Hai bisogno di un sistema di supporto

“PORTATE I PESI GLI UNI DEGLI ALTRI” GALATI 6:2

Dio ha creato i nostri corpi fisici con sistemi interni che si supportano a vicenda. Ed è lo stesso nelle nostre relazioni. Tutti hanno bisogno di un sistema di supporto. A volte quando qualcuno ci delude, diciamo: “D’ora in poi ci siamo solo io e Dio!”. Questo è un grande errore! È la pecora che si allontana dal gregge che viene mangiata dal lupo. Satana ti allontana per distruggerti. “Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto” (Ecclesiaste 4:12). Studi mostrano che le persone che hanno più supporto sociale vivono più a lungo, si ristabiliscono prima da una malattia e trovano la vita più significativa. Il supporto ci dà un senso di connessione e accettazione, che sono il centro dei bisogni umani.

Ti procura un’arena dove puoi essere vulnerabile; un posto in cui puoi permetterti di affermare: “Non lo so”, “Aiutami”, “Abbracciami”. Questo è il supporto che intende Dio. E se non lo trovi nella tua famiglia, cercalo nella famiglia di Dio. Un’altra cosa: non dimenticarti di esprimere il tuo apprezzamento a coloro che ti supportano, anche con segni di gratitudine che dicano, “Sono grato per il tuo aiuto.” Il supporto non è una strada a senso unico: “Portate i pesi gli uni degli altri.” Non essere così assorbito dai tuoi problemi da dimenticare che anche gli altri ne hanno. Trova il tempo di chiedere agli altri che cosa li preoccupa. A nessuno piacciono le persone che prendono e basta. È nel dare-e-ricevere del mutuo supporto che cresciamo e onoriamo le potenzialità che Dio ci ha dato.

Bada alla tua mente

“POICHE’, NELL’INTIMO SUO, EGLI E’ CALCOLATORE” PROVERBI 23:7

Quando siamo giovani, ci dicono: “Bada al tuo atteggiamento.” Quando ci lanciamo in una carriera, ci dicono: “Bada ai tuoi affari.” Bene, ecco un consiglio saggio che si applica a tutta la tua vita: “Bada alla tua mente!” Quando perdi in questo campo, perdi in tutti i campi! In Proverbi 23, Salomone delinea sei principi da seguire quando si tratta di pensare: 1. I tuoi pensieri determinano il tuo carattere. “Poiché, nell’intimo suo, egli è calcolatore.” Prima di dire una bugia, pensi come un bugiardo. Prima di commettere un adulterio, ospiti nella tua mente una fantasia. Perciò, se non vuoi fare qualcosa, non rimuginarci su! 2. Non sprecare i tuoi pensieri con persone che non li valorizzano. “Non rivolgere la parola allo stolto, perché disprezzerà il senno dei tuoi discorsi” (Proverbi 23:9).

3. La prima persona che devi imparare a guidare sei tu. “Applica il tuo cuore all’istruzione, e gli orecchi alle parole della scienza” (Proverbi 23:12). Finché continui a crescere, puoi continuare a guidare. 4. Assicurati che i tuoi modelli siano persone con principi e integrità. “Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori” (Proverbi 23:17). 5. Rimani fiducioso che la visione che Dio ti ha dato si avvererà. “Il tuo cuore… perseveri sempre nel timore del Signore; poiché c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà delusa” (Proverbi 23:17-18). 6. Rimani saldo in ciò che sai essere giusto. Non deviare. “Ascolta… sii saggio e dirigi il tuo cuore per la retta via” (Proverbi 23:19). Morale: bada alla tua mente.

Spera nel Signore!

“SPERA NEL SIGNORE” SALMO 27:14

Quando diventiamo impazienti e reagiamo senza pensare, possiamo recare danno a noi stessi e agli altri. A volte quando preghiamo e Dio non risponde abbastanza velocemente, decidiamo di cavarcela da soli e come risultato le cose vanno peggio. Quando Dio ti dice di aspettare, ti sta dicendo: “Fidati di me: nella tempistica, nei modi e nei significati, e otterrai risultati migliori.” Davide scrisse: “Ah, se non avessi avuto fede di veder la bontà del Signore sulla terra dei viventi! Spera nel Signore! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sì, spera nel Signore!” (Salmo 27:13-14). Può essere dura sperare nel Signore. È molto più facile perdere la calma sul momento. Fermati e guarda indietro.

