La benedizione del ravvedimento (2)

“CREA IN ME UN CUORE PURO.” SALMO 51:10

Un autore cristiano scrive: “Le persone, spesso, temono che Dio si spazientisca con loro se non cambiano rapidamente. Generalmente non usano queste parole, ma si chiedono: “Per quanto tempo il peccato può rimanere nella mia vita prima che io inizi a preoccuparmi? Esiste un livello di peccato che è accettabile per un cristiano, e se lo superi, sei in pericolo, come per il livello di mercurio nel Lago Michigan? C’è un limite di impurità, come esiste per l’Agenzia per gli alimenti e i medicinali (la Statunitense Food and Drug Administration, n.d.r.)? Lo standard è alto come quello per il latte omogeneizzato, o è come lo standard di purezza richiesto per gli hot dog, che lascia molto spazio a ingredienti-spazzatura? È possibile essere cristiani e non crescere mai?” La questione non è se Dio possa stancarsi di perdonare i nostri peccati.

Il perdono è sempre la giusta risposta al ravvedimento sincero. Dio non si preoccupa di poter essere “sfruttato.” Il pericolo, infatti, non sta nel fatto che Dio non risponda al nostro onesto pentimento. Il pericolo, invece, è che potremmo essere così intrappolati da pensieri pericolosi prodotti, inevitabilmente, dal pecca- to, da diventare persone insensibili, compiacenti e incapaci di ravvedersi! È proprio per questo che il peccato va preso seriamente. Il missionario Frank Laubach predicava il Vangelo ad una tribù che aveva una lunga storia di spargimenti di sangue. Il capo tribù, rimase così commosso dalle parole del predicatore che si pentì e accettò Cristo all’istante. Poi si rivolse a Laubach in segno di apprezzamento e disse: “È stato meraviglioso! Chi vuoi che uccida per te?” Quello era solo il suo punto di partenza. Solo Dio conosce qual è il punto di partenza di tutti noi. Qual è il tuo?

La benedizione del ravvedimento (1)

“LA BONTÀ DI DIO TI SPINGE AL RAVVEDIMENTO.” ROMANI 2:4

Quando ti trovi sulla strada sbagliata, il ravvedimento è ciò che ti permette di fare inversione per tornare nella giusta direzione. Che meravigliosa benedizione! È importante sottolineare che ravvedersi non aumenta il desiderio che Dio ha di stare con te; semplicemente ti aiuta a migliorare la capacità di stare accanto a Lui. Capita a volte di pensare che abbiamo bisogno di ravvederci perché Dio è arrabbiato con noi, allontanando così la sua ira. Oppure, pensiamo che il ravvedimento sia un modo per punirci in modo che Dio sia meno severo con noi. Tutto questo non è vero ravvedimento, è solo avere poca stima di sé. La tua bassa autostima ti porta a pensare di avere poco valore, che il tuo pensiero non abbia importanza. Attraverso il vero ravvedimento, invece, comprendi che proprio perché hai così tanto valore per Dio, che la tua risposta è importante. Paolo dice: “La bontà di Dio ti spinge al ravvedimento.”

Quando ami Dio, la tua unica preoccupazione è non commettere azioni che potrebbero ferirLo. Davide, dopo aver commesso adulterio con la moglie di Uria, lo uccise e decise di vivere un intero anno senza mai prendere la decisione di ravvedersi. Ogni giorno cercava di non pensare a quello che aveva fatto. Che miserabile modo di vivere ha scelto in quel periodo della sua vita! Ma nella sua preghiera di pentimento, ha riconosciuto questo: “Il mio peccato è sempre davanti a me” (Salmo 51:3). Poi con tutto il suo cuore ha gridato a Dio: “Purificami con issopo, e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve… O Dio, Crea in me un cuore puro… Rendimi la gioia della mia salvezza” (v. 7, 10, 12). Dopo questa preghiera Dio perdonò Davide, lavò via il suo peccato e lo stabilì come il più grande re in Israele. Come hai potuto notare in questa storia, il ravvedimento è una cosa buona per Dio e anche per te!

