Concentrati sulle qualità migliori del tuo coniuge

“CHI HA TROVATO MOGLIE HA TROVATO UN BENE E HA OTTENUTO UN FAVORE DALL’ETERNO” PROVERBI 18:22

I migliori matrimoni sono costruiti da coppie che cercano di ricordare le qualità che inizialmente li hanno attratti l’uno verso l’altro. Se vuoi costruire un matrimonio felice o migliorarne uno meno felice, fai quanto segue: 1. Elenca le migliori qualità del tuo coniuge. Scrivi le cose che ami di più di lui o di lei e cerca di tenerle sempre a mente. Quando stress e tensioni emergono nella vostra relazione, come inevitabilmente accadrà, ripassa l’elenco nella tua mente e, se necessario, fai riferimento alla copia scritta come promemoria. 2. Concentrati su di esse.

Pensa a come le grandi qualità del tuo coniuge arricchiscono la tua vita e quanto ti mancherebbero se lui o lei non fosse presente. Quando cambi la tua attenzione, cambi i tuoi sentimenti. E quando cambi i tuoi sentimenti, cambi la tua prospettiva, il tuo approccio e le tue reazioni. 3. Verbalizzali. “I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo:” (Proverbi 31:28). I tuoi figli imparano come costruire un matrimonio fantastico o infelice guardandoti. Questo pensiero da solo dovrebbe frenare le critiche e far emergere i complimenti!

4. Coltivali. “Quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà.” (Galati 6:7). Le persone appassiscono con le lamentele, mentre fioriscono e crescono attraverso lodi e incoraggiamenti. Cogli ogni momento che vale la pena celebrare e magnificalo! Paolo riassume così: “Soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:7).

Come vivere senza stress

“SE DUNQUE NON SIETE STATI FEDELI NELLE RICCHEZZE INGIUSTE, CHI VI AFFIDERÀ LE VERE?” LUCA 16:11

Sapevi che la volontà di Dio di benedirti con più denaro dipende da quanto bene gestirai ciò che ti ha già dato? Quando si tratta di denaro, ecco alcuni principi biblici secondo cui devi vivere: 1. Concedi come prima cosa, a Dio la tua decima, in modo da non doverti vergognare di non averlo fatto (cfr. Malachia 3:10). 2. Prega prima di acquistare. Chiediti: “Ne ho bisogno o semplicemente lo voglio?” 3. Tieni presente l’importo delle spese rispetto alle tue entrate.

4. Sii d’accordo con tuo marito o tua moglie riguardo al budget familiare e ai tuoi obiettivi a breve e lungo termine. E non nascondere o fraintendere le informazioni sulle tue finanze. 5. Impegnati per l’eccellenza sul lavoro, senza esagerare con le ore. 6. Salda tutti i tuoi debiti (esclusi gli immobili). 7. Risparmia mensilmente (un minimo del 10% della tua retribuzione lorda se hai esaurito i debiti). 8. Non firmare un prestito per nessuno e non prestare a nessuno denaro che non puoi permetterti di perdere. 9. Paga in contanti tutti i tuoi “desideri” invece di addebitarli.

10. Risparmia una parte del tuo budget per divertimento e vacanze. 11. Quando ottieni un aumento, non adattare il tuo stile di vita così da consumarlo tutto. Allenati a vivere al di sotto delle tue possibilità. 12. Istituisci una riserva di liquidità di emergenza pari ad almeno due mesi di spese di vita quotidiana. 13. Sii soddisfatto di ciò che hai. “Chi ama l’argento non è saziato con l’argento e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità.” (Ecclesiaste 5:10).

Sviluppa la consapevolezza della presenza di Dio

“LA MIA PRESENZA ANDRA’ CON TE E IO TI DARO’ RIPOSO.” ESODO 33.14

Quando percepisci la presenza di Dio e sai che è con te, puoi gestire qualunque evento della vita. Prova a immaginare l’incarico di Mosè: liberare due milioni di persone dalla morsa della schiavitù: guidarli attraverso un deserto dove erano esposti a nemici, a caldo e freddo estremi; nutrendoli, vestendoli, risolvendo le loro controversie e facendoli avanzare verso il loro destino. La preghiera di Mosè: “Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.” (v. 15).