Come sono andate a finire le decisioni affrettate e senza preghiera che hai preso in passato? Pensi che questa situazione sia diversa? Per niente! Che cosa vuoi? Un sollievo momentaneo o una soluzione permanente? La fretta fa danno, fai cose di cui ti penti e per cui ti dovrai scusare. O peggio, giustificare! L’impulsività condusse il Re Saul in un guaio serio. Invece di aspettare che il profeta Samuele arrivasse insieme ai sacerdoti, per offrire un’offerta di pace a Dio e assicurare la vittoria sui Filistei, Saul fu impaziente, prese il posto del sacerdote, e offrì lui il sacrificio. Quando Samuele gli chiese il motivo, egli rispose: “Mi sono sentito in dovere.” Il risultato? “Samuele disse a Saul: “Tu hai agito stoltamente… il tuo regno non durerà” (1 Samuele 13-14). Quindi, spera nel Signore.

Gesù conosce il tuo potenziale

“IO SONO VENUTO PERCHE’ ABBIANO LA VITA” GIOVANNI 10:10

Le situazioni che hai vissuto ti hanno reso una persona diversa da quella che Dio voleva che fossi? Le persone, le attività, gli obiettivi e i piaceri che hai scelto ti hanno forse portato ad un senso di disperazione riguardo al futuro? Quando perdi il senso del tuo valore, è difficile credere che Dio ti ami, ma è così. Egli sa che nascosta in te c’è una persona in grado di fare grandi cose per Lui. Ecco perché scuote il tuo cuore per farti sapere che si sta muovendo nella tua vita. Quindi rispondigli con fede. Abbi il coraggio di credere che Egli possa renderti “una nuova creatura” (2 Corinzi 5:17). Sposta la tua sicurezza dalla tua debolezza alla Sua potenza. Confida in Lui invece che in te stesso.

Che le tue ferite siano auto inflitte o causate da altri, Gesù le guarirà e ti ristabilirà ancora. Dirai, “Ma tu però non sai le cose che ho fatto e le persone che ho ferito.” Gesù lo sa. E vuole raddrizzare i punti tortuosi del tuo cuore per renderti completo. Ma tu devi permettergli l’accesso ad ogni area della tua vita. E quando giungerà al tuo cuore, non sarai più la stessa persona distrutta che eri. I peccati di Davide divennero uno scandalo nazionale. Ma quando Dio lo ebbe perdonato e ristabilito, scrisse: “Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni” (Salmo 103:2-5). Nota i benefici dell’affidare a Cristo la tua vita: perdono, guarigione, libertà da abitudini distruttive, compassione e soddisfazione.

Quando cadi, Gesù prega per te

“IO HO PREGATO PER TE” LUCA 22:32

“Simone, Simone, ecco, satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (vv. 31-32). Sei coinvolto in qualcosa che mai avresti pensato di poter fare? Non avresti mai pensato di avere una relazione extraconiugale. Non avresti mai pensato di imbrogliare, rubare e mentire per ottenere dei risultati. Non avresti mai pensato di essere risentito e geloso del successo di altri. Non avresti mai pensato di arrivare a trascurare o a maltrattare la tua famiglia. Non avresti mai pensato di cadere nella dipendenza da pornografia, da droga o da alcool. Non sei solo! Pietro aveva giurato che mai avrebbe tradito Gesù, e invece poi lo ha fatto. E non una volta, ma più volte. Pietro amava il Signore? Assolutamente sì. Ma poiché era debole, gli voltò le spalle. Quale enorme senso di colpa da portare.

“E andato fuori, pianse amaramente” (v. 62). Ma Gesù sapeva in anticipo che sarebbe successo, e disse a Pietro che avrebbe pregato per lui. Questo è un pensiero incredibile: quando cadi nel peccato, Gesù prega per te! “Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro” (Ebrei 7:25). Immagina così: lotti contro un tuo peccato ricorrente, e nello stesso tempo, Gesù presenta a Dio il suo sangue che purifica, e intercede presso di Lui per ottenere aiuto e misericordia nei tuoi confronti. Le preghiere di Gesù per te saranno ascoltate? Naturalmente. E come fece con Pietro, Egli lavorerà con te, per quanto possa servire tanto tempo, fino a quando sarai ristabilito.

