamo sufficienti da noi stessi per pensare che qualcosa provenga da noi stessi, ma la nostra sufficienza viene da Dio.” Oggi, dipendi da Dio.

Dipendi da Dio (2)

“ANDATE… IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI” MATTEO 28:19-20

L’ultima cosa che Gesù disse ai Suoi discepoli prima di ritornare in cielo fu questa: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli … io sono con voi tutti i giorni.” Quando Dio ti dà un’istruzione o un incarico, ciò richiederà sempre il Suo coinvolgimento, la Sua forza, la Sua guida e la Sua disposizione. Egli userà i tuoi talenti? Sì. Userà gli altri per assisterti e benedirti? Sì. Ma mai ti permetterà di dipendere dagli altri più che da Lui. 
 
Tornando al momento in cui Gesù invia i Suoi discepoli a cambiare il mondo, si presentano due sfide notevoli. Una, ci sono solo undici discepoli. Il numero dodici nella Bibbia rappresenta le dodici tribù di Israele. Dodici è il numero della completezza, totalità e prontezza. In quel momento non hanno giocatori sufficienti. Dopo la resurrezione di Cristo, noi leggiamo: “Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. E, vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono” (vv. 16-17). 
 
Quindi, oltre ha un problema di quantità, ne hanno un altro di qualità. Non hanno abbastanza discepoli e quelli che ci sono non credono abbastanza. Tuttavia Dio li ha usati potentemente. In effetti, l’accusa mossa contro di loro dai loro nemici iniziava col più grande dei complimenti che si potesse ricevere: “Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui” (Atti 17:6). Quindi la chiave per il successo non è nella tua capacità, ma nella capacità di Dio di lavorare attraverso te. Questo è il motivo per cui devi vivere ogni giorno dipendendo da Dio.

Dipendi da Dio (1)

“IO POSSO OGNI COSA IN COLUI CHE MI FORTIFICA” FILIPPESI 4:13

Paolo condivide con noi la chiave del suo formidabile successo nella vita: “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” C’è una sindrome chiamata “incapacità di spiccare il volo”. Riguarda le persone insicure del proprio futuro. Sembrano non arrivare mai al punto di sentirsi pronti, così perdono le opportunità. La vita dice: “Che tu sia pronto o no, io arrivo.” Ora l’inevitabilità della vita non significa che la preparazione sia banale; è importante. 
 
Il fatto di sentirsi pronti è però molto sopravvalutato. Noi siamo chiamati a “camminare per fede, non per visione” (2 Corinzi 5:7). Quando Dio condusse gli Israeliti nella Terra Promessa, disse loro di entrare prima nel fiume Giordano, solo dopo separò le acque. Se avessero aspettato prima l’evidenza, sarebbero ancora in attesa sulle rive del fiume. La fede cresce quando Dio dice “vai” e tu dici “sì”; la verità è che non capisci ciò che puoi fare fino a quando lo fai.
 
“Pronto!” accade più velocemente se ti stai già muovendo. Se per muoverti aspetti di essere completamente pronto, aspetterai fino a quando sarai morto. Gesù non ci dice: “Vai, tu sei pronto.” Ci dice invece: “Vai; io andrò con te.” Crescerai mentre “vai”. Ti svilupperai mentre “fai”. Questa è la chiave: la cosa che ti rende “pronto a tutto e all’altezza di tutto” è “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica.” Dio ha progettato le cose in questo modo perché vuole che tu dipenda da Lui.­

Prendi del tempo per riposare e rilassarti

“EGLI MI FA RIPOSARE IN VERDEGGIANTI PASCOLI, MI GUIDA LUNGO LE ACQUE CALME.” SALMO 23:2

Quando ti ritrovi a dire: “Non so per quanto ancora potrò continuare così”, potresti aver bisogno di cambiare alcune delle tue priorità e regolare il tuo stile di vita. Il salmista disse: “Sono stato fatto in modo stupendo” (Salmo 139:14). Dio ha pensato il tuo corpo per darti avvertimenti quando stai spingendo troppo, come un male qui o un dolore lì. Ma noi ignoriamo questi avvertimenti sino ad ammalarci troppo da non poterli ignorare più. 
 
E poiché viviamo nella generazione che assume più farmaci della storia, prendiamo prescrizioni, pillole e sciroppi sperando che siano la risposta. Ma è una cura a breve termine. Non possiamo ignorare la guida di Dio nel prendere del tempo per riposare e non pagare un prezzo per questo. Nessuno ha avuto uno scopo più grande o una missione più importante di Gesù e dei Suoi discepoli. Eppure Egli li ha istruiti per prendersi del tempo libero e rilassarsi (cfr. Marco 6:31). Pastore, è questa un’area di discepolato che hai bisogno di praticare ed insegnare alla tua gente? 
 
