Permetti a Dio di plasmarti di nuovo

“SE DUNQUE UNO È IN CRISTO, EGLI È UNA NUOVA CREATURA” 2 CORINZI 5:17

 Che cosa vorresti cambiare di te stesso? Come lo cambieresti? Per dirlo in altri termini, tuo marito o tua moglie, che cosa vorrebbero cambiare in te? Forse così è più chiaro!! In che modo concluderesti la frase: “E’ proprio da me…” Essere in ritardo? Non riuscire a stare a dieta? Dire la cosa sbagliata? Sbottare di rabbia? Essere triste? Geremia ne parla così: “Può un leopardo cambiare le sue macchie? Solo allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene” (Geremia 13:23). 
 
Dirai: “Credo proprio di essere senza speranza.” No, non lo sei, ed è qui che entra in gioco la potenza di Dio capace di cambiare la vita. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17). Dopo aver affidato la nostra vita a Dio, non siamo più gli stessi, è iniziata una nuova vita. Ecco perché la Bibbia lo chiama “essere nati di nuovo.” Riceviamo immediatamente una nuova natura, oltre allo Spirito Santo che dimora in noi. 
 
Un set di “batterie spirituali” è incluso per fornire energia! Questo fa tutta la differenza. Come la prima nascita ha segnato l’inizio della vita, questa seconda nascita segna l’inizio di una nuova vita. Ed è seguita dalla crescita nel corso di tutta l’esistenza come descritta in Romani 12:2: “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.”

Cambia il tuo modo di pregare

“NON SMETTO MAI DI RENDERE GRAZIE PER VOI, RICORDANDOVI NELLE MIE PREGHIERE.” EFESINI 1:16

Le preghiere Bibliche sono potenti. Mettono in prospettiva ogni cosa. Ad esempio, Paolo ha pregato perché Dio desse agli Efesini “uno spirito di sapienza e di rivelazione, perché possiate conoscere Dio pienamente; Egli illumini gli occhi del vostro cuore affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati… e qual è… l’immensità della sua potenza” (Efesini 1: 17-19). Con questo modello in mente, JoHanna Reardon scrive: 1. Metti Dio al centro delle tue preghiere. Il creatore dell’universo ti ha dato il privilegio di portare a Lui le tue richieste. 
 
Quando lodi Dio per la sua grandezza, sei colmo di aspettativa che qualcosa di grandioso possa accadere perché stai parlando con Colui che tutto può. 2. Riempi le preghiere di lode. Paolo inizia dicendo: “Non smetto mai di rendere grazie per voi.” La chiave è di non concentrarci sui nostri problemi, bensì di ringraziare Dio e di lodarlo, perché Egli sa che cosa sta facendo. Impara a dire: “Non so perché ho questo problema, Signore, e vorrei tanto che tu cambiassi le cose. Ma se non lo farai, sono certo che userai questa situazione per il bene della mia vita.” 
 
3. Rendi le preghiere capaci di cambiare la vita. La maggior parte delle nostre preghiere sono una richiesta a Dio di cambiare le nostre circostanze. Ma forse, Egli vuole cambiare te. Ciò non significa che non interverrà mai; Egli ogni giorno soddisfa i bisogni, apre le porte, guarisce le persone in modo incredibile. Ma quando trascorri anni pregando per qualcosa che non accade mai, potrebbe essere un indizio che non preghi nel modo giusto. Paolo ha trovato la gioia in carcere. E quando Dio aprirà i tuoi occhi, troverai gioia anche nella tua situazione.

Speranza per il futuro

“POICHÉ C’È UN AVVENIRE, E LA TUA SPERANZA NON SARÀ DELUSA.” PROVERBI 23:18

Sei forse circondato da persone con la missione di “iniettare una dose di realtà” nella tua vita? Sottolineano continuamente quanto sia dura la situazione economica, desolante il mercato del lavoro, ci ricordano che il mondo casca a pezzi. Scrive Jon Walker: “Il mio insegnante di Inglese al liceo mi aveva detto di non provare ad entrare alla Cornell University perché, se anche mi avessero preso, cosa improbabile, non sarei comunque riuscito a sostenere gli studi. 
 
Ero sul punto di non inoltrare la domanda, quando l’insegnante precedente mi ha incoraggiato: “Se ti prendono, vai. Ce la puoi fare.” Le sue parole hanno cambiato tutto. Ho mandato la domanda e sono stato accettato. Il mondo ha bisogno di più persone ottimiste che incoraggiano, capaci di ispirare e di parlare al cuore degli altri per dire: “Credo in te; segui la tua passione, e vivi secondo il tuo scopo. Se senti il desiderio, hai anche la forza perché si realizzi. 
 
