Cinque propositi su cui lavorare

“CORRIAMO CON PERSEVERANZA.” EBREI 12:1

Susan Alexander Yates suggerisce cinque propositi su cui lavorare. 1. Raggiungere qualcuno che non conosce Cristo. Dio ci comanda di essere sale e luce (Matteo 5:13-16); questo non accadrà se passiamo tutto il nostro tempo con i credenti… Sebbene raggiungere altri possa spaventar- ti, quando decidi di correre il rischio, vedrai Dio all’opera attraverso di te. 2. Essere più grati. Ero solita svegliarmi… pensando a tutte le cose che dovevo fare e… le persone che avevano bisogno di me. Finivo per deprimermi prima di… alzarmi dal letto!… Così ho iniziato a meditare sui… tratti del carattere di Dio… pensando a quanto Dio sia meraviglioso. La mia prospettiva…è cambiata. 3. Trascorrere del tempo di qualità con il proprio coniuge. Avevo un… pezzo di terreno coltivato a lamponi. Nei primi anni l’ho curato e ha prodotto raccolti abbondanti. Poi a causa di vari impegni… le erbacce hanno preso il sopravvento… Un matrimonio può diventare così.

Ci diamo da fare con i bambini, la carriera, la chiesa… Pensiamo di trascorrere del tempo [insieme] quando la vita si calmerà. Il problema è che la vita non lo fa mai. Non lasciare che le erbacce… soffochino il tuo matrimonio… Stai crescendo futuri mariti e mogli che hanno bisogno di sapere che un matrimonio felice richiede tempo. 4. Dì ‘no’ a qualcosa. Maturare significa posticipare qualcosa che vorresti fare per concentrarti su qualcosa di più importante. Fra 10 anni, quale sarà la cosa più importante, che hai iscritto il tuo bambino ad un’altra attività o che hai detto ‘no’ e siete stati insieme a cena in famiglia? 5. Segui Cristo con nuovo vigore. [Davide pregò], “Rendimi la gioia della tua salvezza” (Salmo 51:12). Varia [la tua routine] … [Scegli] un nuovo argomento per lo studio della Bibbia. Inizia un nuovo diario. Se ti senti… ancora stantio, chiedi a Dio di mostrartene la ragione. “Deponiamo ogni peso e … corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta” (Ebrei 12:1).
­

Non guardare indietro (2)

“NON RICORDATE PIÙ LE COSE DEL PASSATO…IO STO PER FARE UNA COSA NUOVA.” ISAIA 43:18-19

L’autrice Ellen Vaughn continua: 3. Dobbiamo anche dimenticare i nostri successi. Questo non significa necessariamente che dobbiamo dimenticare i grandi progetti che abbiamo completato. Dobbiamo lavorare e vivere secondo l’eccellenza di Dio, ed Egli si compiace dei nostri successi dato che essi sono offerti alla Sua gloria. Ma dovremmo dimenticare i successi passati se hanno definito la nostra identità o ci hanno fatto essere compiacenti, compiaciuti e auto-celebrativi. Non dobbiamo accarezzare il passato, rimuginare sulle glorie passate. (Allo stesso modo, dobbiamo assicurarci che le nostre esperienze dell’opera e della grazia di Dio nella nostra vita non siano tutte vecchie. Se possiamo solo indicare esempi della fedeltà di Dio di cinque anni fa, ma nessuno di questa settimana, la nostra connessione con Cristo non è molto attuale).