“Saldo”

“IL SUO CUORE E’ SALDO, FIDUCIOSO NEL SIGNORE” SALMO 112:7

Esiste una grande differenza tra pensare a Dio di tanto in tanto e avere la nostra mente ben “salda” in Lui. Facendo eco allo psicologo William James, il ricercatore Jeffrey Schwartz scrive: “La conquista essenziale della volontà è quella di occuparsi di un solo obiettivo, e di averlo forte e chiaro in mente, lasciando che tutti gli altri obiettivi, suoi rivali nel detenere l’attenzione, e di conseguenza, indurre all’azione, svaniscano come svanisce la luce della stelle quando è inondata dalla luminosità del sole.” Ti è mai capitato di dover cercare una lente a contatto caduta su un tappeto? L’estrema concentrazione fa in modo che il cervello escluda qualsiasi cosa che non sia ritrovare la lente: pelucchi, colore e motivi decorativi del tappeto, briciole di biscotti. La mente è “salda”, fortemente focalizzata. Risponde con la concentrazione precisa e infallibile di un segugio, che annusa la maglia di un fuggitivo e ne segue le tracce.

E’ sbalorditivo quanto spesso le persone si considerino le vittime di ogni pensiero che passa loro in mente. E’ come se fossero degli spettatori passivi, senza controllo, che osservano i pensieri involontari scorrere sullo schermo della loro mente. Cerca di capire bene: satana ha ingaggiato guerra per poter controllare questo genere di pensieri che vanno e vengono nella mente. Ed è una guerra che non puoi vincere senza l’aiuto di Dio. La libertà più alta, quella che nessuno potrà mai toglierti, è la libertà di decidere su che cosa si debba concentrare la tua mente, quali pensieri nutrire. Nel descrivere una persona davvero benedetta, il Salmista scrive, “Il suo cuore è saldo, fiducioso nel Signore”. Quando la tua mente è salda nel Signore, vedrai le prove della Sua presenza ovunque ti volgi. Potrai allora affermare con certezza: “Certo, beni e bontà mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita” (Salmo 23:6). Dunque, mantieni la mente salda in Dio.

Vigila sui tuoi pensieri (2)

“ORA NOI ABBIAMO LA MENTE DI CRISTO” 1 CORINZI 2:16

Esistono una mentalità naturale e una spirituale. Per vivere vittoriosamente devi sviluppare la mentalità spirituale. La Bibbia dice: “L’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio… e non le può conoscere perché devono essere giudicate spiritualmente… [ma] noi abbiamo la mente di Cristo” (1 Corinzi 2:14.16). Se progetti la tua vita in accordo con la Parola di Dio e consapevolmente ti sottometti alla Sua volontà, Egli seminerà i Suoi pensieri nella tua mente. Quale beneficio! Facciamo un esempio. Qualcuno ti critica, e sei ferito nei tuoi sentimenti. In quel momento, il Signore ti parla e ti dice: “E’ vero, sei offeso, ma parte di quella sofferenza è solo la tua vanità ferita. Puoi di certo fartene una ragione. Io ti amo nonostante tutta la tua robaccia. La tua appartenenza a me non è messa in discussione.

La persona che ti ha criticato potrebbe notare un tuo sbaglio. In ogni caso, nessuno pensa che tu sia perfetto, ed è meglio non pretendere di esserlo. Ti viene offerta un’occasione di crescita, accoglila!” Sebbene ci siano elementi di sofferenza in questi pensieri, invece di paralizzarti, ti danno energia. Sono sinceri, ti offrono un terreno su cui stare con stabilità, e ti rendi conto che se riesci a mantenere la mente centrata su di essi, i giusti sentimenti ed le giuste azioni potranno più facilmente trarre origine da loro. Stai ora iniziando a vivere una promessa di Dio: “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida” (Isaia 26:3). Invece di concentrarti su chi ti critica, concentrati su Dio, sulla tua crescita spirituale e su ciò che puoi imparare da questa esperienza.

Vigila sui tuoi pensieri (1)

“FACENDO PRIGIONIERO OGNI PENSIERO” 2 CORINZI 10:5

Se un ladro si presentasse alla porta di casa tua, lo inviteresti ad entrare? No, anzi, chiameresti la polizia per farlo arrestare. Ed è anche ciò che dovresti fare coi pensieri negativi che bussano alla porta della tua mente. Rendili tuoi prigionieri, prima che siano loro a farti prigioniero! Devi farlo immediatamente, non appena il primo pensiero si affaccia. Se lo accogli, gli dai forza, e alla fine avrà la meglio su di te. Dice la Bibbia: “Sottomettetevi… a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7). Con le tue forze, non puoi resistere al diavolo, dunque non provarci nemmeno. Ma nel momento stesso in cui ti rivolgi a Dio e ti sottometti a Lui, sarai più che all’altezza della sfida.