Sapere chi fa parte della tua vita

“L’AMICO AMA IN OGNI TEMPO; È NATO PER ESSERE UN FRATELLO NELLA SVENTURA.” PROVERBI 17:17

Ovunque tu viva e qualunque sia la tua professione, “macellaio, panettiere o fabbricante di candele”, avrai a che fare con questi tre tipi di persone: 1. I critici. Ammettiamolo, la maggior parte delle persone si sente a proprio agio con lo status quo. Non solo temono il cambiamento, ma spesso lo attaccano. Quindi, se hai il coraggio di essere diverso, preparati a navigare in mari agitati. I critici dell’apostolo Paolo si riferivano a lui come un pazzo, uno sciocco e un ciarlatano. Allora perché ti aspetti che la stessa folla ti tratti meglio? 2. I cauti. Queste persone non punteranno il dito accusatore, ma nemmeno tenderanno una mano d’aiuto. Quando ti troverai nei guai, si allontaneranno da te, temendo di essere contaminati dalle tue responsabilità.

Fondamentalmente, aspetteranno di vedere se riesci ad attraversare il tunnel ed uscire dall’altra parte. Poi aspetteranno di vedere chi altro ti accetta e se puoi essere di beneficio per loro. Solo allora potrebbero riallacciare rapporti con te. Queste persone sono dei fruitori. Non sono cattivi; sono solo egoisti. Quindi amali, ma non appoggiarti a loro. 3. I fedeli. “L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura.” Anche quando sentono le cose peggiori su di te, riescono ancora a vedere il meglio in te. Ti apprezzano per i tuoi punti di forza e mostrano grazia nel gestire le tue debolezze. Queste persone hanno un valore inestimabile perché ti amano e ti ameranno “in ogni momento.” Quindi, quando Dio mette una tale persona nella tua vita, proteggi e nutri il tuo rapporto con lei.

Coltivare il gusto per la parola di Dio

“COME SONO DOLCI LE TUE PAROLE AL MIO PALATO! SONO PIÙ DOLCI DEL MIELE ALLA MIA BOCCA.” SALMO 119:103

Il fatto che ora apprezziamo le verdure che odiavamo da bambini indica che, man mano che maturiamo, possiamo coltivare il gusto per un cibo sano e nutriente. E poiché la Bibbia è il nutrimento dell’anima, si può coltivare un gusto anche per questo. Eugene Peterson scrive: “I cristiani si nutrono della Scrittura. La Sacra Scrittura nutre la santa comunità come il cibo nutre il corpo umano. I cristiani non imparano, studiano o usano semplicemente la Scrittura; la assimilano, la portano nella loro vita in… un modo che si concretizza in atti di amore.” Una indagine di mercato indica che il proprietario medio di Bibbie possiede nove Bibbie e ne cerca ancora di più. Che cosa c’è di sbagliato in questa immagine? Il segreto inespresso è che molte persone trovano la Bibbia noiosa. Questo è un problema piuttosto recente e serio. Il greco antico, la lingua del Nuovo Testamento, non ha una parola che traduca il termine noia.

Tale parola ha acquisito il suo significato attuale negli ultimi secoli. Quando consideriamo il mondo antico, in cui non c’era televisione, internet, film, e praticamente nessun libro, siamo inclini a pensare a quanto noioso possa essere stato. Ma gli antichi non si annoiavano per niente. Siamo noi la generazione che si annoia, perché, la capacità di concentrare la nostra attenzione e deliziare le nostre menti nel pensiero prolungato è stata diminuita dalla dipendenza da stimoli esterni. Abbiamo troppe alternative allettanti. Ecco perché diventare un fedele lettore della Bibbia inizia come una disciplina, continua come un dovere, e finalmente diventa una delizia. “Come sono dolci le tue parole al mio palato! Sono più dolci del miele alla mia bocca.” Questa può essere anche la tua esperienza quando si tratta di leggere la Parola di Dio. Hai solo bisogno di prenderla sul serio.