Continua ad impegnarti fino in fondo. Stai migliorando e crescendo. La situazione economica è difficile, ma puoi ugualmente far crescere il tuo business; il mercato del lavoro è desolante, ma riuscirai a trovare il lavoro giusto per te; e se anche sbagli, questo ti condurrà a qualcosa di persino migliore. Stai imparando e crescendo. La differenza tra successo e fallimento è la convinzione, la fiducia, e spesso tale fiducia viene instillata da qualcuno che ci incoraggia.” 
 
Nella versione King James della bibbia, Proverbi 29:18 dice letteralmente: “Dove non c’è visione, il popolo muore” (per mancanza di fede e focus). La visione è un desiderio di andare avanti, senza di essa, resti bloccato dove sei. Non conta quello che pensano gli altri, Dio dice: “C’è un avvenire per te”, e se guardi a Lui, Egli ti darà la forza di andare avanti.

Cerca di essere più flessibile

“LA SAGGEZZA CHE VIENE DALL’ALTO È… PACIFICA, MITE, CONCILIANTE” GIACOMO 3:17

 Le persone flessibili sono persone felici. Vivono con molto meno stress rispetto ai caratteri rigidi, che insistono perché le cose vengano fatte sempre in un certo modo. Il motivo per cui l’inflessibilità genera tanto stress è perché comunque dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi anche con l’intervento di altri esseri umani, che hanno le loro idee, spesso diverse dalle nostre.
 
Se sei il tipo di persona non aperta ai nuovi modi di fare, perché li vivi come un rifiuto personale delle tue idee, prega Dio, il Grande Medico, perché operi in te un cambiamento. I farisei erano l’esempio perfetto di inflessibilità e perfezionismo. Quando hanno accusato Gesù di non osservare il sabato, Egli ha risposto: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Marco 2:27). Una domanda: quanto sei flessibile? Sei così preciso in casa, che il resto della famiglia si defila, per paura di violare una delle tue infinite preferenze? Asciugamani e canovacci devono essere piegati sempre in un certo modo? 
 
Se i programmi devono essere cambiati, questo ti manda in crisi o ti fermi e prendi in considerazione il fatto che Dio ha un programma diverso? Non cercare di giustificare il tuo comportamento nascondendolo sotto il mantello dell’eccellenza.” Certo, vorresti vedere le cose fatte nel miglior modo possibile; tuttavia, cerca di capire quando il tuo comportamento esce dai confini del regno dell’eccellenza per entrare in quello di un perfezionismo inflessibile, che crea stress a te stesso e agli altri. La parola per te oggi è questa: rilassati! Prova a piegarti un poco; prova a scorrere con la corrente.

Armati per la guerra spirituale (3)

“PREGATE IN OGNI TEMPO PER MEZZO DELLO SPIRITO” EFESINI 6:18

L’armatura spirituale deve essere indossata correttamente, in modo che tutte le parti si incastrino bene, altrimenti resti vulnerabile agli attacchi di satana. Dunque, come indossarla bene? Paolo ce lo dice: “Pregate in ogni tempo per mezzo dello Spirito.” L’armadio dei vestiti è dove trovi ciò che devi indossare nel regno naturale; l’armadio delle preghiere è dove trovi ciò che devi indossare nel regno spirituale. Solo attraverso la preghiera possiamo vestirci per la guerra spirituale, quindi, non andare in battaglia svestito. 
 
L’apostolo Paolo scrive: “Rivestitevi del Signore Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri” (Romani 13:14). Questo è uno dei passaggi più efficaci della Scrittura per quanto riguarda la vittoria sulle tentazioni. I professionisti che addestrano i cani ad ascoltare ed obbedire qualsiasi cosa succeda, iniziano col gettare loro della carne rossa. Il cane non ancora addestrato la afferra immediatamente, ma col tempo l’addestratore porta l’animale a dargli totale attenzione, a prescindere da cosa gli metta davanti agli occhi. 
 
Quando il percorso di addestramento è concluso, il cane non toglie gli occhi dal padrone nemmeno se la tentazione è proprio sotto il suo naso. Troviamo qui una lezione importante. Se mantieni lo sguardo su Gesù, non avrà importanza il tipo di bugia o tentazione che satana getterà sul tuo cammino. Di tanto in tanto avrai voglia “di provarci”, ma se resti focalizzato su Gesù e ascolti solo la Sua voce, uscirai dalla battaglia vittorioso.

Armati per la guerra spirituale (2)

“E RESTARE IN PIEDI DOPO AVER COMPIUTO TUTTO IL VOSTRO DOVERE” EFESINI 6:13

Guardiamo ora alle altre tre componenti dell’armatura che Dio ha preparato per noi, per poter vivere in modo vincente. 1. “Lo scudo della fede” (v.16). A che cosa serve? “Con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno” (v.16). Ricordate i vecchi film western, le battaglie tra Nativi Americani e pionieri coloni? I coloni disponevano i carri in circolo e i nativi lanciavano contro frecce infuocate. Sapevano entrambi che è impossibile combattere contemporaneamente contro il fuoco e contro il nemico; le frecce infuocate erano un diversivo. 
 