Mosè preferì non andare ché andare da qualche parte senza di Dio. Quando la sua relazione con Betsabea fu scoperta, Davide non pregò: “Non togliermi la mia corona, né il mio regno, né il mio esercito”. No, sapeva ciò che contava di più: “Non togliermi il tuo santo Spirito.” (Salmo 51:11). Per crescere spiritualmente, devi sviluppare una crescente consapevolezza della presenza di Dio nella tua vita. Come si fa a farlo? Invece di essere una roccia, diventa una spugna. Quando metti una roccia nell’oceano, la sua superficie si bagna ma il suo nucleo rimane duro e asciutto.

Ma quando si mette una spugna nell’oceano, l’acqua altera l’essenza stessa del suo essere. Rallenta e assorbi la presenza di Dio. Inizia leggendo questa Scrittura, scrivendola, ripetendola più e più volte e aprendo ogni poro della tua anima alla presenza di Dio: “L’Eterno, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un Potente che salva; egli si rallegrerà con grande gioia per causa tua, si acquieterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia.” (Sofonia 3:17).

Disimparare

“IL MIO POPOLO PERISCE PER MANCANZA DI CONOSCENZA.” OSEA 4:6

Non riuscire a disimparare paure irrazionali e idee sbagliate ci impedisce di diventare chi Dio vuole che siamo. L’uomo invalido di Giovanni 5 ne è un ottimo esempio. Era zoppo da trentotto anni quando Gesù gli chiese se volesse guarire. Tuttavia, l’uomo credeva che ci fosse un solo modo per essere guarito: “io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me” (Giovanni 5:7). Quest’uomo ha dato per scontato qualcosa che potrebbe essergli costato trentotto anni!

Pensò che per essere guarito avrebbe dovuto essere il primo a entrare nella piscina di Bethesda quando un angelo agitava l’acqua. In un certo senso era imprigionato da quel pensiero. Ma Gesù smontò quella credenza inesatta con una frase: “Prendi il tuo lettuccio e cammina” (v. 11). Gesù ha liberato quest’uomo fisicamente e lo ha liberato mentalmente. Fede significa disimparare le preoccupazioni insensate e le credenze fuorvianti che ci tengono prigionieri. Ed è quello che facciamo mentre studiamo le Scritture.

Aggiorniamo, letteralmente, le nostre menti assimilando la mente di Cristo (cfr. 1 Corinzi 2:16). Disimparare qualcosa è due volte più difficile che impararlo. Perché? Perché un chilometro nella direzione sbagliata è in realtà un doppio errore, poiché devi tornare indietro per arrivare dove in realtà devi essere. Togliere i vecchi pensieri dalla mente è più difficile che inserirvi nuovi pensieri. Ma ne vale la pena. Quindi, prenditi del tempo ogni giorno per rinnovare la tua mente con la Parola di Dio.

L’essenza della leadership è adorare

“PASSERETE IN ARMI ALLA TESTA DEI VOSTRI FRATELLI E LI AIUTERETE” GIOSUE’ 1:14

Per essere degno di un seguito, hai bisogno di qualcosa di più del talento e di un titolo. L’essenza della leadership sta nel fare due cose. 1. Andare per primi! “Passa davanti ai tuoi compagni israeliti”. Significa che, se Dio ti ha chiamato a guidare, devi uscire con fede e andare per primo, ed è necessario credere in te stesso e nella tua missione. Ottenere un risultato richiede qualcosa di più del semplice duro lavoro; serve credere nella cosa giusta. Dio disse a Giosuè: “Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai” (v. 9). Non hai bisogno di ricevere tutte le risposte in anticipo.

La fiducia deriva dal sapere che Dio è con te e da- vanti a te. 2. Portare altri con te. “… dei vostri fratelli e li aiuterete” (v. 14). E nel caso ti stia chiedendo: “Per quanto tempo devo continuare a investire in questa persona?” la risposta è “Finché il Signore abbia concesso riposo ai vostri fratelli come a voi, e siano anch’essi in possesso del paese che il Signore, il vostro Dio, dà loro (v.15). Molte persone presteranno servizio quando saranno costrette a farlo, e alcune invece in caso di crisi. Ma quando hai un cuore da servitore, inizi a servire gli altri per primo. Vedi la necessità, cogli l’opportunità e servi sapendo che Dio ti ricompenserà.

Pertanto, servi con gioia (cfr. Salmo 100:2). Quindi ecco l’accordo: ti qualifichi per godere dei privilegi della leadership solo quando sei disposto ad andare per primo e poi portare gli altri con te. Ma questa non è la fine della storia. Dio disse: “Poi ritornerete al paese di vostra proprietà, che Mosè, servo del Signore, vi ha dato di qua dal Giordano verso il levante, e ne prenderete possesso” (Giosuè 1:15).