La chiesa non dovrebbe tenere le persone così occupate da incidere negativamente sulla loro salute e danneggiare i loro rapporti familiari. Se stai vivendo oggi una vita insostenibile, smetti di rimandare i cambiamenti che devi apportare. Non aspettare fino a quando qualcosa succede, come un problema di salute o un problema familiare. Fai ora i cambiamenti per vivere il tipo di vita che Dio vuole che tu viva. Quando vivi alla maniera di Dio, scoprirai un nuovo livello di pace nella tua vita. “Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme.” 
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Investi nel tuo matrimonio

“GODI LA VITA CON LA MOGLIE CHE AMI, PER TUTTI I GIORNI DELLA VITA” ECCLESIASTE 9:9

E’ sorprendente come molti di noi siano desiderosi di investire tempo e sforzo nella propria educazione, carriera e futuro finanziario, ma non nel proprio matrimonio. Una delle cause principali del divorzio è la noia. Un pastore spiega: “I partner perdono la loro attenzione, vagano nelle relazioni extraconiugali, diventano dipendenti dal porno o assumono un comportamento distruttivo… Il segreto per un matrimonio solido è continuare a trovare i modi per migliorare se stessi e condividerli. 
 
Può essere semplice come leggere un libro o un articolo e condividere quello che ti ha incuriosito, o frequentare un corso ed usare ciò che hai imparato a casa… Può essere conoscere l’ ambito professionale del tuo partner ed interessarti a ciò che fa tutto il giorno, mostrando coinvolgimento… Se si vuole continuare a crescere come coppia, è importante che ognuno dei due mantenga una vita propria con hobby, interessi ed amicizie personali. Ciò rende ciascun partner più interessante e stimolante quando torna a casa. 
 
Come è meraviglioso sedersi insieme a cena e condividere le cose eccitanti che ognuno ha scoperto durante il giorno. Sviluppare la propria vita personale arricchisce e rende equilibrata la vita di coppia. La persona che sposi vivrà con te per lungo tempo se fai le cose giuste. Poi, quando l’attrazione fisica e l’intensità della chimica sessuale saranno sbiadite e i figli cresciuti e autonomi, tu e il tuo partner desidererete avere forti connessioni così da poter continuare a crescere e a gioire della vita insieme.” Quindi, investi nel tuo matrimonio.

Niente di te sorprende Dio

“IN LUI CHE CI HA ELETTI PRIMA DELLA FORMAZIONE DEL MONDO” EFESINI 1:4

Niente di te sorprende Dio. Egli sapeva chi stava prendendo con sé quando ti ha scelto. “In lui che ci ha eletti.” Non sei apparso casualmente un giorno. E Dio non ha deciso semplicemente di tollerarti, non alza gli occhi al cielo quando hai un problema. 
 
Invece, si ricorda sempre di quanta strada hai fatto, quanto stai facendo bene, come sei prezioso ai Suoi occhi e quanto ti ama. Dio già conosceva le tue debolezze, ogni difetto e ogni fallimento, eppure dice “Ti voglio”. In Efesini 1:5 è scritto che Dio “ti ha adottato” come Suo figlio. Egli è tuo padre e tu sei la Sua famiglia. Sì, ti disciplinerà quando hai bisogno, ma non ti scarterà mai. E con Lui al tuo fianco, le cose sono destinate ad andare bene alla fine. 
 
“Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. In lui che ci ha eletti prima della formazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio” (vv. 3-6).

Condividi la tua saggezza

“BEATO L’UOMO CHE HA TROVATO LA SAGGEZZA, L’UOMO CHE OTTIENE L’INTELLIGENZA” PROVERBI 3:13

Dice il vecchio saggio adagio: “Dai ad un uomo un pesce e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.” Talvolta le persone hanno più bisogno della tua saggezza che del tuo denaro. Se trascorri del tempo con loro, condividendo le intuizioni e la saggezza che hai imparato attraverso le esperienze della tua vita, stai investendo nel loro futuro. Che dono! 
 
Ma questo significa che non devi mai smettere di imparare. Talvolta smettiamo di imparare perché siamo diventati autocompiaciuti. Crediamo di essere cresciuti abbastanza o vogliamo solo trarre il massimo profitto da ciò che già abbiamo in termini di capacità e conoscenza. Cominciamo ad adagiarci e poi a declinare. Perdiamo il nostro spirito innovativo. Cominciamo a pensare di essere efficienti invece di intraprendere nuove strade. Tagliamo icosti invece di investire in crescita. La nostra visione diviene molto limitata. E invece di giocare per vincere, iniziamo a giocare per non perdere. 
 
Tutti amiamo fare ciò in cui siamo bravi, ma essere bravi in qualcosa richiede di mantenere affinate le nostre competenze. Meno competenza conduce a meno entusiasmo ed eventualmente all’insoddisfazione. Se raggiungiamo questo stadio, cominciamo a guardarci indietro, perché è lì che sono i nostri giorni migliori. Pensiamo ai vecchi giorni buoni, ai giorni di gloria. A quel punto siamo a soli pochi passi dall’essere obsoleti. Nessuno vuole imparare da un “era stato”. Se vuoi dare finché non avrai dato tutto ciò che hai, devi continuare a crescere finché non puoi crescere più. “Beato l’uomo che ha trovato la saggezza, l’uomo che ottiene l’intelligenza.”