Satana usa la stessa tattica. Ma la fede, che si focalizza sulla Parola di Dio, spegne quelle frecce infuocate. 2. “L’elmo della salvezza” (v.17). Questo elmo protegge la mente. Quando satana ti sussurra: “Se tu fossi davvero un Cristiano, non avresti… ”, puoi respingere il suo attacco conoscendo la tua identità in Cristo, un figlio di Dio acquistato col sangue, pienamente perdonato, visto come giusto e diretto al cielo. 3. “La spada dello Spirito, che è la Parola di Dio” (v.17). La Parola di Dio a cui si fa riferimento qui non è il logos (cioè, la parola scritta), bensì il rhèma, che significa parola parlata. 
 
Significa pronunciare la Parola di Dio per sconfiggere satana, usando la giusta Scrittura al momento giusto per far fronte al problema. Ecco perché satana avversa strenuamente il fatto di leggere la Bibbia. Per tre volte ha tentato Gesù nel deserto, e per tre volte Gesù ha risposto, “E’ scritto” (Matteo 4:4-10). Ha demolito satana con la Scrittura! Il diavolo può avere la meglio su di te, ma non ha difese contro la Parola di Dio. Dunque, memorizza le Scritture, e usale come arma per sconfiggerlo.

Armati per la guerra spirituale (1)

“RIVESTITEVI DELLA COMPLETA ARMATURA DI DIO” EFESINI 6:11

Ogni giorno della tua vita, dovrai combattere contro il mondo, la carne e il diavolo. Per poter affrontare questa guerra spirituale, Paolo delinea sei componenti specifiche dell’armatura da indossare. Oggi vedremo le prime tre. 1. La robusta “cintura della verità” (cfr. v.14). Durante la Seconda Guerra Mondiale, un aereo aveva oltrepassato di molte miglia la sua destinazione. Perché? L’equipaggio, non essendosi reso conto dei forti venti a favore, si era rifiutato di credere alla strumentazione nella cabina di pilotaggio. 
 
Il risultato è stata la morte di ogni persona a bordo. Eppure, quando il velivolo è stato ritrovato anni più tardi, gli strumenti erano ancora intatti e funzionanti. Puoi affidarti alla Parola di Dio che ti guida per il tuo bene. Leggila quotidianamente, e credi a ciò che dice, al di là di ciò che dicono la tua mente e le tue emozioni. 2. La “corazza della giustizia” (v.14). Fai attenzione, si tratta della giustizia di Dio, non della tua. Non sei salvato affidandoti a ciò che sai fare, ma affidandoti all’opera di Cristo sulla croce. Quando sei certo di questo, la giustizia di Dio diventa un pettorale che protegge il cuore dai dubbi riguardo la tua salvezza (cfr. 2 Corinzi 5:21). 3. Le “calzature”, cioè lo “zelo dato dal vangelo della pace” (cfr. v.15). 
 
Le scarpe dicono che sei diretto da qualche parte. Perciò, non aspettarti di sentire la voce di Dio se hai deciso di restare cristallizzato nello stesso posto. Quando inizi a muoverti in avanti, Egli conferma che la direzione è quella giusta dandoti un senso di pace (cfr. Colossesi 3:15). Conosci dal di dentro che sei sulla strada giusta. Se non hai pace, cerca Dio per avere la direzione. Questo vale soprattutto se sei una persona intra- prendente che si appassiona a ciò che fa. Dio vuole che tu abbia un profondo senso della Sua pace; dunque, non muoverti senza di esso!

Non dubitare di Dio

“SE NON VEDO… IO NON CREDERÒ” GIOVANNI 20:25

Scrive Giovanni: “Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli altri discepoli, dunque, gli dissero: “Abbiamo visto il Signore!” Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito e se non metto la mia mano sul suo costato, io non crederò.” Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse e si presentò in mezzo … Poi disse a Tommaso: “Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila sul mio costato; e non essere incredulo, ma credente.” Tommaso gli rispose: “Signore mio e Dio mio” (Giovanni 20:24-28). 
 
Gesù ha chiamato ad essere suo discepolo un uomo scettico. E quando Tommaso ha dubitato, Gesù non lo ha condannato né respinto. Al contrario, è apparso di nuovo proprio per risolvere i dubbi di Tommaso ed edificare la sua fede. Elisabeth Elliott (1926- 2015, Missionaria, autrice e relatrice belga, dedita all’annuncio della salvezza per grazia N.d.T.) ha scritto: “La vera fede entra in azione solo quando non ci sono più risposte.” Dio dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri” (Isaia 55:8). La verità è che Dio non pensa nel modo in cui pensiamo noi; Egli vede il quadro generale, e si muove verso un finale ben preciso. 
 