Qualsiasi cosa

“TUTTE LE COSE IN CUI È QUALCHE VIRTÙ E QUALCHE LODE, SIANO LORO OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI.” FILIPPESI 4:8

L’apostolo Paolo, per istruirci su come nutrire la nostra mente, scrive: “Tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” John Ortberg scrisse: “La parola che colpisce di più è tutte. Le nostre menti vengono continuamente modellate, ma la nostra più grande libertà sta nel far prosperare la nostra mente. Proprio come un’ape è libera di andare a cercare il nettare su qualsiasi fiore, noi siamo liberi, persino incitati, di nutrire la nostra mente con pensieri nobili. La Bibbia stessa ci comanda di guardare non solo alla Bibbia per nutrire la nostra mente. Fermiamoci un attimo a riflettere sulla frase “tutte le cose amabili.” Pensa a qualcosa che è “amabile” per te. Un tramonto. Il tuo romanzo preferito. Il volto di qualcuno che ami.

Lascia che la tua mente si soffermi su questo per un momento. Focalizza la tua mente in questa direzione. Hai appena obbedito a ciò che dice la Bibbia. Questo “conta.” Hai appena aperto un po’ la tua mente al flusso dello Spirito Santo. Lo scopo dello Spirito Santo non è quello di farti diventare bravo a sopprimere un comportamento rabbioso. Desidera piuttosto che tu abbia una mente caratterizzata da un flusso sempre crescente di pensieri e sentimenti guidati dallo Spirito, basati sulla verità e produttori di vita. Quando leggiamo di ciò che è nobile, quando vediamo qualcosa di lodevole, speri- mentiamo ciò che lo psicologo Jonathan Haidt chiamava “elevazione.” Sentiamo concretamente una leggera espansione nel nostro petto; ci sentiamo più leggeri nei nostri corpi. Le nostre emozioni sono ispirate e vogliamo diventare la versione migliore di noi stessi. Questo è obbedire a ciò che dice la Scrittura. Questo è spirituale.

Come mantenere la giusta attitudine

“IO TI LODO SETTE VOLTE AL GIORNO.” SALMO 119:164

Una cattiva attitudine è come uno pneumatico sgonfio; non riuscirai ad andare da nessuna parte fino a quando non lo cambi. Poche cose nella vita sono più importanti della tua attitudine, ed ecco quattro modi che ti aiuteranno a mantenere il giusto atteggiamento: 1. Realizza che la tua attitudine ha bisogno di essere costantemente regolata. Tutto quello di cui non ti prendi cura alla fine si sgretola. Più è forte la tua inclinazione naturale verso l’incertezza e la negatività, più dovrai lavorarci sopra. Quindi, inizia ogni giorno la tua giornata con un attento controllo della tua attitudine, e durante il giorno, fai caso ai campanelli di allarme che ti segnalano che non stai agendo nel migliore dei modi. 2. Passa del tempo in preghiera perché avrai bisogno dell’aiuto di Dio per mantenere una buona attitudine. La Bibbia dice: “Confida nel Signore e fa’ il bene; abita il paese e pratica la fedeltà.

Trova la tua gioia nel Signore ed Egli appagherà i desideri del tuo cuore. Riponi la tua sorte nel Signore; confida in Lui, ed Egli agirà” (Salmo 37:3-5). 3. Cerca ciò che è buono, e lo troverai. Madre Teresa richiedeva due cose a chi lavorava con lei nei bassifondi di Calcutta: voglia di lavorare e atteggiamento gioioso. Pensa: se lei riusciva ad essere gioiosa tra i moribondi e gli indigenti, sicuramente puoi farlo anche tu! 4. Cerca persone che hanno fede e trascorri del tempo con loro. Dove puoi trovarle? Le troverai elevarsi sopra i dubbiosi come aquile. Se stai vivendo una brutta giornata, avvicinati e “tallonali”, proprio come fanno i piloti in una gara. Se avranno difficoltà, sii tu ad andare davanti e a rendere le cose più facili. Sette volte al giorno Davide si fermava a lodare Dio. Riesci a immaginare che cosa comporterebbe