Paolo mette in guardia i Filippesi contro coloro che sono inclini a riporre la loro fiducia nei criteri e nei successi umani: “Se qualcuno… pensa di avere motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più” (Filippesi 3:4), ha detto, citando il suo curriculum che molti ai suoi tempi avrebbero desiderato. Ma la sua attenzione non era sul passato: “Ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno a causa di Cristo… Ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù’ (Filippesi 3:7, 13-14).” La buona notizia è che Dio non analizza il tuo passato per determinare il tuo futuro. Dice, “Dimentica le cose precedenti; non soffermarti sul passato… Sto facendo una cosa nuova!” Impara dal passato, lascialo e non guardare indietro!
­

Non guardare indietro (1)

“NON RICORDATE PIÙ LE COSE DEL PASSATO…IO STO PER FARE UNA COSA NUOVA.” ISAIA 43:18-19

Come dice il leggendario giocatore di baseball Satchel Paige, “Non guardare indietro. Qualcosa potrebbe guadagnare terreno.” Questo è un buon consiglio! Paolo lo riassume così: “Corro verso la meta… Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti.” (Filippesi 3:13). L’autrice Ellen Vaughn scrive: “Prima che la nostra vitalità spirituale possa davvero fluire, dobbiamo dimenticare tre cose. [Oggi, eccone due]: 1. Dobbiamo dimenticare i nostri peccati. Ovviamente dobbiamo ricordare i nostri peccati per confessarli. Ma dopo averlo fatto, dobbiamo lasciarli andare. Il fatto che Dio dimentica è come se, chiamando il cielo, sentissimo: “Non c’è traccia di alcun reato.” Sono stati cancellati, come se non fossero mai esistiti. Satana vorrebbe indurci a vivere nella colpa e nella paura.

Ci trascina nelle stanze della memoria in cui i nostri peggiori peccati rivivono sulle pareti della nostra mente… Dobbiamo essere molto chiari o perderemo il punto di svolta. Non è che il perdono sia reale solo se sperimentiamo una sorta di sacra amnesia. Non dipende da noi. Dipende da Dio. E le Scritture dicono che Dio dimentica i nostri peccati (cfr. Ebrei 8:12). 2. Dobbiamo dimenticare la nostra vergogna. Paolo avrebbe potuto essere il candidato ideale per la vergogna. Aveva presieduto le molestie, l’imprigionamento, la tortura e l’omicidio di esseri umani innocenti. Ma la grazia di Dio è più forte della nostra vergogna. È stata privata del suo potere quando Gesù è morto e risorto. Possiamo dimenticare la nostra vergogna strisciante, perché Gesù l’ha presa, l’ha disprezzata, l’ha sconfitta, l’ha spezzata. Non dobbiamo riprendercela. La parola per te oggi è: “Non soffermarti sul passato… Sto facendo una cosa nuova.”
­

Che cosa “vedi”? (2)

“STO PER FARE UNA COSA NUOVA, … NON LA RICONOSCERETE?” ISAIA 43:19

La tua vita manifesterà ciò che hai continuamente davanti a te. Paolo dice: “Abbiamo la mente di Cristo” (1 Corinzi 2:16), e la creatività e la visione sono parte del pacchetto. Un cieco un giorno chiese: “Che cosa c’è di peggio che perdere la vista?” Egli rispose: “Perdere la visione.” E un autore rispettato aggiunge, “Forse non stai sperimentando il meglio di Dio perché la tua visione deve essere migliorata. Tu dici… “Ho problemi. Ho dei debiti… Sono solo.” Non lasciare che questa immagine metta radici in te. Dipingi una nuova immagine… Vedi te stesso più forte e più sano… salire più in alto… realizzare i tuoi sogni… lascia che l’immagine della vittoria si faccia spazio. Custodiscila dentro di te… [Ricordati] di queste verità scritturali: “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica” (Filippesi 4:13); “Questo è il giorno che il Signore ci ha preparato” (Salmo 118:24).

“Noi siamo più che vincitori in virtù di [Cristo]”(Romani 8:37 );”Dio… ci fa sempre trionfare in Cristo” (cfr. 2 Corinzi 2:14); “Tu, o Signore, benedirai il giusto; lo circonderai con il tuo favore” (Salmo 5:12); “Certo beni e bontà mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita” (Salmo 23:6). Ai tempi della Bibbia il vino era conservato in otri di pelle che, invecchiando, perdevano elasticità. Il vino nuovo richiedeva sempre otri nuovi. E proprio come “Non puoi versare vino nuovo in otri vecchi” (cfr. Matteo 9:17), Dio non può darti una nuova visione finché non cambi le vecchie immagini e gli atteggiamenti che porti con te nella mente. Dio dice: “Io sto per fare una cosa nuova! Essa sta per germogliare; non la riconoscerete?” Egli è pronto a fare qualcosa di nuovo nella tua vita, oggi. Sei pronto a cambiare il tuo vecchio modo di pensare e fare spazio al nuovo?
­