Gesù ha detto: “Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata” (Giovanni 16:12). Dunque, quando ti trovi a dubitare, prega: “Signore, non è semplice credere quando sono ferito e confuso, e Tu resti in silenzio. Come Tommaso, voglio delle prove che tu mi ami. Aiutami a guardare oltre il mio desiderio di pace e consolazione, oltre i miei dubbi e le domande senza risposta e ad aggrapparmi alla veri- tà del Tuo amore sicuro e alla Tua grazia. Amen.”

In famiglia, vivi con integrità

“MA AI SUOI GENERI PARVE CHE VOLESSE SCHERZARE” GENESI 19:14

Rendi la tua vita un libro aperto; stabilisci un sistema di valori in base ai quali giudicare ogni aspetto della vita; cammina con Dio; mantieni la tua integrità al lavoro e in casa; in questo modo farai la scelta giusta ogni volta. Lot non è riuscito a farlo, e ha pagato un prezzo molto caro. “Lot uscì, parlò ai suoi generi … e disse: “Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città.” Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare” (Genesi 19:14). Genitore, se perdi la tua integrità, perdi anche la credibilità. 
 
Proteggi fisicamente i tuoi figli quando sono piccoli, ed emotivamente quando crescono. Insegna ai figli maschi a rispettare le ragazze e parla apertamente ai ragazzi che frequentano le tue figlie. Assicurati di ciò che tu e loro guardate in televisione e fate su internet. Questo non significa essere una persona pesante e noiosa. Mostra ai figli il tuo lato più leggero, scanzonato. Non essere assorbito dal lavoro e dalla chiesa al punto da diventare un moralista o un individuo noioso. “Il cuore allegro rende gioioso il volto” (Proverbi 15:13). Il punto è questo: se parli bene, assicurati anche di camminare bene, di praticare ciò che dici. 
 
Quando Lot ha cercato di mettere in guardia i suoi generi, loro lo hanno guardato “come se volesse scherzare.” Era forse troppo occupato a guadagnarsi da vivere da insegnare loro ciò che davvero conta nella vita? Parlava bene e “razzolava male”, non agiva, cioè, coerentemente a quello che diceva? Non lo sappiamo. Ma da qualsiasi angolo si guardi la situazione, la sua perdita fu tragica. La verità è che la tua integrità, o la sua mancanza, avranno delle conseguenze nella tua vita e anche in quella dei tuoi figli.

Che cosa conta di più per te?

“NON FACCIO NESSUN CONTO DELLA MIA VITA, COME SE MI FOSSE PREZIOSA, PUR DI CONDURRE A TERMINE LA MIA CORSA E IL SERVIZIO AFFIDATOMI DAL SIGNORE GESÙ” ATTI 20:24

Si racconta di una donna benestante a bordo del Titanic. Quando la nave è entrata in collisione con l’iceberg, le è stato offerto un posto su una scialuppa di salvataggio. Ha chiesto di poter tornare brevemente nella sua cabina e le sono stati concessi tre minuti. Scavalcando il denaro e i gioielli rovesciati dall’urto sul pavimento, la donna ha afferrato tre arance ed è tornata alla scialuppa. Le circostanze avevano trasformato i suoi valori; la tragedia aveva messo ordine nelle sue priorità. 
 
Il punto non è se la tua agenda è piena; il punto è chi la riempie e di che cosa è piena. Se sei saggio, chiederai consiglio a Dio riguardo alle tue priorità, e le terrai ben in evidenza davanti a te in ogni momento (cfr. Proverbi 3:6). Nel corso di un sondaggio tra gli ultranovantenni è stato chiesto: “Se potessi vivere di nuovo la tua vita, che cosa faresti diversamente?” Tre sono state le risposte più frequenti. 1. Trascorrerei più tempo con fami- glia e amici; 2. Sperimenterei più cose e correrei qualche rischio in più; 3. Mi dedicherei a qualcosa che rimane anche dopo la mia morte. 
 
Le cose insignificanti rubano troppo del nostro tempo, e finiamo per vivere con le priorità sbagliate. Se dici di sì ad ogni richiesta, non porterai mai a termine ciò che Dio ti ha chiamato a fare. L’apostolo Paolo lo aveva capito: “… pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù.” Una vita in cui qualsiasi cosa va bene, è in realtà una vita dove niente va bene. La tua sfida più importante è pensare e fare delle cose che in ultima anali- si contano ed hanno valore. “Se fossero savi capirebbero e considererebbero la fine che li aspetta” (Deuteronomio 32:29).