Devi decidere chi controllerà la tua mente: “Ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace” (Romani 8:6). Quando un pensiero continua a tornare, persistente, prova a chiederti dove ti porterà seguire quel pensiero; verso la morte spirituale o verso la vita e la pace? Rifletti, non stipuli un’assicurazione dopo che un uragano ha distrutto la tua casa; se sei saggio, lo farai prima. Dunque, invece di sbagliare e dire, “Non cambierò mai”, prova a guardare indietro e a riflettere: “Che cosa stavo pensando che mi ha condotto a sbagliare in questo modo? Ero con le persone sbagliate? Nel posto sbagliato? Avevo un atteggiamento mentale sbagliato?” Chiediti anche, sto pregando e meditando la Parola di Dio regolarmente? Ho costruito la mia vita con persone che mi danno forza? A lungo termine, vigilare sui tuoi pensieri ti procurerà degli enormi dividendi!

Che considerazione hai della tua famiglia?

“COSì è, PER VOLERE DI DIO, LA MIA DINASTIA” 2 SAMUELE 23:5 (TILC)

Sei hai dei ruoli di responsabilità in chiesa o al lavoro, ecco una domanda sulla quale dovresti seriamente riflettere. Se non ami e non ti prendi cura della tua famiglia, perché mai le altre persone dovrebbero rivolgersi a te per essere guidate, pensando che tu possa amarle e aver cura di loro? Ti senti punto sul vivo da questa domanda? Hai per caso reagito dicendo, “La mia vita privata è solo affare mio”? Ebbene, è qui che ti sbagli. Guidi gli altri con l’esempio. E se anche le persone non ti dicono apertamente ciò che pensano di te, non significa che non abbiano una loro opinione o che non ne parlino con altri. Nella ricerca del successo, porti con te la tua famiglia o la lasci indietro? Dai loro il tempo e l’attenzione che si meritano, o sono regolarmente soggetti alla tua frustrazione, al termine di giornate faticose?

Sono per te più importanti della tua carriera, del tuo successo o della tua soddisfazione personale? Dovrebbero esserlo. Se ottieni ogni possibile lode e riconoscimento professionale, ma fallisci sul fronte familiare, che cosa avrai guadagnato? Chi ti celebrerà? Lo psicologo William James ha scritto: “In ognuno c’è il desiderio profondo di essere apprezzato.” E i tiepidi apprezzamenti di qualche collaboratore non soddisferanno questo bisogno. Può solo essere soddisfatto in una casa dove l’accettazione, l’amore e l’incoraggiamento uniscono tra di loro i membri di quella famiglia. La tua casa dovrebbe essere il tuo paradiso, il luogo dove trovi riparo dalle tempeste della vita. Che cosa stai facendo perché sia così?

Guarda prima di saltare!

“NON ESSERE PRECIPITOSO NEL PARLARE” ECCLESIASTE 5:2

Quando si tratta di prendere degli impegni e di mantenerli, Salomone non usa certo parole moderate: “Non essere precipitoso nel parlare, e il tuo cuore non si affretti a proferire parola davanti a Dio… Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo, perché egli non si compiace negli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non fare voti che farne e poi non adempierli. Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole; non dire davanti al messaggero di Dio: “E’ stato uno sbaglio” (vv. 2, 4-6). Questo significa non essere impulsivo, ascolta tanto quanto parli, informati il più dettagliatamente possibile, quindi consulta Dio in preghiera, prima di prendere un impegno. Le persone spesso dicono ciò che credono gli altri vogliono sentirsi dire, ma ciò può metterli nei guai.

Non promettere qualcosa che non puoi mantenere. E non addurre scuse. Se prendi un impegno solo basandoti sulle emozioni, lo rispetterai solo se ti senti in un certo modo. Ma i veri impegni non funzionano così. Non si tratta di sensazioni; è una qualità del carattere. Le emozioni umani fluttuano costantemente, ma l’impegno preso deve essere solido come una roccia. La vera dedizione brilla anche in tempi di difficoltà e avversità. Non dipende da doni o talenti, dipende dall’integrità. E’ il risultato di una scelta consapevole, non delle condizioni. E dura solo se basata su dei valori. Per concludere, “Non essere precipitoso nel parlare e il tuo cuore non si affretti a proferire parola davanti a Dio” (v.2). dunque, guarda bene prima di saltare, e pensa prima di prendere un impegno.