Proteggi il tuo matrimonio

“IL LADRO NON VIENE SE NON PER RUBARE, AMMAZZARE E DISTRUGGERE.” GIOVANNI 10:10

Perché il 50% dei matrimoni, compresi quelli cristiani, finiscono con il divorzio? Gesù risponde a questa domanda: “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.” (v. 10). Dio celebra la prima cerimonia nuziale tra Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden. E la luna di miele era appena iniziata quando satana entra in scena e li attacca, provocando sentimenti di vergogna e separazione da Dio. Più avanti nelle Scritture, si legge di satana che non riesce a sconfiggere il patriarca Giobbe con piaghe, bancarotta e lutto, allora decide di attaccarlo tramite sua moglie.

Il tuo matrimonio è uno dei bersagli principali di Satana e se lo dimentichi lo fai a tuo rischio e pericolo. Allora, come proteggerlo? 1. Tieni presente le aspettative del tuo coniuge: sono realistiche? Erano inespresse o sconosciute finché non è sorto il conflitto nella relazione? La delusione spesso si manifesta come rabbia. 2. Familiarizza con la storia familiare del tuo coniuge: in molti modi, lui o lei è un prodotto dell’ambiente in cui è cresciuto. La verità è che costruiamo con gli strumenti e combattiamo con le armi che i nostri genitori ci hanno dato. E durante i litigi e le conversazioni accese, i ricordi della rabbia dei genitori, degli abusi infantili e delle discussioni familiari possono influenzare il modo in cui reagiamo alle liti quando ci sposiamo.

3. Inizia a pregare per il tuo coniuge: meglio ancora, inizia a pregare con lui! Gesù disse: “E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.” (Matteo 18:19-20). Quindi proteggi il tuo matrimonio: è uno dei principali obiettivi di Satana

Non avere paura di fallire (3)

“E PIETRO, SCESO DALLA BARCA, CAMMINÒ SULL’ACQUA E ANDÒ VERSO GESÙ.” MATTEO 14:29

La Bibbia dice: “Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» “(vv. 28-31). Quando sai di aver pregato, preparato e pianificato qualcosa, devi uscire e farla. È normale provare paura quando è qualcosa che non hai mai fatto prima. Forse hai letto la storia del tentativo di Pietro di camminare sulle acque e lo hai giudicato un fallimento. Non è così.

Innanzitutto, Pietro si merita un 10 per aver lasciato la sua zona di sicurezza e per aver fatto ciò che non aveva mai fatto prima. In secondo luogo, provò l’euforia di camminare davvero sulle acque, anche se solo per un momento fugace; nessun altro discepolo poteva vantarsene. In terzo luogo, ha imparato una lezione preziosa: concentrarsi su Gesù piuttosto che sulle circostanze è essenziale quando si tenta l’impossibile. In quarto luogo, riconobbe che la sua sopravvivenza dipendeva esclusivamente da Gesù.

“Ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: ‘Signore, salvami!’. Subito Gesù stese la mano e lo afferrò. “Uomo di poca fede perché hai dubitato?” (vv. 30-31). Gesù non condannò Pietro per aver fallito, gli disse semplicemente che aveva bisogno di sviluppare una fede maggiore. Dio non ti lascerà annegare nei tuoi errori. Finché continuerai a fidarti di Lui, Egli continuerà a lavorare con te finché non avrai successo. Egli è il tuo Padre celeste e il tuo successo è il Suo successo!

Non avere paura di fallire (2)

“PERCHÉ SE EVANGELIZZO, NON DEBBO VANTARMI; E GUAI A ME SE NON EVANGELIZZO!” 1 CORINZI 9:16

Diamo un’altra occhiata a come vincere la paura del fallimento. 1. Persegui lo scopo che Dio ti ha dato nella vita. Per riuscire davvero in qualcosa, devi metterci la passione. E Dio non solo ti rivelerà il Suo scopo, ma ti darà la passione per perseguirla. Paolo aveva il dono, l’istruzione e le connessioni per intraprendere carriere diverse. Ma scrisse: “Sono costretto a predicare. Guai a me se non predicassi il Vangelo!” Che cosa ti appassiona? Studiala; è un indizio sul tuo destino. 2. Ponetevi queste tre domande:

a. “Qual è la cosa peggiore che può accadere se non ci riesco?” Avrai ancora Dio, i tuoi talenti, la tua famiglia e altre opportunità. b. “È mai stato fatto prima?” Anche se no, e allora? c. “Questa paura è un segnale che non dispongo delle persone, dei processi o dei piani adeguati ad avere successo in questo momento?” Quindi poniti la domanda più importante: “Quali sono i vantaggi di cui godrò se avrò successo?” Abbi un atteggiamento positivo. Guarda in faccia la tua paura e afferma con coraggio: “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica “ (Filippesi 4:13).