Che cosa “vedi”? (1)

“GUARDA IL CIELO… E CONTA LE STELLE… TALE SARÀ LA TUA DISCENDENZA!” GENESI 15:5

La visione è la capacità data da Dio di vedere l’invisibile. Senza di essa, “il popolo… inciampa su sé stesso.” (Proverbi 29:18 MSG). Quando Dio disse ad Abramo che sarebbe stato padre di molte nazioni, lui e Sara erano anziani e senza figli. Naturalmente parlando, sembrava impossibile. Così Dio “ha condotto Abramo fuori e gli ha detto… Alza lo sguardo… e conta le stelle… Ecco quanti discendenti avrete! ‘” Non era sufficiente sentire quello che Dio diceva: Abramo aveva bisogno di vederlo con gli occhi della mente. E anche se la promessa non fu mantenuta per vent’anni, ogni notte quando Abramo guardava il cielo, le stelle erano un costante ricordo della fedeltà di Dio. Woodrow Wilson ha detto: “Nessuno che non abbia visioni potrà mai realizzare una grande speranza o intraprendere una grande impresa.”

Per dare vita a qualcosa, devi prima concepirlo vedendolo attraverso gli occhi del- la fede, facendo ardere l’immagine sulla tela della tua mente. Gesù disse: “Se il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato, ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre” (Matteo 6:22-23). La leggenda narra di quando Michelangelo vide un pezzo di marmo che secondo il proprietario non valeva nulla. Michelangelo disse: “Per me non ha prezzo. C’è un angelo chiuso lì dentro, e io devo liberarlo.” Quello che tu “vedi” cambierà la direzione della tua vita. Come un termostato, detta quanto in alto si sale o quanto in basso si cade. E la buona notizia è che, non importa quanto le situazioni appaiano buie all’esterno, oggi Dio può darti una nuova visione e un nuovo futuro.
­

Mantieni sano il tuo gruppo

“C’È CHI OFFRE LIBERALMENTE E DIVENTA PIÙ RICCO, E… CHI RISPARMIA PIÙ DEL GIUSTO E NON FA CHE IMPOVERIRE.” PROVERBI 11:24

Non esiste solo la povertà finanziaria; c’è una povertà spirituale che viene dal non raggiungere gli altri. Il pastore Allen White dice: “A volte ha senso impegnarsi per mantenere piccola la propria cerchia, ma non farlo se le ragioni sono le seguenti: 1. “Apprezziamo la vicinanza” Un’eccessiva vicinanza può causare la degenerazione del gruppo. Si inventa il motto “Noi quattro e nessun altro”, oppure “Noi sette le perfette.” Ciò che una volta era meraviglioso diventa deleterio per il gruppo. I membri si allontanano, i programmi sono in contrasto, il gruppo inizia a declinare intorno ai due anni ed è più difficile reclutare nuovi membri. Abbiamo troppe cose in ballo. 2. “Degli esterni potrebbero sconvolgere il nostro ritmo.” La gente si abitua ai modelli familiari. Si siedono allo stesso posto e fanno le stesse battute, ma una zona di comfort può rapidamente diventare una routine soffocante.

Le nuove persone non capiscono le battute, non conoscono le abitudini, e quel che è peggio, si siedono al tuo posto! 3. “Riservatezza.” Siccome le “labbra sciolte affondano navi”, è fondamentale, quando si uniscono nuovi membri, rivedere le regole di base. La conversazione potrebbe andare così: “Poiché diverse persone nuove hanno aderito, prendiamoci un minuto per rivedere le regole fondamentali. Apprezziamo la riservatezza, e tutto ciò che viene detto qui deve rimanere qui.” Se sono d’accordo, sei a posto. 4. “Se diventiamo troppo grandi, dovremo dividerci.” Quando si tratta della dimensione ideale del gruppo, la migliore sembra essere da otto a dodici. Ma i numeri non sono tanto importanti quanto quello che succede all’interno del gruppo. Quando i numeri salgono, la cura personale a volte diminuisce. Il nocciolo della questione è: mantieni sano il tuo gruppo.
­

Indescrivibile!