Cerca l’approvazione di Dio, non delle persone

“NESSUNO SI PRENDE DA SÉ QUELL’ONORE” EBREI 5:4

Se l’obbiettivo della tua vita è ottenere l’approvazione delle persone, non ti sentirai mai sicuro. Perché? Perché prima o poi arriva il momento in cui farai qualcosa che le deluderà; a quel punto che cosa accadrà? La Bibbia dice: “La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel Signore è al sicuro” (v. 25). Trappola non è nient’altro che un altro termine per dire prigione. Se qualcuno al di fuori di Dio ha il potere di determinare il tuo valore, allora avrà anche il potere di farti sentire come un prigioniero quando vuole. Ogni volta che la critica di una persona sulla tua vita diventa la tua opinione, non fai altro che costruirti una prigione in cui vivere. Affronta il fatto che alcune delle persone che stai cercando di impressionare non saranno mai impressionate da te. Accetta invece, che a Dio tutto questo non importa.

Sapere questo ti permette di lavorare al fianco delle persone senza lasciarti controllare dai loro stati d’animo e governare dalle loro opinioni. Ogni volta che Paolo andava in una nuova città, le persone che lo incontravano non l’avevano mai visto e lo ascoltavano per la prima volta nella loro vita. Ad alcuni di loro piaceva, ad altri invece no. Paolo scrive: “Qualcuno dice infatti: «Le sue lettere sono severe e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola è cosa da nulla» (2 Corinzi 10:10). Come ha fatto quindi Paolo a gestire tutto questo? Nel- la lettera ai Galati scrive: “Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo” (Galati 1:10). Per riuscire a sentirsi sicuri nella vita e realizzati di ciò che si sta facendo, bisogna riuscire ad arrivare al punto di potersi guardare allo specchio e dire: “Sono amato ed approvato da Dio, e questo è tutto ciò che conta per me!”

Nutri la tua mente con pensieri sani

“IO TI INDICO LA VIA DELLA SAGGEZZA.” PROVERBI 4:11

A volte diamo da mangiare ai nostri animali domestici cose che non dovrebbero mangiare. E quando in un animale entrano cose cattive sappiamo anche che usciranno. Questo vale per i nostri amici animali, e lo sappiamo, ma non possiamo dire lo stesso per la nostra mente, perché spesso lo scordiamo. Ogni giorno siamo bombardati da messaggi dai media, datori di lavoro, colleghi, dalle persone con cui usciamo, dai libri, dalla musica e dai nostri pensieri. Satana opera in due modi. In primo luogo, cerca di nutrirti con cose come la tentazione, la depressione e la preoccupazione. In secondo luogo, cerca di fare in modo che tu non prenda coscienza di ciò con cui stai nutrendo la tua mente. Una mente sana si nutre di pensieri sani. Gesù disse di essere venuto per darci «la vita in abbondanza» (cfr. Gv. 10:10).

Invece di vivere lottando costantemente per la tua autostima, pace mentale, gioia e la felicità, la tua mente al contrario, ne potrebbe traboccare. Ma prima devi prestare attenzione a ciò su cui è focalizzata. Geremia disse: “Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate; le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore” (Geremia 15:16). Uno dei più grandi doni che Dio ci ha fatto è la Scrittura, ma spesso lo trasformiamo in un peso. “Devo leggere la Bibbia ogni giorno?” Questa non è la domanda giusta da porti. Sarebbe molto meglio chiedersi: “Di cosa posso nutrire la mia mente oggi in modo che fiorisca?” Il salmista dice che quando troverai gioia nella Parola di Dio, prospererai in qualunque cosa tu faccia (cfr. Salmo 1:1-3). Per avere ciò che piace alle persone di successo, devi prima fare ciò che fanno le persone di successo. E secondo il salmista, le persone di successo si dilettano nella Parola di Dio giorno e notte.