Non lasciare che la familiarità di questa Scrittura ti induca a recitarla a memoria. Dillo a voce alta. Assorbi davvero le parole; inseriscili nel tuo spirito. Sappi che Cristo ti rafforza per avere successo per la gloria di Dio. Sappi che, quando ti guida, ti fornisce tutto ciò di cui hai bisogno per avere successo in qualunque cosa ti abbia chiamato a fare.

Non avere paura di fallire (1)

“FINCHE’ CERCO’ IL SIGNORE, DIO LO FECE PROSPERARE” 2 CRONACHE 26:5

Prendiamo in considerazione alcune strategie Bibliche per superare la paura di non riuscire. 1. Assicurati che la tua visione e i tuoi valori siano allineati. L’ascesa e la caduta del re Uzzia sono raccontate con queste parole, “Uzzia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme… Egli fece l’intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il Signore, Dio lo fece prosperare… Ma quando fu diventato potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un’infedeltà contro il Signore, il suo Dio” (2 Cronache 26, 3-5;16).

L’insegnamento qui è chiaro: il successo può dare alla testa. E le persone intossicate non pensano con lucidità e finiscono per cacciarsi in ogni sorta di guai. Dunque, assicurati che la tua visione sia in linea coi tuoi valori portanti. Resta equilibrato. Definisci il successo sulla base della Parola di Dio e non secondo i criteri del mondo guidati dall’ego. Ad esempio, ricevere riconoscimenti ed elogi pubblici per i propri risultati mentre la vita familiare è un disastro non è un successo. Sacrificare la tua integrità per il profitto e la promozione è l’affare peggiore che tu possa mai fare.

2. Impara dai tuoi fallimenti ed errori. Il fallimento non è fatale, né definisce chi sei. È il risultato delle tue azioni, ma non la misura del tuo valore. Thomas Edison una volta disse: “Non ho fallito. Ho appena trovato diecimila modi che non funzionano.” Considera con umiltà i tuoi errori come “tasse pagate” sulla tua istruzione, poi diventa più saggio e continua ad andare avanti

Puoi vincere le tue paure

“L’AMORE PERFETTO CACCIA VIA LA PAURA“ 1 GIOVANNI 4:18

Secondo studi psichiatrici esistono circa duemila paure classificate. La cosa interessante è che gli psichiatri affermano che nasciamo con solo due paure: la paura di cadere e la paura dei rumori forti. Ciò significa che le altre paure le impariamo. E, cosa ancora più importante, ciò significa che possiamo anche disimpararle. La maggior parte di noi è plasmata, nel bene e nel male, dalle proprie esperienze. Queste esperienze determinanti possono piantare un seme di fiducia o un seme di incertezza, un seme di speranza o un seme di vulnerabilità, un seme di fede o un seme di paura.

Giovanni esprime il fine ultimo della nostra relazione con Dio, “Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura.” (1 Giovanni 4:18). Le parole “amore perfetto” non descrivono il nostro amore, bensì l’amore di Dio per noi, incondizionato, immeritato, infallibile. Un pastore scrive: “Lo scopo dell’amore è il coraggio, l’assenza di paura! Mentre cresciamo nella nostra relazione d’amore con Dio, disimpariamo le paure che ci paralizzano e ci neutralizzano spiritualmente. È questa l’essenza della fede. Fede è disimparare pin piano le nostre paure irrazionali.

L’unico timore voluto da Dio è il timore di Dio. e se temiamo (amiamo, onoriamo, riveriamo e rispettiamo) Dio, non dobbiamo temere niente e nessuno. Disimparare le paure è in fondo imparare ad affidarsi sempre di più a Dio. Una delle promesse più grandi che Dio ci ha fatto nella Scrittura è questa: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò.” Così noi possiamo dire con piena fiducia: “Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l’uomo?” (Ebrei 13:5-6).