“RINGRAZIATO SIA DIO PER IL SUO DONO INEFFABILE!” 2 CORINZI 9:15

Paolo dice che il dono che Dio ha fatto a ciascuno di noi è “ineffabile”. La Bibbia nella versione Living Bible traduce: “Troppo bello per essere descritto a parole.” Considera questo: Isaia dice: “Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato” (Isaia 9:5). Gesù fu sia Dio che uomo. Come Bambino è nato, ma come Figlio di Dio poteva solo che essere dato, perché Egli è sempre esistito. Perciò Egli è la soluzione perfetta al nostro problema del peccato, perché unisce le esigenze del divino alle lotte dell’umano. Esaminiamo questo “dono ineffabile.” Primo, Egli è il nostro “arbitro” Giobbe disse: “Non c’è fra noi un arbitro [mediatore, intermediario] che posi la mano su tutti e due!” (Giobbe 9:33).

L’ “Arbitro” è qualcuno che potrebbe effettivamente unirsi al gioco e riunire entrambe le parti. Quindi, quando sbagli, Gesù tiene una mano su di te e l’altra su Dio, così che la connessione non si interrompa mai. “Ineffabile”! Secondo, Gesù è il nostro intercessore! La Bibbia dice: “Perciò Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro” (Ebrei 7:25). Se dovessi ricordare e confessare tutti i peccati di omissione e commissione che commetti ogni giorno, non dormiresti mai e vivresti in ginocchio. Ma la morte di Cristo copre tutto il male che hai fatto (commissio- ne), e la Sua vita copre tutto il bene che non hai fatto (omissione). Quindi, Egli è pienamente qualificato a rappresentarti davanti al trono di Dio. C’è solo una parola adatta a un tale regalo: “Ineffabile”.
­

La tua provvigione sta arrivando!

“APERTI I LORO TESORI, GLI OFFRIRONO DEI DONI: ORO, INCENSO E MIRRA.” MATTEO 2:11

La Bibbia ci racconta: “Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode. Dei magi d’oriente arrivarono a Gerusalemme dicendo: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo… e la stella… andava davanti a loro finché… vi si fermò sopra… entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, prostratisi lo adorarono. Poi, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra” (vv. 1-2, 9, 11). Un insegnante biblico dice: “Ricordiamo tutti la storia… come… i magi vennero dall’oriente seguendo una stella che li condusse al bambino, come entrarono e adorarono, presentando doni preziosi… Maria e Giuseppe non andarono in cerca regali; anche se erano stati costretti a passare la notte in una stalla fredda e buia, non mandarono messaggi per richiedere dei regali.

Ma, poiché erano al centro della volontà di Dio, Egli mando loro dei Magi… su cammelli, carichi di provviste… Se ci troviamo al centro della volontà di Dio, Egli… ci porterà le nostre provviste. Non dobbiamo cercare di inseguirle; verranno esse da noi. Non dobbiamo provare a far accadere le cose, Dio ce le porterà… i cammelli arriveranno per ognuno di noi se rimarremo al centro della volontà di Dio. L’unico modo per ottenere questo tipo di provvigione è rimanere fedeli… dove Dio ci ha posto… Quando iniziamo a credere in questo, pos- siamo liberamente lasciare a Lui la nostra cura. Senza rimanere svegli tutta la notte a preoccuparci e preoccuparci.
­