Tu appartieni a Dio

“COSÌ, DUNQUE, NON SIETE PIÙ NÉ STRANIERI, NÉ OSPITI, MA SIETE CONCITTADINI.” EFESINI 2:19

“Cristo ha creato un nuovo tipo di essere umano, ha donato un nuovo inizio a tutti. Ci ha uniti attraverso la sua morte sulla croce. La croce è stato il vincolo che ci ha uniti e questo ha determinato la fine dell’ostilità. Cristo è venuto sulla terra e ha predicato la pace sia agli israeliti che agli stranieri. Ci ha trattati esattamente allo stesso modo, questo ci ha reso eguali. Attraverso di Lui noi tutti condividiamo lo stesso Spirito e abbiamo uguale accesso al Padre. È abbastanza chiaro, no? Non sei più un esule vagabondo. Questo regno di fede puoi ora ritenerlo il tuo paese natale. Non sei più uno sconosciuto o uno straniero. Tu appartieni a questo regno, e in qualità di cristiano ne hai tutto il diritto. Dio sta costruendo una casa. Per farlo, sta usando ognuno di noi, indipendentemente da come siamo giunti fino a qui. In passato, ha utilizzato gli apostoli e profeti per fissare le fondamenta.

Adesso sta scegliendo di usarsi di te, mettendoti nel posto giusto, mattone dopo mattone, pietra dopo pietra, con Cristo Gesù come pietra angolare, sulla quale tutte le parti trovano fondamento e sono tenute insieme. Riusciamo a vedere come quest’opera prenda forma giorno dopo giorno” (Efesini 2: 15-21, versione The Message). Domanda: cosa faresti se i tuoi figli fossero sull’uscio della porta implorando di entrare? Non diresti loro: “Entrate, vi amo profondamente, non avete bisogno di supplicarmi di entrare.” Dio sta costruendo una casa, e tu fai parte di essa. Puoi andare da Lui in qualsiasi momento per qualsiasi bisogno con la consapevolezza che sarai sempre accolto da con amore. Dio è il padre che hai sempre desdiderato, e tu sei il figlio che Lui ha sempre voluto. Se hai qualche dubbio, guarda alla croce; ti parlerà di quanto amore Dio ha per te. Oggi, tu appartieni a Dio.

Dio ti ha posto dove Egli vuole

“SEI DIVENTATA REGINA… PER UN TEMPO COME QUESTO.” ESTER 4:14

La storia di Ester ci insegna due importanti verità: 1. Hai bisogno di una guida. Proprio perché era disposta ad ascoltare Mardocheo, Ester scoprì che la sua chiamata non era solamente essere una regina ma colei che avrebbe salvato la sua gente. Perciò, chi è il tuo Mardocheo? Chi ti conosce abbastanza bene da chiarire e confermare la tua chiamata? Chi ti ama abbastanza da sfidarti quando stai per mollare o ti incoraggia quando decidi di lasciare tutto e andare via? Dove abbiamo dei punti ciechi, abbiamo bisogno di persone con una vista perfetta che parli alle nostre vite. Giosuè ascoltò Mosè. Timoteo ascoltò Paolo. Rut ascoltò Naomi. Tu chi stai ascoltando?

2. Hai bisogno di comprendere che ti trovi nel posto dove Dio vuole che tu sia. Mardocheo, il cugino di Ester, decise di sfidarla e cambiare la sua vita dicendo: “Chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?” Ester non pretese di essere una regina. Ma una volta che lo diventò, do- vette decidere tra la comodità e la sua chiamata. È una scelta che devi fare anche tu. Ti chiederai: “Qual è la mia chiamata?” Potrebbe riguardare il tuo lavoro, il tuo matrimonio, i tuoi compiti come genitore, le tue amicizie. Potrebbe riguardare il quartiere dove vivi o il servizio in chiesa. Una cosa è certa: quando Dio chiama, è il tuo momento. Potresti essere tentato di pensare che stai solo annaspando, aspettando un altro momento o un’opportunità più importante. No, non sei tu a decidere il tuo tempo; questo è compito di Dio! Il Salmista disse: “I miei giorni sono nelle tue mani” (Salmo 31:15).