Riconosci chi sei “in Cristo”

“CHIEDO A LUI CHE LA FEDE CHE CI E’ COMUNE DIVENTI EFFICACE NEL FARTI RICONOSCERE TUTTO IL BENE CHE NOI POSSIAMO COMPIERE, ALLA GLORIA DI CRISTO” FILEMONE 1:6

Lotti contro la tua autostima? Scopri che cosa hai e chi tu sei “in Cristo”. Paolo scrive: “Chiedo che… nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo”. Ecco alcuni passi pratici che tu puoi intraprendere per aumentare il tuo senso di fiducia ed autostima: 1. Invece di focalizzarti sulle tue debolezze e difetti, comincia a riconoscere ed esprimere tutte le cose buone che “hai in Cristo”. 
 
Pietro scrive: “La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina” (2 Pietro 1:3-4). 2. Evita di paragonare te stesso agli altri. Un giorno Pietro indicò Giovanni e chiese: “Signore, e lui?” (Giovanni 21:21). Gesù lo corresse dicendo: “Che t’importa? Tu, seguimi” (v.22). 
 
Invece di paragonare te stesso agli altri, lavora sull’essere conforme alle qualità del carattere di Cristo. 3. Lascia che Dio determini il tuo valore. Come il Suo figlio redento, Dio ti vede rivestito della giustizia di Cristo; perciò tu sei sempre amato e accettato da Lui (cfr. 2 Corin- zi 5:21). 4. Mantieni i tuoi difetti in prospettiva. Va bene vedere dove hai bisogno di migliorare, ma assicurati di apprezzare il tuo progresso. 5. Scopri la vera fonte della fiducia. Se poni la tua fiducia in Dio, non potrai fare a meno di avere un atteggiamento sano. Quindi, fai del tuo meglio e lascia i risultati a Lui.

Quando sembra di girare in tondo

“DIO FECE FARE AL POPOLO UN GIRO PER LA VIA DEL DESERTO” ESODO 13:18

La Bibbia dice: “Quando il Faraone ebbe lasciato andare il popolo, Dio non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse vicina, poiché Dio disse: Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto. Dio fece fare al popolo un giro per la via del deserto” (vv. 17-18). Qui c’è una lezione per te. Dio sa dove ti trovi nel tuo viaggio spirituale e Lui ti guida di conseguenza, anche se sembra la strada più lunga. 
 
“I passi dell’onesto sono guidati dal Signore; egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23). L’itinerario più breve dall’Egitto alla Terra Promessa era attraverso il territorio nemico e Dio sapeva che il Suo popolo non era pronto per la battaglia. “Dio disse: Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto. Dio fece fare al popolo un giro per la via del deserto”. Far uscire il popolo di Dio dall’Egitto, si rivelò la parte più facile; far uscire l’Egitto dal popolo di Dio, si rivelò la parte più difficile. Dopo quaranta generazioni di dipendenza dal Faraone, gli Israeliti avevano bisogno di conoscere Dio, imparare le Sue vie e aver fiducia in Lui. 
 
Così Egli organizzò il loro viaggio di conseguenza. Stai attraversando un momento di “deserto”? Sii incoraggiato. Il raggiungimento di ciò che Dio ti ha promesso può impiegare più tempo di quello che pensi, ma non è tempo sprecato. E Dio non ti sta punendo; Egli ti sta preparando per il tuo destino. Cosa dovresti fare? 1. Trascorri del tempo con Lui in preghiera e nella Sua Parola. 2. Appoggiati meno su te stesso e più su Dio. 3. Fondati sulla Sua grazia e segui la Sua guida.

Quando Dio dice di andare

“VA’ VIA DAL TUO PAESE, DAI TUOI PARENTI E DALLA CASA DI TUO PADRE E VA’ NEL PAESE CHE IO TI MOSTRERO'” GENESI 12:1

L'”andare” di Dio si compone di due parti: uscire da e andare verso . Ur, la città di Abramo, era considerato il posto migliore in cui vivere. Tutte le ricchezze commerciali provenienti dal Mediterraneo destinate all’antica Mesopotamia, dovevano passare da Ur. Era un luogo di immensa ricchezza, commercio, istruzione e tecnologia. 
 
Un autore scrive, “Il primo codice di leggi scritte che ha dato inizio alla civilizzazione fu redatto là.” Quindi, doveva essere un luogo difficile da lasciare, specialmente se la destinazione era Canaan. Canaan era semplice, rustico e poco sviluppata. Nessuno che avesse avuto abbastanza soldi per vivere a Ur, il grande centro di civilizzazione, si sarebbe trasferito a Canaan. Il punto è questo: devi confidare in Dio per il tuo futuro quando il percorso che Egli ti chiama a intraprendere non assomiglia a quello ovvio. 
 
Ma se sei disposto ad andare, scoprirai che Dio ha in mente benedizioni che non hai mai sognato. Egli disse ad Abramo: “Io farò di te una grande nazione; ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra” (vv. 2-3). La ricompensa che Dio ti darà sarà sempre più grande di ogni sacrificio che ti chiama a fare. Dio ti ha chiamato ad andare, ma vuoi rimanere? Ti sta dicendo di restare, ma vuoi andare? Ecco il risultato: se obbedisci a Dio, non te.