Quando non “sembra” Natale

“IL SIGNORE MI HA UNTO PER… FASCIARE QUELLI CHE HANNO IL CUORE SPEZZATO.” ISAIA 61:1

In questo periodo dell’anno, si è propensi ad accettare il mito secondo cui tutti si stiano godendo un Natale da cartolina. La verità è che là fuori ci sono migliaia di persone la cui vita è stata alterata per sempre da morte, divorzio, malattia e problemi finanziari. Tammy Hanson Maltby scrive: “Era il 20 dicembre. Non c’era traccia del Natale intorno alla nostra casa… La maggior par- te degli anni passati, facevamo l’albero il giorno dopo il Ringraziamento, musica di Natale… e aromi deliziosi riempivano l’aria… La nostra casa era il centro del Natale. Non quell’anno… il mio matrimonio ventennale si era appena dissolto… le finanze erano tirate tirate…e il mio spirito lo era ancora di più. Certi giorni riuscivo a malapena ad alzarmi dal letto… tutti e quattro i miei figli erano a casa per le vacanze di Natale. E ancora non c’era nessun albero di Natale. “É davvero deprimente”, sentii uno di loro borbottare e il mio cuore si spezzò di nuovo.

“Prenderò un albero domani” risposi. Nemmeno io credevo alle mie parole. Quella sera… sentii delle voci nel seminterrato… lì, vicino al pianoforte, c’era una piccola conifera artificiale trasandata. L’avevo comprata… anni prima, l’avevo usata per appendere i lavoretti della scuola dei bambini… creazioni che non stavano bene sul mio maestoso, profumato e decorato albero. I bambini lo avevano… allestito, adornato con luci e ci avevano appeso i loro lavoretti d’infanzia… era ancora trasandato, ma era bellissimo… ero felice… e sopraffatta dalla gratitudine per essersi uniti e averlo realizzato per me.” Se stai passando una giornata difficile, non abbatterti. Ricorda, puoi superare ogni cosa giorno per giorno (cfr. Deuteronomio 33:25). Gesù capisce. È venuto per “guarire chi ha il cuore spezzato”, quindi rivolgiti a Lui e chiediGli di ripristinare la tua pace e gioia.
­

Egli ci ha dato il suo bene più prezioso

“RINGRAZIATO SIA DIO DEL SUO DONO INEFFABILE!” 2 CORINZI 9:15

Un pomeriggio una bambina era fuori dal negozio di antiquariato di Pete Richardson studiando i tesori esposti in vetrina. Entra e chiede di vedere un filo di perline blu. Quando Pete le appoggia sul bancone, la bambina dice: “Sono perfette. Mi puoi fare un pacchetto regalo, per favore? Sono per mia sorella. Lei si prende cura di me. È il nostro primo Natale da quando la mamma è morta ed ero in cerca del regalo perfetto.” “Quanto hai?” chiede Pete con cautela. La bambina versa una pila di monete sul bancone e dice: “Ho svuotato la mia banca.” Pete raccoglie la collana con il cartellino del prezzo rivolto verso di lui. “Come ti chiami?” gli chiede entrando nella stanza sul retro. “Jean Grace” risponde. Pete torna con un bel pacchetto regalo, la bambina lo ringrazia e se ne va.

La Vigilia di Natale, quando l’ultimo cliente se ne era andato e Pete stava chiudendo a chiave, una giovane donna si precipita nel negozio consegnandogli un pacchetto a lui familiare. “Ti ricordi ha chi lo hai venduto?” chiede. “Una bambina di nome Jean lo ha comprato per sua sorella maggiore” risponde Pete. “Quanto vale?” chiede ancora la donna. “Il prezzo è sempre confidenziale tra il venditore e il suo acquirente” risponde Pete. La sorella prosegue, “Ma come ha fatto a pagarlo?” Riconfezionando con cura il regalo, Pete glielo restituisce e dice: “Ha pagato il prezzo più alto che chiunque avrebbe potuto pagare. Ha dato tutto quello che aveva.” Quando “Dio ha mandato Suo Figlio” (cfr. Galati 4:4) per redimerci, ha dato tutto ciò che aveva. “Grazie a Dio per il suo dono che è troppo meraviglioso da esprimere a parole.”
­